La caccia al killer di Budrio, Igor Vaclavic continua senza sosta. In questi giorni si è discusso a lungo della possibilità che il criminale stia ricevendo aiuto da un complice non conosciuto, ma anche che ci possa essere una donna dietro il suo piano di fuga. L’ipotesi che gli inquirenti stanno vagliando in seguito al blitz di ieri sera è che Igor Vaclavic possa essere stato aiutato da una dona romena. Il Mattino ha sottolineato infatti che la donna in questione è stata ascoltata a lungo dagli investigatori e fa parte delle famiglie che vivono nel casolare perlustrato. Continua anche la psicosi dei cittadini che abitano nelle zone interessate, ovvero limitrofe a Molinella e Marmorta, al confine fra Ferrara e Bologna. In particolare, riporta Cronaca Qui, ieri è stata segnalata la presenza di Igor Vaklavic in piazza Vittorio a Torino. A lanciare l’allarme è stato un netturbino, che ha creduto di riconoscere il killer di Budrio in un passante. La notizia, subito verificata dai carabinieri, ha permesso invece di identificare un sosia del serbo, che per una serie di coincidenze ha in comune con il killer anche il nome proprio. [Aggiornamento di Morgan K. Barraco]
Il killer di Budrio è ancora in fuga, sebbene il sentore di una svolta imminente in merito alle ricerche di Igor Vaclavic sia sempre più concreta. Ieri è avvenuto un importante blitz a Marmorta dove in una casa è scattato un controllo massiccio a seguito di una segnalazione da parte di una donna che stava facendo dei gesti autolesionistici. Le ultime novità provengono dalla trasmissione Chi l’ha visto 12.25 che ha rivelato come i Carabinieri, giunti sul posto, avrebbero trovato del sangue sebbene non è chiaro se questo appartenga o meno a Norbert o alla donna. Si tratta di una casa abitata nel cui interno così come nella zona limitrofa, sono state rinvenute tracce di Igor Vaclavic, in fuga ormai da 20 giorni. Si tratta di tracce olfattive, rinvenute dai cani molecolari ma ritenute recenti. Da ieri sera fino a questa mattina è stata sentita la proprietaria dell’appartamento ma al momento non si conoscono le informazioni che ha fornito alle Forze dell’Ordine. Un vicino di casa, trovando la strada chiusa, al suo ritorno nella serata di ieri ha trovato la porta della sua abitazione rotta, in quanto i controlli si sono estesi anche nelle abitazioni limitrofe. L’uomo ha raccontato al programma di Rai3 quanto avvenuto ieri asserendo che non sarebbe stato comunque trovato nulla: “Io non ho mai notato qualcosa di strano in giro”, ha commentato, nonostante le tracce di Igor siano state fiutate nei pressi della sua casa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Dopo il super blitz di ieri nel campagne di Marmorta pare siano state trovate tracce fresche del super killer rido Budrio e Ferrara, Ivan Vaclavik-Norbert Ezechiele Feher. I cani molecolari, come riportano i colleghi de Il Resto del Carlino, avrebbero trovato tracce molto recenti sul passaggio dello straniero latitante ormai da un mese dopo l’assassinio di Davide Fabbri, barista di Budrio, e la guardia ecologica Valerio Verri. «I cani avrebbero seguito una scia nei campi. Poi nell’abitazione è entrato personale del Ris, per rilievi e per repertare materiale», scrivono sul Resto del Carlino mentre arriva oggi anche il pm responsabile delle indagini da Bologna. La cattura potrebbe non essere così lontana anche se la tensione negli abitanti è avvertibile facilmente, con la polemica contro le forze dell’ordine impegnate in una caccia estenuante che sta diventando davvero troppo lunga. (agg. di Niccolò Magnani)
La caccia a Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, il 41enne serbo ricercato per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri, rispettivamente barista di Budrio e guardia venatoria di Portomaggiore, prosegue senza sosta da ormai venti giorni ma potrebbe presto preannunciare una svolta. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, un enorme dispiegamento di uomini è stato coinvolto in un blitz all’interno di una casa nelle campagne del Ferrarese. E’ qui che gli inquirenti credono possa essersi rifugiato, o quantomeno passato Igor il russo, nella zona compresa tra Molinella e Marmorta, nell’ambito della cosiddetta “zona rossa” individuata dalle Forze Speciali e racchiusa nel raggio di circa 40 chilometri quadrati. Non solo Carabinieri, ma anche cani molecolari e uomini in borghese armati e con addosso il giubbotto antiproiettile hanno fatto irruzione nel casolare che, da quanto rivelato dalla trasmissione La vita in diretta che ha seguito il blitz in tempo reale, pare fosse abitata da due famiglie. Qui, per motivi oscuri, le Forze dell’Ordine avrebbero concentrato la loro attenzione, forse dopo aver fiutato le tracce di Norbert o in seguito ad una serie di elementi raccolti e che gli avrebbero portati nella zona attentamente perlustrata.
A seguire in diretta il blitz dei Carabinieri alla ricerca dello spietato killer di Budrio, anche la trasmissione Pomeriggio 5 che ha rivelato l’arrivo sul posto da parte della Scientifica che ha provveduto ad effettuare fotografie nell’abitazione, sita lungo una strada principale e nei pressi del centro abitato. L’arrivo di numerose pattuglie dei Carabinieri ha portato a chiudere le strade circostanti l’abitazione finita sotto la lente di ingrandimento da parte degli inquirenti a caccia di Igor Vaclavic. A completare l’ampia squadra al lavoro anche i cacciatori di Calabria. Il sentore, dunque, è che il cerchio si stia sempre più stringendo attorno a Igor, anche alla luce di ulteriori blitz realizzati nel pomeriggio di ieri in altri casolari abbandonati ma anche in abitazioni private sempre con l’aiuto dei cani molecolari, nei giorni scorsi messi in seria difficoltà a causa del maltempo che avrebbe occultato le tracce del super-ricercato. E’ tuttavia possibile che il blitz realizzato ieri sia stato mirato non solo alla ricerca di Igor Vaclavic quanto di un suo possibile complice che avrebbe aiutato il serbo nella fuga.
A commentare le ardue operazioni di ricerca di Igor-Norbert è stato nelle passate ore anche il primo cittadino di Budrio, Giulio Pierini. Sono trascorsi 20 giorni esatti dalla morte del barista Davide Fabbri e, a margine di una conferenza stampa tenutasi ieri, come rivelato da Repubblica.it, il sindaco ha voluto dire la sua in merito alle ricerche che potrebbero presto concludersi con la cattura del super ricercato. “Speravamo in una cattura in tempi più brevi? Sì, lo speravano tutti. Lo sperava la famiglia Fabbri”, ha commentato Pierini. Una speranza condivisa dall’intera popolazione di Budrio e dalle vicine Molinella, Marmorta e Campotto dove attualmente si concentra l’attenzione delle Squadra Speciali, a caccia dello spietato killer. “Speravamo avvenisse prima, confidiamo avvenga il prima possibile”, ha aggiunto. In realtà, lo stesso comandante che coordina le operazioni nei giorni scorsi aveva fatto sapere come le ricerche si sarebbero potute prolungare per almeno due settimane. Nel suo commento il sindaco di Budrio, oltre a rivolgere la piena solidarietà alle numerose forze impegnate nella ricerca di Igor Vaclavic, ha anche avanzato una denuncia: “Le persone vanno identificate ed espulse quando necessario come sarebbe stato in questo caso. E quindi su questo continuiamo a batterci ma senza richiamare un’idea di giustizia fai da te”, ha chiosato.