Tutto come previsto secondo i primissimi sondaggi a seggi elettorali aperti in tutta la Francia. Macron ha ricevuto infatti il maggior numero di voti, il 23,7% seguito a poca distanza da Marine Le Pen con il 21,7%. Il candidato del centrodestra Fillon a quota 19,5% seguito a sua volta da quello della sinistra indipendente, Mélenchon al 19,5% e da quello socialista Hamon in piena disfatta con solo il 6,2%. A seguire gli altri candidati che a parte Dupont-Aignan con il 5% raccolgono ciascuno poco più dell’1%. Se i risultati saranno confermati, è ballottaggio per la prima volta nella storia francese di due non esponenti del centrodestra e del centro sinistra, ma di un indipendente  dei una estremista di destra.



Secondo quanto riportano in questi minuti alcuni media belgi a urne ancora chiuse e a votazioni in corso, Macron secondo le previsioni sarebbe in testa con il 24% dei voti seguito, anche qui come da previsioni, da Marine Le Pen al 22%. Lo dice la Rtbf la radiotelevisione di stato belga, tra l’altro violando ogni deontologia del caso entrando negli affari esteri di un altro paese quando per legge non si possono diffondere risultati prima della chiusura delle urne. I dati sarebbero stati ottenuti con un sondaggio non ufficiale tra le persone che uscivano dai seggi. Fillon sarebbe invece terzo con il 20,5% dei voti e Mélenchon quarto al 18%. Sono sondaggi del tutto relativi, l’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che gli exit poll si sono sempre dimostrati poi l’opposto di quanto dichiarato dai votanti.



Ancora nessuna novità sul rilascio di Gabriele Del Grande, fermato dalle autorità turche lo scorso 10 aprile. A nulla è servita la visita del vice console italiano e del legale, i turchi non hanno dato alcuna spiegazione del suo fermo. Oggi potrà telefonare alla moglie, ma nessuna novità riguardo al suo rimpatrio. Lo dice il padre che conferma non ci siano novità rispetto alla sua liberazione. Del Grande era stato fermato in territorio turco vicino al confine con la Siria per incontrare i profughi per un libro che sta scrivendo su di loro, cosa che ovviamente ha infastidito la Turchia che come si sa fa il doppio gioco: fingere di combattere contro i fondamentalisti jihadisti e allo steso tempo rifornirli di armi per combattere Assad.



E’ grave Kuki Gallmann, scrittrice a attivista ambientalista italiana da tempo naturalizzata in Kenya. E’ qui che la donna è stata ferita a colpi di arma da fuoco nella riserva che dirige come responsabile. Al momento si trova ricoverata in ospedale a Nairobi, è stata colpita allo stomaco. La Gallmann è l’autrice del celeberrimo libro Sognavo l’Africa di cui si ricorda anche la versione cinematografica interpretata da Kim Basinger, ha 73 anni. Sembra che autori dell’attacco siano gruppi di etnia poto che vivono in Kenya e Uganda orientale, mandriani seminomadi che a causa della siccità che sta decimando le loro bestie da qualche tempo invadono fattorie e riserve alla ricerca di mangime. Dallo scorso mese di dicembre sarebbero state uccise circa trenta persone. 

Alle ore 12 è stato reso noto il primo dato relativo all’affluenza dei votanti alle elezioni presidenziali francesi. Ha votato il 28,54% contro il 28,3% delle ultime elezioni nel 2012. Questo significa che c’è forte partecipazione e chi diceva che per paura del terrorismo la gente non sarebbe andata a votare è stata smentita. I seggi chiuderanno alle 19 di oggi mentre nelle grandi città resteranno aperti fino alle 20. Ricordiamo che i candidati sono quattro il centrista Emmanuel Macron, il conservatore François Fillon, Marine Le Pen (estrema destra) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra). Favoriti secondo i sondaggi a passare il turno sono la Le pen e Macron.

Una forte scossa di terremoto è stata registrata stamane alle ore 6 e 25 in provincia di Foggia, ha raggiunto magnitudo 4.0. Fortunatamente non si sono registrati danni a cose o persone. La popolazione residente ha però avvertito la scossa e c’è stata molta paura. Secondo l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il sisma è stato generato a 22 chilometri di profondità tra le città di Cagnano Verano, Carpino e Ischitella. 

