Il caso di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli che lo scorso settembre si è tolta la vita dopo le umiliazioni subite in seguito alla diffusione di alcuni suoi video hard, resta ancora al centro dell’attenzione. A parlare, dopo la decisione del Gip napoletano che ha disposto l’archiviazione per le cinque persone accusate di aver diffuso online i filmati che vedevano protagonista proprio Tiziana Cantone, è stata la madre della 31enne suicida, Maria Teresa Giglio. La donna non intende arrendersi ma continua a lottare duramente al fine di dare giustizia alla figlia ed a quel gesto terribile, estremo e drammatico compiuto, ma anche riabilitare la sua immagine. La signora Giglio ha scelto le pagine del settimanale Oggi alle quali ha riservato un doloroso sfogo: “Non hanno indagato davvero”, ha accusato la madre di Tiziana Cantone. A detta di Maria Teresa Giglio, la dimostrazione arriverebbe dalle stesse carte processuali: “l’attività investigativa è stata minima, di questi signori non hanno mai acquisito nemmeno i tabulati telefonici”, ha tuonato.
L’intervista integrale alla madre di Tiziana Cantone sarà presente sul nuovo numero del settimanale Oggi, dal prossimo giovedì in edicola, ma il quotidiano Corriere.it ne ha estrapolato alcuni stralci interessanti che racchiudono tutta la rabbia della donna. “Fu Tiziana a dirmi che erano stati loro. E lo disse anche ai magistrati. Certo, le accuse vanno dimostrate, ma per dimostrarle bisogna indagare”, ha dichiarato la signora Giglio, che insiste sulla mancanza di sufficienti indagini nel caso. Alla notizia dell’archiviazione, la nonna di Tiziana avrebbe accusato un malore. Il dolore è immenso presso l’intera famiglia Cantone, come emerso dalle parole della madre: “Il momento peggiore è la notte, con tutto quel silenzio. Per prendere sonno abbraccio il vestito che Tiziana si metteva qui in casa, negli ultimo giorni. C’è ancora il suo odore”.