Interviene anche il nostro ministro degli Esteri Angelino Alfano dopo l’attentato a Parigi di ieri sera. Il ministro Alfano, come riporta Tgcom24, risponde a Marine Le Pen che in seguito alla sparatoria sugli Champs Elysées ha chiesto di chiudere le frontiere della Francia. La richiesta della leader del Front National e candidata alle presidenziali francesi di domenica prossima 23 aprile è stata bocciata dal ministro Alfano: “La storia ci insegna che i terroristi non conoscono le frontiere”. Angelino Alfano ha aggiunto che “il rischio zero non esiste, chiudere le frontiere non ci rende più sicuri” e ha sottolineato che “fin qui l’Italia è stata un Paese sicuro grazie all’intelligence, alle forze di polizia e all’azione efficace del governo”. Anche il premier francese Bernard Cazeneuve ha condannato le affermazioni di Le Pen. Cazeneuve ha infatti dichiarato ieri, come riporta sempre Tgcom24, che “Marine Le Pen sta strumentalizzando senza vergogna la paura dell’attentato a suo vantaggio elettorale. Non è stato dimostrato alcun legame tra il fenomeno dell’immigrazione e gli attacchi terroristici”. Clicca qui per vedere il filmato dell’attentato agli Champs Elysees
Il 26enne Vincent Beliby, commesso in un negozio di abbigliamento situato proprio sugli Champs Elysee, la scorsa notte ha vissuto sulla sua pelle i terribili attimi dell’attentato di Parigi. Il giovane ha immortalato i momenti della drammatica sparatoria con il suo cellulare, per poi caricare i video sul suo profilo Snapchat. Intercettato dal quotidiano Il Messaggero ha raccontato cosa è realmente accaduto e cosa ha provato nei frangenti di puro terrore vissuti dallo stesso Vincent: “Ero in macchina, stavo tornando a casa dopo il lavoro”, ha raccontato. E’ stato in quel momento che ha udito dei rumori: “Pensavo fossero petardi, poi mi sono accorto di cosa stesse succedendo”. Le immagini che gli si sono presentate davanti agli occhi sono state terribili in quanto il 26enne ha raccontato di aver visto cadere a terra uno dei poliziotti in azione, mentre un secondo proseguiva a sparare senza sosta. Non solo il poliziotto, ma anche una donna a terra, sebbene dal suo racconto è trapelato che “per fortuna almeno lei stava bene”, a differenza dell’agente morto. “Mi sono riparato in macchina ma ho continuato a riprendere, poi mi sono allontanato”. In queste ore stanno emergendo sempre di più le importanti testimonianze di coloro che si trovavano sul luogo dell’attentato a Parigi, nell’esatto momento dell’attacco. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Non ci sono dubbi che l’attentato di Parigi sugli Champs Elysées sia stato effettuato per motivi legati all’radicalismo islamista, come confermato le ultime novità che arrivano dalla Procura parigina sulle indagini scattate ieri sera dopo l’attacco vile contro i poliziotti sui Campi Elisi. Sono stati infatti trovati nell’auto dell’assassino Karim Cheurfi, oltre a numerose armi – come rivelato già questa mattina nei primi aggiornamenti – anche un Corano e alcuni fogli inneggianti all’Isis. Dopo la rivendicazione di Daesh di ieri sera – con un nome però rivelato dai terroristi che non corrisponde al momento a quello del francese radicalizzato responsabile dell’attentato – ora anche la conferma delle prove d’indagine: un attacco a poche ore dalle elezioni di Francia che sta scatenando molte polemiche dopo le dichiarazioni di Marine Le Pen questa mattina (“temo nuovi attentati prima del voto”, aveva detto). «Al Front National attizzano l’odio, senza vergogna la paura per fini elettorali a due giorni dal voto», attacca il premier Bernard Cazeneuve. (aggiornamento di Niccolò Magnani)
È un giallo il nome e l’identità del terrorista belga che sia l’Isis che le autorità belghe hanno diffuso nelle scorse ore come responsabile dell’attentato di Parigi sugli Champs Elysées: le indagini invece hanno confermato poco fa che si tratta di Karim Cheurfi, 39enne radicalizzato e dal passato di forte odio contro quella stessa polizia attaccata ieri sera davanti ai negozi chic del viale centrale di Parigi. È giallo perché lo stesso sospettato complice belga si è invece consegnato in Belgio, ad Anversa, questa mattina e non vi sarebbero accuse di terrorismo ma “semplici” precedenti per droga. Intanto, resta altissimo il rischio e il pericolo per altri attacchi terroristici: secondo la candidata all’Eliseo, Marine Le Pen (intervenuta questa mattina con una breve conferenza stampa sull’attentato di Parigi), «Non voglio dire di più, ma sappiamo che lo Stato islamico ha inviato almeno un terrorista per compiere attentati, e costui è ancora in giro, quindi il pericolo è massimo». (aggiornamento di Niccolò Magnani)