Proprio in queste settimane su uno dei tanti canali satellitari sta andando in onda la serie tv Happy Days, la leggendaria serie degli anni 70 che aveva per protagonista Fonzie e la famiglia Cunningham, ritratto dell’America dei primi anni 60 quei tempi dell’innocenza e del divertimento. Erin Moran era Joanie Cunnghiam, la sorella di Richie, l’attore e futuro regista di successo Ron Howard. Soprannominata Sottiletta da Fonzie, è stata trovata morta ieri a soli 56 anni, vittima dell’alcol nel cui buco nero era caduta da tempo. Vero nome Erin Moran non aveva saputo gestire il successo ottenuto e da anni si dibatteva nel’alcolismo, I suoi ex compagni di televisione l’hanno subito ricordata, ad esempio Fonzie, l’attore Henry Winkler: “Ora hai trovato la pace che desideravi così tanto su questa terra” mentre Ron Howard la ricorda così: “Una notizia molto triste. Voglio ricordarti nel nostro show a creare scene più belle, ridere e illuminare gli schermi delle tv”.

Si è svolto in un clima di paura l’apertura dei seggi francesi, seggi che oggi vedranno transitare oltre 45 milioni di cittadini che dovranno decidere il nuovo presidente del paese. Oggi un nuovo episodio di cronaca, con un cittadino di colore che nella stazione Gare du Nord ha tirato fuori un coltello avvicinandosi ad alcuni gendarmi. I poliziotti lo hanno immobilizzato e portato via sotto un ingente scorta, il suo nome non è stato reso noto, cosi come non è stato reso noto se l’uomo sia stato incriminato. Di certo l’episodio di oggi non fa altro che innalzare la tensione sul voto, una tensione altissima che ha trovato il suo culmine con l’attentato di ieri dove ha perso la vita un poliziotto mentre altri due sono stati feriti gravemente. Il presidente Hollande in questo contesto è intervenuto per parlare alla popolazione, affermando che per la vigilanza ai seggi saranno impiegati finanche soldati facenti parte delle forze speciali.

Una vera e propria tragedia quella che è avvenuta a Genova, e che ha visto una famiglia gettarsi dal balcone per salvarsi dalle fiamme che stavano invadendo l’abitazione. Tutto è avvenuto attorno alle 3 della notte tra venerdì e sabato, quando all’interno della casa abitata da una coppia e da un bambino, si sono sprigionate le fiamme a causa di una stufetta elettrica. La famiglia vistasi nell’impossibilità di lasciare la casa si è affacciata dalla finestra in attesa dei soccorsi, sentendo però che il solaio stava per crollare hanno deciso di lanciarsi dal balcone. Nella caduta la madre è stata fortunata intercettando i fili del piano inferiore, il padre ha riportato la frattura di entrambe le gambe, il bambino invece è stato il più sfortunato ed ha sbattuto violentemente la testa sul selciato. L’adolescente è stato trasportato al Gaslini in codice rosso, le sue condizioni sono gravissime.

Pesante bocciature del nostro paese da parte dell’agenzia internazionale Fitch, che oggi ha declassato il giudizio del nostro paese, passandolo da BBB+ a BBB. Alla base della valutazione negativa vi è la grande instabilità politica del nostro paese, un’instabilità che non fa bene all’economia nazionale, e che di fatto rischia di far perdere all’Italia il treno della ripresa economica. Pesantissimo anche il giudizio sulle banche, con gli analisti che sottolineano come gli istituti di credito siano l’anello debole della catena produttiva italiana.

È morto ieri mattina attorno alle 8 Michele Scarponi, già vincitore del Giro d’Italia del 2011 e prossimo capitano della forte squadra dell’Astana nel prossimo giro rosa. Il ciclista era impegnato in un allenamento alle porte del suo paese, Filottrano, quando è stato centrato da un furgone che non ha dato la precedenza. Scarponi è morto sul colpo, e la sua salma dopo qualche ora, su disposizione del magistrato di turno, è stata trasferita nell’obitorio del locale nosocomio. Scarponi corridore eclettico e grande scalatore aveva 37 anni, e da poco aveva partecipato al Tour of the Alps (ex giro del Trentino) vincendo persino una tappa.

Nel giro di Croazia, il romagnolo Alan Marangoni viene superato a pochi metri dal traguardo dal bresciano Nicola Ruffoni. Bella e prepotente la volata di Nicola Ruffoni, secondo successo consecutivo per il 26enne velocista della Bardiani e condizione che cresce al momento giusto per il team italiano. Secondo è Riccardo Minali della Astana Pro Team. Lontani dal podio Moduli, caduto ieri e Nizzoli per via di una tendinite. Chi sale sul podio come leader provvisorio è Vincenzo Nibali. Al tour of the Alps l’ultima tappa è vinta dal francese Pinot mentre la gara se l’e’ aggiudicata il britannico del team Sky, Thomas.