Alta tensione a Parigi: dopo l’attentato di giovedì sera sugli Champs Elysées, scoppia il panico alla Gare du Nord, una delle stazioni ferroviarie più importanti della capitale francese. Un uomo prima si è avvicinato ad un gruppo di poliziotti, poi ha tirato fuori un coltello per aggredirli, ma è stato fermato, arrestato e portato via. Paura tra le centinaia di passeggeri, che sono scappate lasciando i bagagli in stazione. Gli artificieri e le unità cinofile hanno controllato le valigie abbandonate nel perimetro di sicurezza, dove è stato proibito l’accesso. L’uomo girava armato perché temeva per la sua vita: questa l’indiscrezione riportata da BfmTv, che ha citato una fonte della polizia. Secondo la stessa fonte, l’uomo non avrebbe assunto un atteggiamento davvero minaccioso e, infatti, si sarebbe steso a terra senza opporre resistenza quando i gendarmi glielo hanno ordinato. Il clima, dunque, resta incandescente a poche ore dalle elezioni presidenziali.
I servizi di sicurezza francesi si stanno preparando alle elezioni presidenziali di domani. Incombono diverse minacce, a partire da quella jihadista. Per questo attorno ai seggi e nei luoghi sensibili sono stati previsti servizi di sicurezza rafforzati. In un documento segreto, di cui Le Parisien è venuto a conoscenza, la presenza della polizia all’apertura delle urne è stata giudicata indispensabile. Grande attenzione anche in vista della diffusione dei risultati, momento nel quale i cittadini francesi potrebbero radunarsi più o meno spontaneamente. L’altra minaccia, dopo quella terroristica, è quella informatica: per questo è stato rafforzato lo scudo anti-hacker del ministero dell’Interno. La campagna elettorale è terminata ufficialmente a mezzanotte, quindi per la Francia sono ore decisive per il suo futuro e, a fronte delle minacce in corso, anche per la sua sicurezza. I casi di cronaca purtroppo lo testimoniano.