Sant’Anselmo, conosciuto semplicemente come Anselmo d’Aosta o di Le Bec, nasce ad Aosta attorno all’anno 1033. Egli nacque in una famiglia nobile che però era in fase di grande decadenza: la povertà stava infatti colpendo le varie famiglie nobili che si trovavano nei pressi del confine con la Lombardia. La famiglia di sant’Anselmo aveva invece compiuto degli investimenti ed azioni che si ritorsero contro il clan famigliare stesso. Malgrado questo stato di povertà, sant’Anselmo si sentiva una persona molto felice visto che aveva scoperto, fin da giovanissima età, il piacere nel seguire gli insegnamenti del Signore. Il futuro santo, infatti, sentì fin da subito quella vocazione che riguardava il mondo ecclesiastico: il giovane si contraddistinse anche per il grande impegno che applicò durante i primi anni di formazione, visto che scelse una scuola dove la religione veniva insegnata, analizzata e soprattutto spiegata ai giovani come sant’Anselmo, che rimase sempre più affascinato da questo particolare mondo fatto di tantissime informazioni relative sia al mondo che alla religione.



Dopo aver effettuato diversi studi sulla teologia e sulla filosofia, sant’Anselmo riuscì a farsi notare in maniera attenta e precisa da vescovi e da altri uomini di Chiesa, che notarono in lui un grande potenziale esponente per il loro. Purtroppo però, per sant’Anselmo si alternarono diversi periodi di grande gioia ad altri dove invece la situazione sembrava non volgere per il verso giusto. Egli ebbe infatti diversi scontri coi vari politici ed in particolar modo con quelli inglesi: sant’Anselmo, una volta che riuscì a farsi notare in Francia a Le Bec, riuscì a divenire anche cardinale di Cantebury ma le continue dispute con Guglielmo, una delle persone maggiormente influenti presenti sul suolo inglese in quanto re, non fecero altro che rendere la situazione di sant’Anselmo meno semplice: proprio per tale motivo egli venne esiliato in quanto i due non riuscivano a conciliare le loro divergenze. Sant’Anselmo tornò in Inghilterra dopo la morte di Guglielmo, al quale succedette il fratello Enrico ma anche in questo caso il rapporto coi potenti era tutt’altro che semplice da gestire. Sant’Anselmo non voleva sottomettersi e divenire una sorta di pedina nelle mani dello stesso re, il quale decise quindi di far allontanare sant’Anselmo. Il rapporto con l’Inghilterra si concluderà alla fine con la morte di sant’Anselmo, che ormai vecchio, si ritirerà a vita privata, non prima ovviamente di aver svolto diverse altre mansioni che riguardarono la sua mansione di uomo di chiesa ed arcivescovo. Sant’Anselmo lascerà il compito di proseguire la sua missione ai vari successori i quali però non riuscirono a portare al termine il processo avviato da sant’Anselmo, ovvero espandere la cristianità nell’Europa. Questo accadde in quanto i successori di sant’Anselmo furono maggiormente semplici da assoggettare, per la gioia dei vari sovrani che si susseguirono. 



, deceduto nel 1109, viene celebrato particolarmente in Inghilterra e Francia mentre è solo la Valle d’Aosta che riguarda questo particolare Santo che decise di unire l’Europa sotto la guida e lo spirito della religiosità. In Italia vi è una funzione religiosa che si conclude con qualche piccola sagra che riguarda appunto sant’Anselmo mentre in Francia e Inghilterra si lascia il festeggiamento solo alla funzione religiosa: in alcune occasioni vengono anche organizzate delle processioni per ricordare sant’Anselmo in questi due stati europei. 

Anche San Corrado viene celebrato nella medesima giornata di sant’Anselmo: egli fu un frate che decise di vivere una vita solitaria dopo aver fatto il possibile per poter riuscire ad ottenere una diffusione della religione in Italia, senza però riuscire nel suo intento durante il suo periodo.