Come sempre è stato un intervento denso di significato quello di Papa Francesco nella benedizione Urbi et Orbi della Pasqua 2017. Uno dei messaggi più importanti, come riportato da Il Corriere della Sera, è stato quello che ha interessato le guerre in corso e i conflitti che in queste ore rischiano di scoppiare in diversi angoli del mondo:”Nelle complesse e talvolta drammatiche vicende dei popoli, il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai responsabili delle Nazioni il coraggio di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi”. Non il primo appello di questo tenore da parte di Papa Bergoglio, che ancora una volta ha indirizzato i propri pensieri ai migranti senza patria:”Il Pastore Risorto si fa compagno di strada di quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi. A questi migranti forzati Egli fa incontrare dei fratelli sotto ogni cielo, per condividere il pane e la speranza nel comune cammino”. Il Santo Padre, però, non dimentica gli emarginati e gli oppressi: “Il Pastore Risorto va a cercare chi è smarrito nei labirinti della solitudine e dell’emarginazione; va loro incontro mediante fratelli e sorelle che sanno avvicinarsi con rispetto e tenerezza e far sentire a quelle persone la sua voce, una voce mai dimenticata, che le richiama all’amicizia con Dio”.



Il Signore, ha continuato “si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze. Si fa carico dei bambini e degli adolescenti che vengono privati della loro spensieratezza per essere sfruttati; e di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa”. Non è mancata, infine, la sottolineatura relativa al fatto che Chiesa Cattolica e Ortodossa hanno festeggiato la Pasqua nella stessa data:”Cari fratelli e sorelle, quest’anno come cristiani di ogni confessione celebriamo insieme la Pasqua. Risuona così ad una sola voce in ogni parte della terra l’annuncio più bello: “Il Signore è veramente risorto, come aveva predetto!”. Egli, che ha vinto le tenebre del peccato e della morte, doni pace ai nostri giorni”.

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