Emanuela Petrillo si è difesa dall’accusa di non aver vaccinato 500 bambini anche attraverso i microfoni di Mattino 5. L’infermiera si è detta stanca per la bufera scoppiata, ma non vinta, anzi si è mostrata particolarmente combattiva ai microfoni del programma condotto da Federica Panicucci. «Non sono una anti-vaccinista e non ho mai fatto male a nessuno. Sono inchieste assurde», ha dichiarato l’assistente sanitaria, che si è detta certa di aver fatto il suo lavoro e di essere pronta a dimostrarlo. Poi durante l’intervista concessa oggi, lunedì 24 aprile, a Mattino 5 ha rilanciato, rivolgendosi direttamente ha chi nutre dei sospetti nei riguardi del suo operato: «Mi dica come avrei fatto a ingannare i genitori dei bambini, che siedono di fronte a me durante le vaccinazioni». L’Asl, però, ritiene che si sia configurata una violazione grave dei doveri professionali e degli obblighi assistenziali dell’infermiera. Emanuela Petrillo, però, da giorni replica alle accuse della struttura sanitaria veneta, dicendosi pronta a chiedere i danni a chi la diffama.
Oggi alla Madonnina di Treviso sono cominciati ad arrivare i primi genitori e i primi bambini, convocati dalla campagna di vaccinazione straordinaria prevista per rispondere all’emergenza delle “finte vaccinazioni“. Emanuela Petrillo nega ogni addebito, ma intanto è stato avviato il programma. Sono quattro le giornate di vaccinazione straordinaria prevista dall’Usl 2: dopo quella odierna, il 28 aprile, 2 e 6 maggio. L’avvocato che difende Emanuela Petrillo, come riportato dalla Tribuna di Treviso, ha messo le sue obiezioni nero su bianco nella lettera di contestazione e diffida dell’operato dell’Usl 2, inviata alla direzione due giorni fa. E ha allegato tutti i dubbi sollevati dalla stessa infermiera, che dovrebbe rientrare a lavoro mercoledì, dopo il periodo di malattia preso una volta scoppiato il caso. I termini del suo rientro, però, potrebbero slittare in attesa di un chiarimento ufficiale.