San Fedele nasce all’interno di una famiglia fiamminga nel 1577 precisamente presso la città di Sigmaringa. Il suo nome d’origine era Marco ma in seguito fu modificato in Fedele grazie alla sua professione del tutto religiosa. Inizialmente studiò nel collegio di Friburgo, luogo in cui consegui la laurea in filosofia; all’interno della stessa città qualche anno più tardi ottenne il dottorato. Cosi cominciò sin da subito a dirigersi verso l’attività forense, ma tale professione lo deluse sin da subito, così prese una decisione completamente diversa. Infatti l’anno successivo assieme al fratello decise di entrare nel convento di Friburgo, dove coltivò gli studi teologici che lo portarono a diventare sacerdote. Fu conosciuto sin da subito grazie a dei pamphlet anti-zwingliani e anti-calvinisti, di fatti, nel 1614 addirittura il vescovo di Coira gli propose di realizzare un gruppo di frati missionari con lo scopo di contenere lo sviluppo delle idee protestanti in quel contesto. Tale idea fu accolta da san Fedele solo nel 1621, periodo in cui fu denominato Superiore per quanto concerneva le missioni nei Grigioni. Egli percorse l’intera regione con lo scopo di convertire quanta più gente possibile. Il 24 Aprile, giorno in cui viene ancora oggi ricordato, san Fedele uscì dalla chiesa dove aveva appena finito di celebrare la santa messa e venne immediatamente aggredito e in seguito ucciso dalla folla insieme a dei soldati di origini austriache.



Grazie a san Fedele in quel periodo le conversioni furono numerose, ma in alcuni casi suscitò l’intolleranza di alcuni soggetti che crearono intorno a lui un certa ostilità, in particolar modo da parte dei calvinisti. Il frate continuò impavido la missione che gli era stata assegnata senza nessun timore, passando da una città ad un’altra. Egli aveva fortemente affermato che se lo avessero ucciso a cagione della religione avrebbe accettato con gran gioia tutto ciò per amore del Signore. Mentre si trovava presso Sèwis fu udito un rumore di spari, ma san Fedele cominciò comunque a predicare la Parola di Dio, una volta terminato si stava recando verso casa, quando fu preso d’assalto e intimorito, gli chiesero di negare tutto ciò che aveva predicato poc’anzi. San Fedele si rifiutò fermamente e cosi venne ucciso con dei colpi alla testa ma riuscì a chiedere delle vere e proprie parole di perdono prima di morire. Era il 24 Aprile del 1622, giorno in cui si commemora la sua scomparsa. San fedele venne però canonizzato da Benedetto XIV soltanto dell’anno 1746. 



Oltre a san Fedele, numerosi sono i santi che vengono commemorati il giorno 24 Aprile. Tra questi ricordiamo i martiri Sant’Antonio di Lione e Sant’Antinamo. Cosi come il vescovo San Guglielmo di Elvira e il vescovo San Vifrido di York, il religioso san Benedetto e il monaco Sant’Egberto. L’arcivescovo cono conosciuto come San Mellito di Canterbury. E per quanto riguarda le donne da ricordare il 24 Aprile vi è la beata Maria Elisabetta e la fondatrice Santa Maria di Eufrasia. Inoltre è opportuno controllare il calendario o informarsi su internet, perchè San Fedele viene commemorato in diversi giorni non soltanto il 24 Aprile, giorno importante, in particolar modo perchè ricorda e commemora il giorno in cui San Fedele venne ucciso per amore della propria fede verso Dio.

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