Due studi della Boston University pubblicati dalle riviste Stroke e Alzheimer and Dementia affermano che le bibite zuccherate fanno invecchiare il cervello, aumentando il rischio di Alzheimer. Come riporta l’Ansa, sotto accusa ci sono anche le bibite cosiddette “diet”, associate ad un aumento del rischio di demenza e di ictus. Le ricerche sono state condotte su persone arruolate nel Framingham Heart Study’s Offspring and Third-Generation, che comprende figli e nipoti dei partecipanti al Framingham Study del 1948. Nel primo studio quattromila persone sono state sottoposte a risonanza magnetica e a test cognitivi. In quelle consumavano bibite zuccherate più di due volte al giorno sono stati trovati diversi segni di invecchiamento del cervello come un volume ridotto a una memoria peggiore: entrambi questi “segnali” sono considerati fattori di rischio per l’Alzheimer. Nel secondo studio i ricercatori si sono concentrati sul numero di bibite zuccherate e diet bevute dal gruppo tra il 1991 e il 2001 e su quanti episodi di ictus o demenza c’erano stati, sempre nel gruppo, nel decennio successivo. Ne è risultato che coloro che consumavano bibite diet una o più volte al giorno avevano un rischio tre volte maggiore di sviluppare la demenza o di essere soggetti ad ictus.



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