È lo USS Michigan (SSBN-727), il sommergibile nucleare inviato da Washington nel porto meridionale di Busan, in Corea del Sud, il nuovo spauracchio che lascia ipotizzare lo scoppio di una Terza Guerra Mondiale con protagoniste Usa e Corea del Nord. Dotato di missili da crociera, ma in grado di far partire testate nucleari intercontinentali anche da una profondità di decine di metri sott’acqua, il sottomarino statunitense, come ricorda Rai News, è il secondo tra quelli missilistico balistici (SSBN) e tra i sottomarini missilistici guidati (SSGN) della flotta navale americana. Appartenente alla classe Ohio (la prima unità di questo tipo fu appunto l’USS Ohio del 1979 da cui deriva il nome della classe), varato il 26 aprile di 37 anni fa e costruito dalla General Dynamics Electric Boat, l’USS Michigan è in grado di restare invisibile agli occhi dei nemici vista la capacità di spostarsi senza problemi ad oltre 240 metri di profondità. Bisogna sottolineare, inoltre, che la massima profondità raggiungibile non è conosciuta, poiché coperta da segreto militare.
-In questo momento l’USS Michigan, il sommergibile inviato dagli Usa in Corea del Sud, dispone di 154 missili e può farne partire 22 per volta. Lungo 170.69 metri, con un diametro di 12.8 e un dislocamento di 16.764 tonnellate in superficie e oltre 18.000 in immersione, l’USS Michigan riesce a muoversi sotto la calotta polare e può colpire senza riemergere con un preavviso di soli pochi minuti. Le testate sganciate dal sottomarino americano possono coprire una distanza superiore ai 1.700 km, ed è anche per questo motivo che l’avvicinamento verso la Corea del Nord dev’essere letto più che altro come un avvertimento, l’ennesima schermaglia degli ultimi giorni, più che come una minaccia concreta per il regime di Kim Jong-un. Solitamente questi sottomarini non vengono utilizzati per attaccare la flotta nemica o in difesa della propria: la loro funzione è perlopiù quella di servire come piattaforma di lancio per i missili balistici intercontinentali a testata nucleare multipla. Sugli USS Michigan (in tutto sono 14) si trova gran parte dell’arsenale atomico Usa: la loro autonomia energetica è di 25 anni. Non è escluso che sia proprio questo sottomarino ad entrare in azione per primo contro Pyongyang in caso di attacco nordcoreano ad una delle basi Usa presenti in Corea del Sud.