L’emergenza migranti è sempre tra i principali problemi dell’Unione Europea che si appresta ad una stagione di elezione in tutti i principali stati che guidano l’Europa a livello politico ed economico: Germania, Francia, Italia nel giro di un anno avranno tutti un nuovo governo e molto sta pesando nelle varie campagne elettorali il fattore immigrazione. Oggi su La Stampa viene battuto un colpo importante sulla scia delle tante “voci” e teorie che da tempo circolano su presunte regie “occulte” dietro l’impennata da record degli sbarchi ancora in questo 2017. Secondo l’analisi di Francesco Grignetti, che cita fonti vicine al Governo Gentiloni, l’impennata di sbarchi nel Mediterraneo anche nei giorni di Pasqua è assai sospetta e viene (finalmente) presa sul serio anche dalle stanze della politica. «Non è normale che dai porticcioli libici partano 8500 migranti in poche ore. Un pullulare di barconi tutt’insieme ha preso il mare ed è andato incontro alle navi umanitarie. Un concatenarsi di eventi che ha messo in ginocchio il sistema di accoglienza dell’Italia», riportano le fonti delle stanze di Palazzo Chigi secondo la Stampa. Un preoccupante escalation che ormai da tempo prende piede in Europa, soprattutto in Italia e in Grecia con i livelli delle immigrazioni davvero sempre più incontrollati; non molto tempo fa una inchiesta de Il Giornale aveva svelato una possibile strategia Usa dietro alle tante immigrazioni, con la possibile responsabilità delle ong che fanno capo al miliardario americano George Soros. «Non è positiva la tendenza a soccorrere i migranti sempre più vicino alle coste libiche; questo incoraggia i trafficanti a stiparli su barche inadatte al mare con rifornimenti di acqua e carburante sempre più scarsi rispetto al passato», allertava il direttore di Frontex, Fabbrice Leggeri nel mese di marzo.



Ma la regia americana non è l’unica che viene temuta dal governo italiano rispetto alle politiche migratorie da record nel nostro Paese: «Un’azione logistica fuori dal comune, quasi di stampo militare», raccontano le fonti de La Stampa sul dossier in mano a Gentiloni. Si parte dalla criminalità organizzata della Libia che così facendo indebolisce ulteriormente il già flebile governo di Sarraj, impegnato con l’Italia nella lotta agli scafisti. Ma non solo, il sospetto cade anche contro il terrorismo internazionale islamista che tenderebbe così a minare dall’interno l’Europa, partendo dalla crisi diplomatica e politica di Italia e Grecia rispetto agli altri stati dell’Unione che si rifiutano di concedere maggiori aiuti alle emergenze migratorie dei due Paesi sul Mediterraneo. Come riporta Grignetti, «Sistemandosi al limite delle acque territoriali libiche ed esercitando una «ricerca attiva», l’internazionale della solidarietà francese, tedesca e spagnola fa il pieno di migranti e poi, appellandosi alla legge del mare, li consegna nei porti italiani». Non molto tempo fa anche lo stesso Renzi era intervenuto sulla “strana” vicenda degli sbarchi in Italia, sottolineando come sia un urgentissimo problema tutto europeo: «c’ è un problema europeo, che prima o poi verrà fuori. Non è possibile che l’Europa abbia 20 navi che prendono e portano solo in Sicilia».

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