In vista della Veglia Pasquale che Papa Francesco presiederà in Vaticano sono state adottate diverse misure di sicurezza a Roma. L’area intorno alla Basilica sarà delimitata e all’interno di quest’area sarà costituita una zona di massima sicurezza. Dalle 1 di oggi, sabato 15 aprile, è partito lo sgombero dei veicoli e sono scattate misure come il transennamento di vaste aree intorno al Vaticano. Sono state predisposte deviazioni, limitazioni o fermi a vista per le linee di trasporto pubblico con conseguenti cancellazioni di fermate nella zona interessata dagli eventi. Allerta massima in occasione delle celebrazioni pasquali, a partire da stasera. Roma è stata, dunque, blindata e a San Pietro è stata rafforzata la sicurezza a partire dalla Veglia Pasquale di stasera fino alle celebrazioni di domani – giorno di Pasqua – e lunedì con la recita dell’Angelus. Tra poco, dunque, potrete seguire in diretta streaming video la Veglia Pasquale. (agg. di Silvana Palazzo)
Si terrà alle 20.30 oggi, sabato 15 aprile, la Veglia pasquale, messa solenne che celebra la risurrezione di Gesù: Papa Francesco benedirà il fuoco nell’atrio della Basilica di San Pietro, a cui seguirà l’ingresso della processione nella Basilica con il tradizionale cero pasquale e il canto dell’Exsultet. Il Pontefice presiederà la Liturgia della Parola, Battesimale ed Eucaristica, concelebrata con cardinali, vescovi e alcuni presbiteri. La prima consta di sette letture e otto salmi dell’antico testamento, un’epistola di san Paolo apostolo e il vangelo scelto tra i tre sinottici. In quella Battesimale si pronuncia la professione delle promesse battesimali, a meno che non ci siano battesimi, che possono essere celebrati anche nella notte di Pasqua. Segue la Liturgia Eucaristica, nella quale c’è la benedizione che conclude la celebrazione cominciata il Giovedì santo con la messa in Cena Domini. (agg. di Silvana Palazzo)
Mancano ormai poche ore alla Veglia Pasquale del Sabato Santo. La Chiesa cattolica festeggia oggi, dopo la morte in Croce nel Venerdì Santo, il giorno del riposo di Gesù nel Santo Sepolcro fino ad arrivare alla mezzanotte e all’annuncio della Resurrezione del Signore. Secondo la tradizione oggi Sabato Santo non si celebra l’Eucarestia fino appunto alla Veglia Pasquale di stasera. La giornata di oggi rappresenta un momento di sconforto per Maria e per i discepoli di Gesù per aver perso la propria guida: lo sconforto lascia però poi il posto allo stupore per la Resurrezione di Cristo. Il significato della Pasqua è lo stesso in tutti i paesi cattolici del mondo ma, come ricorda l’agenzia di stampa Agensir, negli Stati Uniti esistono tradizioni particolari legate al Sabato Santo e alla Veglia Pasquale. Per esempio le veglie pasquali di mezzanotte si protraggono più a lungo che nel nostro paese e a Pasqua negli Usa vengono celebrati anche battesimi e riti d’iniziazione cristiana degli adulti. Inoltre negli Stati Uniti sono comunemente celebrate le cosiddette messe dell’alba: si svolgono nei cortili delle chiese o in parchi per ricordare l’arrivo delle donne alla tomba di Gesù.