Prosegue il mistero sul presunto complice dell’attentatore islamista che ieri sera sugli Champs Elysées ha sparato e ucciso un poliziotto ferendone altri due: Karim Cheurfi è il nome dell’assassino ucciso a suo volta dagli altri poliziotti, anche se l’Isis nella rivendicazione ha fatto un altro nome, Youssef il Belga che in questo momento viene ricercato e segnalato in tutta la Francia e il Belgio. Un altro mistero riguarda il fatto che il belga segnalato dalle autorità di Bruxelles come possibile attentatore o complice dell’attacco ai Campi Elisi si è presentato spontaneamente questa mattina al commissariato di polizia di Anversa dichiarando la sua completa innocenza; «ha un alibi e che nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi, è noto per casi gravi di traffico di stupefacenti ma non ha legami con il terrorismo né è noto per essere radicalizzato» riferisce la Procura di Bruxelles tramite la tv pubblica Vrt. Sono invece stati trovati nell’auto da cui è uscito l’attentatore ieri in centro a Parigi numerose armi, un fucile da caccia e molti coltelli oltre che i documenti che riportano il nuovo nome del terrore, Karim Cheurfi. Intanto, in una conferenza stampa convocata rapidamente, la candidata all’Eliseo Marine Le Pen ha tuonato chiedendo di «Reintegrare immediatamente le frontiere francesi ed espellere tutti gli individui segnalati con la ‘fiche S e monitorati dai servizi segreti». (aggiornamento di Niccolò Magnani)
Continuano dopo l’attentato a Parigi di ieri sera rivendicato dall’Isis le operazioni di polizia in Francia. Gli agenti, secondo quanto riportato da Tgcom24, starebbero cercando un secondo assalitore sospettato di aver partecipato alla sparatoria sugli Champs Elysees. A fare il punto sulle indagini è il portavoce del ministero degli Interni Pierre-Henry Brandet che ha dichiarato che il secondo assalitore sarebbe stato identificato dalle forze di sicurezza del Belgio e segnalato alle autorità francesi. La polizia non ha ancora reso noto il nome dell’assalitore ucciso ma i media francesi fanno sapere che si tratterebbe del francese Karim Cheurfi, 39enne pregiudicato e schedato per rischio di radicalizzazione. Domenica prossima sono in programma le elezioni per il primo turno delle presidenziali. La candidata del Front Nationale Marine Le Pen ha affermato di temere nuovi attentati prima del 23 aprile: “Non voglio dire di più, ma sappiamo che lo Stato islamico ha inviato almeno un terrorista per compiere attentati, e costui è ancora in giro, quindi il pericolo è massimo”. Le Pen ha poi aggiunto di “non credere assolutamente” che l’attentato a Parigi abbia voluto nfluenzare l’esito del voto.
Confermato negli ultimi minuti il ferimento di un turista, presente agli Champs Elysees di Parigi,. durante l’attentato terrorista. Inizialmente era stata smentita la notizia che ad essere stata ferita, gravemente, fosse una turista, ma i telegiornali nazionali hanno confermato adesso che un uomo, non identificato, sarebbe rimasto leggermente ferito nella sparatoria. Smentita anche la notizia iniziale della caccia all’uomo che vedrebbe le autorità francesi impegnate in una caccia all’uomo, alla ricerca di un secondo attentatore. L’area continua invece ad essere chiusa alla cittadinanza, invitata dal governo a rimanere lontani dalla zona interessata. In seguito all’attentato, l’ISIS avrebbe inoltre rivendicato l’azione del killer, ucciso dagli agenti subito dopo il colpo mortale ad un altro poliziotto. Intanto, emerge per la prima volta il nome del killer degli Champs Elysees. Si tratterebbe del 39enne Youseff El Osri, rivela il Corriere della Sera, un cittadino belga conosciuto alle forze dell’ordine e responsabile di un attentato nel 2001. Anche in quest’occasione il killer aveva preso di mira un poliziotto, ferendolo in modo grave. In seguito a questa prima azione, El Osri è stato recluso in carcere per diversi anni ed in seguito schedato dall’Intelligence francese con la lettera S, che indica soggetti radicalizzati a rischio attentato. (aggiornamento di Morgan K. Barraco)
