48 ore di agonia. Questi gli ultimi istanti di vita del piccolo Adrian Vasile Costan, il bambino caduto nel pozzo e deceduto nelle ultime ore. “Ci siamo subito accorti che Adrian non c’era più”, rivela Maria Marinela a Il Messaggero, la madre del bambino, descrivendo i tentativi del nonno di far respirare Adrian, tenendolo su per le braccia. A dare l’allarme è stata la sorellina, ma le condizioni del bambino sono apparse subito gravi ai soccorritori. Una tragedia che richiama alla memorria un altro incidente che ha sconvolto Vermicino ormai oltre 30 anni fa, quando a finire in un pozzo fu Alfredino Rampi, un bambino di sei anni che rimase alla fine bloccato in profondità, ad oltre 36 metri. Continuano intanto le indagini delle autorità, che dovranno stabilire nelle prossime ore se esistono dei responsabili per quanto accaduto.
Il bimbo caduto nel pozzo a Velletri, vicino Roma, è morto: lo ha annunciato l’Ansa, che ha citato fonti sanitarie. Il piccolo di 23 mesi non ce l’ha fatta: precipitato per nove metri, Adrian Vasile Costan è deceduto verso le 18.35 di oggi dopo l’agonia durata 48 ore. Sabato sera era caduto nel pozzo mentre giocava con la sorellina di 3 anni, ma quel volo gli ha procurato gravi lesioni interne. Ricoverato in terapia intensiva al Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma «con diagnosi di annegamento e arresto cardiocircolatorio», è morto per arresto cardiocircolatorio. Il nonno si era calato nel pozzo con un tubo di gomma per l’irrigazione e lo ha retto per le braccia per non farlo annegare, ma le lesioni riportate dal bimbo erano troppo gravi e quindi non ce l’ha fatta. Dolore immenso per i genitori romeni Maria Marinela, collaboratrice in uno studio medico, e Ionut, autista. (agg. di Silvana Palazzo)
Restano gravissime le condizioni di salute del piccolo di due anni caduto nella serata di ieri in un pozzo di nove metri a Velletri. Attualmente ricoverato all’ospedale Bambino Gesù, il piccolo era giunto in coma. Sulla tragica vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Velletri al fine di verificare la dinamica dell’incidente. Resta riservata la prognosi e dall’ospedale le notizie sul conto della vittima sono tutt’altro che confortanti. Al momento infatti, è stato reso noto la necessità di un “supporto vitale avanzato”. Al dolore della famiglia, in modo particolare della madre e del nonno i quali avrebbero perso di vista il bambino in un momento di gioco in giardino, si aggiungono ora le indagini dei Carabinieri, per i quali quanto accaduto resta un drammatico incidente. Si attendono novità sulle condizioni del piccolo di 23 mesi dopo l’ultimo bollettino medico di questa mattina e che ribadiva la gravità delle condizioni della vittima. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
È giunto in questi minuti il bollettino medico dell’ospedale Bambino Gesù dove il bimbo caduto nel pozzo a Velletri è purtroppo ricoverato da ieri sera; risultati in coma e le sue condizioni sono tutt’altro che tranquille. È in forte pericolo di vita dopo il volo di 9 metri arrivato in un attimo di distrazione del nonno e dei genitori rumeni in un’azienda agricola in provincia di Roma. «Diagnosi di annegamento ed arresto cardiocircolatorio», recita la prima parte del bollettino medico diffuso dall’ospedale romano; «Il paziente – continua il bollettino – giunge alla nostra osservazione in coma. Ad oggi ore 11.30 le condizioni del bambino permangono gravissime e necessitano di supporto vitale avanzato (ventilazione meccanica e monitoraggio avanzato). La prognosi è riservata». Misteriose ancora le motivazioni che hanno portato il ragazzino a cadere nel pozzo profondo; resta il dolore della famiglia che in queste ore spera in un miglioramento della prognosi del piccolo bambino.
Un bimbo rumeno è caduto in un posso a Velletri, vicino a Roma: il tutto è avvenuto in una piccola proprietà agricola dove il nonno del ragazzino, dopo averlo perso di vista un attimo mentre il bomba stava giocando, si è avvicinato al pozzo e ha visto il nipote che era appena caduto facendo un volo di 9 metri di profondità. Ieri sera allora, dopo la tragedia, il nonno stesso si è calato nel pozzo dando l’avvio alla fase di soccorso che ha coinvolto i Sommozzatori, il nucleo Sai e i Vigili del Fuoco. Il nonno è riuscito a fare emergere il piccolo bimbo dall’acqua dove era rimasto invece per alcuni minuti. In un secondo momento poi i Vigili sono riusciti ad estrarlo e consegnarlo subito ai sanitari del 118: le condizioni però rimangono gravissime anche in questa mattinata, ricoverato all’ospedale Bambino Gesù di Roma. I giovani genitori rumeni proprietari dell’azienda agricola hanno dato l’avviso ai soccorsi tempestivamente e forse questo ha potuto dare qualche speranza in più in queste ore al povero bimbo che ancora con dinamiche da capire è riuscito a cadere nel pozzo profondo.
Una dinamica choc con ancora tanti dubbi da affrontare e chiarire: vicino alla Capitale, a Velletri, un bimbo si è avventurato forse troppo aldilà delle sue capacità, si è arrampicato sul pozzo recintato vicino al giardino dell’attività agricola dei genitori di origine rumene ed è caduto giù. Il tutto mentre il nonno pare lo abbia perso un attimo di vista, non potendo a quel punto più impedire la caduta. Si è poi calato immediatamente per provare a tirarlo fiori dall’acqua, riuscendoci anche se a quel punto i minuti sott’acqua e dopo un volo del genere potrebbero aver causato danni assai gravi per il piccolo bambino ora ricoverato in condizioni estreme all’ospedale di Roma. Scompenso cardiocircolatorio ed escoriazioni gravi sono i punti di sofferenza del bimbo rivelati in queste prime ore della domenica alla stampa. Nei prossimi aggiornamenti potremmo essere più esaustivi riguardo la completa dinamica dei fatto, in maniera da provare a comprendere cosa realmente sia successo al bambino caduto nel pozzo a Velletri.