-Se c’è un Papa a cui bisogna associare la ricorrenza del Sabato Santo, questi è senza dubbio Benedetto XVI, Joseph Ratzinger. Il Pontefice delle dimissioni, che domani 16 aprile, giorno di Pasqua, compirà 90 anni, nel lontano 1927 è nato infatti in un sabato santo. Ma non è soltanto una questione di calendario a legare Benedetto XVI al secondo giorno del Triduo pasquale. Più che altro il collegamento sembra riguardare la condotta del Santo Padre, un uomo che della discrezione ha fatto il suo vessillo, che del “silenzio” tipico della giornata odierna ha fatto il suo stile. Come ricordato da Salvatore Izzo di agi.it, già nel lontano 1967, Ratzinger affidava alla radio bavarese questo messaggio denso di significato sul “nascondimento di Dio”:”Il Venerdì santo – infatti – potevamo ancora guardare il trafitto. Il sabato santo è vuoto, la pesante pietra del sepolcro nuovo copre il defunto, tutto è passato”. E così come Gesù nel sabato santo non dà traccia di sé, così Ratzinger ha abbandonato il suo Pontificato decidendo, in ragione del declino delle sue forze fisiche e morali, di vivere all’interno di un silenzioso ed eterno Sabato Santo. (aggiornamento di Dario D’Angelo)
Il Sabato Santo che precede la Veglia di Pasqua 2017 è un giorno importantissimo per tutta la Chiesa Cattolica. Ma quali sono i riti che caratterizzano il secondo giorno del Triduo pasquale? Partiamo col dire che questo è un giorno di silenzio, pervaso anche da una sorta di senso di lutto, che non è completo in ragione del fatto che i credenti aspettano con ansia la mezzanotte per annunciare la Resurrezione di Gesù Cristo. Secondo l’ordinamento cattolico è da considerare degno di lode protrarre il digiuno ecclesiastico e l’astinenza dalla carne osservato durante il venerdì anche per la giornata odierna, per quanto non ne faccia un obbligo. Così come accaduto ieri, il sacrificio della Messa non viene offerto ma rispetto al venerdì santo la comunione può essere distribuita esclusivamente come viatico. Per questo motivo il sabato santo viene considerato “aliturgico”, ma non c’è da confondersi pensando che questo giorno sia l’unico dell’anno senza alcuna liturgia: l’assenza di liturgia va intesa nel senso che durante il sabato santo non si celebra la messa, che un tempo prendeva il nome, appunto, di liturgia. (aggiornamento di Dario D’Angelo)
Oggi è il sabato Santo, il terzo giorno del Triduo Pasquale che porta direttamente alla Veglia di questa sera che porterà l’annuncio della Pasqua del Signore con la resurrezione dopo la morte in croce del figlio di Dio. La memoria del fatto storico avvenuto duemila anni fa viene riproposto come da tradizione anche quest’anno dalla liturgia della Chiesa Cattolica tramite la giornata di preghiera per l’annuncio della Pasqua e poi con la Veglia Pasquale di questa sera in cui il Vangelo darà piena lettura della resurrezione del Cristo. In questi giorni di celebrazioni tra il Giovedì e il Venerdì Santo, particolare è stato il momento passato da Papa Francesco con i carcerati della struttura di Paliano, in un momento del tutto privato in cui ha affidato un messaggio molto intenso e destinato ad ogni fedele e ogni uomo comune proprio per ricordare cosa si festeggia davvero in questa Pasqua del Signore. «Dio ama fino alla fine e dà la vita e per ognuno di noi, e si vanta di questo, e vuole questo perché lui ha amore». Durante l’omelia poi della Messa in Cena Domini, il Pontefice ha voluto andare alla radice dell’amore che Dio ha avuto per l’uomo e verso l’uomo, morendo in croce e offrendo tutto se stesso per liberare dal male ogni singola persona. «Amare fino alla fine – ha detto il Papa – non è facile perché tutti noi siamo peccatori, tutti abbiamo i limiti, i difetti, tutti sappiamo amare, ma non siamo come Dio che ama senza guardare le conseguenze, fino alla fine. Tutti noi, che siamo poveracci tutti!». Si potrà seguire questa sera per la Veglia Pasquale la celebrazione sia in diretta su Rai1 a partire dalle 20.30 e sia in diretta streaming video dal canale ufficiale YouTube del Vaticano, che trovate in link qui sotto. (aggiornamento di Niccolò Magnani)
Il giorno del Sanato Santo rappresenta per la tradizione della fede cristiana due momenti particolari che avvengono nella medesima giornata e significano due momenti diversi dell’intera Passione del Cristo. Secondo il Vangelo, in questo sabato Gesù discese agli inferi per circa 40 ore, compiendo la definitiva vittoria sulla morte e sul demonio, liberando le anime dei giusti morti prima della Sua venuta e aprendo le porte del Paradiso. Compiuta la vittoria sulla morte il Cristo ritorna sulla Terra e compie il messaggio ultimo della Pasqua, risorgendo dai morti e celebrando la piena liberazione per tutti gli uomini dalla morte e dal male. Proprio nella serata di oggi si compie questo ultimo passaggio, con la Veglia Pasquale che celebra solennemente la Risurrezione del Signore, innalzando la vittoria sul recato e la morte da parte di Gesù Cristo. Si celebra tradizionalmente dopo il tramonto del santo santo, e viene suddivisa in quattro fasi fondamentali: la Liturgia del Lucernario, la Liturgia della Parola, che consta di sette letture e otto salmi dall’antico testamento, un’epistola di san Paolo apostolo ed il vangelo scelto tra i tre sinottici; la Liturgia battesimale in cui viene rifatta la professione delle promesse battesimale per mettere a punto la definitiva vittoria del Cristo anche sul peccato originale che alberga ogni singolo uomo; da ultima la Liturgia Eucaristica dove viene posta fine alla Veglia Pasqua e alla Santa Messa che annuncia la finale Resurrezione del Signore e l’inizio della Pasqua vera e propria. (aggiornamento di Niccolò Magnani)