Nei prossimi minuti le autorità francesi potrebbero risalire all’identità dell’attentatore degli Champs Elysees. Alcuni testimoni avrebbero infatti avvistato il killer mentre scendeva da un’Audi, forse di colore grigio. In base alle prime indiscrezioni, sembra che l’attentatore abbia attaccato i poliziotti presenti nell’area, sparando sei volte. Smentita la notizia che si sia verificata una seconda sparatoria, mentre rimane confermato l’unico episodio che in questi momenti sta ancora interessando le forze di Polizia. L’area continua quindi a rimanere chiusa, in attesa della bonifica delle autorità. Sta circolando intanto la foto del presunto killer, come sottolinea il Tg1, che corrisponde ad un cittadino di origini medio-orientali. Se così fosse, si tratterebbe di una delle persone inserite negli elenchi dei soggetti più pericolosi in Francia e in Belgio, nonché già ricercato per un altro attentato. Potrebbe inoltre essere un affiliato dello stesso gruppo terrorista che ha colpito in precedenza il Bataclan. (aggiornamento di Morgan K. Barraco)
Il timore che l’attacco a Parigi nasconda intenti terroristici viene confermato dalle parole del Presidente Francois Hollande. In diretta televisiva, ha sottolineato infatti come le piste delle autorità portino per ora proprio in quella direzione. Appare inoltre evidente che l’intento dell’attentatore fosse di colpire i poliziotti, dato che a colpi di kalashnikov si è diretto verso gli agenti presenti sugli Champs Elysees. Sembra inoltre che lo stesso attentatore abbia postato su Telegram un messaggio con cui esprimeva la sua volontà di uccidere un poliziotto. “Sono protetti” ha aggiunto Hollande rivolgendosi ai cittadini francesi, garantendo quindi che le autorità sono tutte impegnate a mantenere alto il livello di sicurezza di tutto il Paese. Secondo quanto riportato da Repubblica, in uno dei suoi ultimi aggiornamenti, i poliziotti rimasti feriti nella sparatoria sarebbero in realtà due e non uno come annunciato inizialmente. Smentito intanto il secondo decesso, diffuso in questi minuti dai sindacati della Polizia. In un video diffuso su internet, si possono notare i primi, terrificanti momenti della sparatoria di Parigi. (aggiornamento di Morgan K. Barraco)
La cittadinanza di Parigi vive ancora momenti di terrore, a causa della sparatoria che ha colpito gli Champs Elysees. L’attacco è stato messo in atto da un killer già conosciuto alle forze dell’ordine, “una sparatoria violenta” a detta dei testimoni. L’uomo, schedato dalle autorità con la lettera S, che indica la pericolosità e probabilità di mettere in atto attentati, è stato ucciso durante la stessa sparatoria. In questi minuti, sottolinea una notizia Ansa, i poliziotti stanno mettendo al setaccio la sua abitazione di Seine-et-Marne, nella zona orientale di Parigi. Smentita in parte la possibilità che l’aggressore avesse un complice, almeno stando alle testimonianze dei presenti. Il portavoce del Ministero degli Interni francese, Pierre Henry Brandet, non ha comunque voluto escludere a priori la possibilità che ci sia un secondo uomo. (aggiornamento di Morgan K. Barraco)
Morto un poliziotto a Parigi, sugli Champs Elysees, nel corso di un attacco che ha portato al ferimento di un altro agente. Scattato subito l’allarme terrorismo, come rivelano fonti del governo francese, anche se le motivazioni del folle gesto sono ancora tutte da accertare. Le ultime notizie hannor rivelato inoltre che l’attentatore è stato ucciso subito dopo l’avvio della sparatoria con le autorità. E’ ancora in corso l’evacuazione dei punti focali di Parigi, le zone più rinomate che con maggiore probabilità potrebbero rientrare nell’interesse di eventuali e nuovi attacchi. Le forze della Polizia intanto stanno perlustrando la zona interessata anche grazie all’uso degli elicotteri, come sottolinea La Repubblica. L’invito a tutti i cittadini è di mantenersi lontani dall’area fino a che le autorità non annunceranno il cessato pericolo.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine nell’area che racchiude Le Foquets, uno dei locali più gettonati di Parigi. In seguito alla sparatoria, la zona è stata infatti vietata all’accesso di cittadini e residenti, grazie all’impiego delle unità speciali e di centinaia di agenti. Secondo le prime ricostruzioni, diffuse dalla testata francese Le Figaro, l’attentatore non avrebbe agito da solo ma con l’aiuto di un complice. Quest’ultimo sarebbe ancora in fuga. L’attentato parigino è avvenuto inoltre mentre stava andando in onda un importante dibattito fra i candidati alle presidenziali, l’ultima esposizione dei diversi programmi in previsione delle elezioni che avranno luogo la prossima domenica. A causa della sparatoria e della possibilità che non si tratti di un episodio isolato, il governo ha implementato le misure anti-terrorismo in tutta la Francia. (aggiornamento di Morgan K. Barraco) Clicca qui per vedere il filmato dell’attentato agli Champs Elysees.