La santa del giorno è santa Emma di Sassonia, che visse intorno all’anno mille in Sassonia, Germania. Sorella di Meinwerk, vescovo di Paderborn (anch’egli divenuto santo dopo la sua morte), appartenente alla nobile e virtuosa famiglia degli Immeginder. Rimase vedova in giovane età, dal momento che il suo sposo, il conte Lugdero morì dopo pochi anni di matrimonio. E la giovane santa Emma rimase vedova per 40 lunghissimi anni, sempre fedele e devota all’unico uomo della sua vita. Santa Emma era molto ricca, molto giovane ma sopratutto bellissima e non le sarebbe certamente mancata l’occasione di ricostruirsi una vita coniugale, con un brav’uomo e realizzare il sogno di una bella e agiata famiglia. Ma nonostante tutte le sue infinite possibilità, lei decise di investire il denaro e le sue ricchezze nel migliore dei modi, per fare del bene, per donare ai meno fortunati. Grandissima benefattrice infatti la nostra santa Emma donò gran parte del suo patrimonio a varie istituzioni benefiche, e ai poveri, rendendo il suo stato di vedovanza, non un triste attaccamento morboso al suo oramai defunto marito,sempre più un ricordo lontano, ma un lavoro di elevazione spirituale e di impegno nel sociale. Un impegno di vita vissuto giorno per giorno, che rende la sua esistenza interamente dedicata al prossimo, santa Emma di Sassonia visse 40 anni in cui la sua missione fu quella di donare se stessa e tutto ciò che aveva.



Da ancella di Cristo quale era ella servì il suo sposo con la preghiera e la carità e come simbolo della sua più grande virtù, la generosità, che ancora oggi rimane una sua preziosissima quanto simbolica reliquia, la sua mano, prodigiosamente intatta, conservata nel monastero di San Ludgero a Werden, presso Dusseldorf. L’etimologia del nome Emma richiama una figura gentile, fraterna nutrice, infatti santa Emma di Sassonia era tutto questo, una persona dall’animo nobile e gentile,f raterna al punto da rinunciare a tutto per aiutare gli altri e nutrice spirituale oltre che materiale. Esempio di generosità e bontà d’animo. 



Di Sassonia, è santa patrona della città di Brema, città a nord della Germania ed è la capitale dell’omonimo stato. Tra i suoi principali monumenti religiosi vi è il Duomo di San Pietro, patrimonio culturale e artistico di immenso valore,e anche la chiesa di Schnoor, caratterizzata dal fatto di essere la chiesa del più antico quartiere di Brema, ma anche e sopratutto per la meravigliosa vetrata che raffigura proprio santa Emma di Sassonia. In Germania, festeggiando il 19 aprile santa Emma, che come abbiamo detto, è tra i santi patroni della città di Brema, ci sono svariate sagre a lei dedicate,in cui si possono gustare molte specialità gastronomiche tra cui salsicce con spezie e cavoli e il buonissimo arrosto con salsa di mele. 



Oltre a santa Emma i Sassonia il 19 aprile si festeggiano anche: San Giorgio d’Antiochia, Sant’Espedito da Melitene, Sant’Elfego di Canterbury, Santa Marta di Persia, San Leone IX, San Varnerio da Oberwesel, San Geroldo e San Mappalico.