Ieri a Varsavia, capitale della Polonia, si è tenuto un importante simposio in onore del Papa Emerito Benedetto XVI e della sua illuminante opera riguardante la Chiesa, lo Stato, la Fede e il rapporto stretto tra potere temporale e spirituale. Nel Simposio dal titolo “Il concetto di Stato nella prospettiva dell’insegnamento del Cardinal Joseph Ratzinger-Benedetto XVI” si è cercato di approfondire l’idea di stato e politica espressa dall’opera magistrale di Papa Ratzinger, in occasione del 90esimo compleanno dello stesso Papa Emerito avvenuto nella giornata di Pasqua appena passata. Alla presenza della fondazione Vaticana Joseph Ratzinger e dell’agenzia cattolica polacca Kai, il Papa Emerito appena novantenne ha mandato un messaggio diffuso oggi anche tramite gli organi di stampa vaticana, legato al presente e al futuro della politica mondiale. «Il tema scelto porta Autorità statali ed ecclesiali a dialogare insieme su una questione essenziale per il futuro del nostro Continente. Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello Stato e il sorgere di uno Stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici – spiega – conduce il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno», inizia il messaggio ufficiale inviato da Papa Ratzinger al Simposio polacco in suo onore. «Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello Stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle», prosegue Benedetto XVI, sottolineando come la stessa Polonia ha offerto al Novecento due figure straordinarie che hanno saputo rappresentare un “antidoto” al radicalismo in politica. «Nel travaglio dell’ultimo mezzo secolo, con il Vescovo-Testimone Cardinale Wyszynski e con il Santo Papa Giovanni Paolo II, la Polonia – conclude Benedetto XVI – ha donato all’umanità due grandi figure, che non solo hanno riflettuto su tale questione, ma ne hanno portato su di sé la sofferenza e l’esperienza viva, e perciò continuano ad indicare la via verso il futuro».
Dopo le parole molto forti di Papa Benedetto XVI indirizzate al Simposio in suo onore celebrato in Polonia sul concetto di Stato nell’età moderna, è intervenuto anche Papa Francesco che ha inviato a sua volta un messaggio ai partecipanti del Simposio polacco, esprimendo forte «apprezzamento per l’iniziativa volta a riconoscere la benemerita opera del Suo amato Predecessore». Bergoglio inoltre si auspica che «l’incontro susciti rinnovato impegno per un dialogo rispettoso e fecondo tra Stato e Chiesa in vista della costruzione della civiltà dell’amore». Ha parlato poi nell’intervento introduttivo anche il presidente della Fondazione Ratzinger che ha organizzato l’evento, Padre Federico Lombardi, commentando con forza il fondamento di Benedetto XVI sul concetto e valore di stato e persona: «la garanzia più solida di un ordinamento capace di tutelare la dignità e il valore della persona umana stia nel riconoscimento da parte della ragione umana della verità di un ordine morale oggettivo, basato ultimamente sulla ragione creatrice di Dio». Come ha insegnato Papa Benedetto XVI nel suo magistero – ricorda ancora Lombardi – , «la negazione di Dio o il suo oblio, la emarginazione della religione dalla vita pubblica e di ogni prospettiva di trascendenza dalla cultura, siano in realtà cause di un processo molto negativo e di gravi rischi per la vita della società e per la difesa della dignità di ogni persona umana».