Il 29 settembre scorso Luca e Chiara entrano in un bar. Un 50enne comincia a importunare il gruppo ragazzi, poi molesta sessualmente la cugina del ragazzo. Il gruppo decide di uscire, ma l’uomo li raggiunge e con un bicchiere colpisce alla gola Luca. La fidanzata sperava nella guarigione del ragazzo, ma le sue condizioni sono peggiorate e ora lo accudisce col fratello, visto che Luca ha perso la mamma da piccolo. «Inizia a camminare da solo e a muovere gli arti, per questo siamo fiduciosi», racconta Chiara. I medici, fiduciosi sul recupero della mobilità di Luca, sono preoccupati invece per quanto riguarda l’aspetto cognitivo. È stato chiesto un risarcimento danni all’aggressore, ma non hanno ricevuto nulla perché l’uomo è nulla tenente e la preoccupazione riguarda le spese relative alle cure. «Lo aspetterò», assicura Chiara, che ha criticato l’entità della pena comminata all’uomo. «Lui tornerà a casa prima di Luca, non riesco ad accettarlo», aggiunge, riferendosi alla richiesta di arresti domiciliari. (agg. di Silvana Palazzo)
È firmato da Nina Palmieri de Le Iene Show il servizio avente come protagonista Luca De Filippis, il ragazzo oggi 21enne che il 29 settembre scorso è stato aggredito all’interno del K-Bar del quartiere Adriano di Milano da un 50enne. Le prime versioni dei fatti riportate dalla stampa sostenevano che Luca, orfano di madre dall’età di 7 anni, avesse risposto alle provocazioni dell’assalitore, Marcello Sergio Porracciolo, che davanti alla cugina 16enne aveva fatto delle affermazioni ritenute irrispettose. La lite, secondo le prime ricostruzioni, era sfociata in una violenta rissa fuori dal locale, che aveva visto Porracciolo scagliare un bicchiera in direzione di Luca, il quale, colpito alla gola dal vetro in frantumi, si era visto recidere carotide e nervo vago. A raccontare come andarono realmente le cose, però, qualche tempo fa è stata la fidanzata di Luca, Chiara Dell’Acqua, il suo angelo custode, che in un’intervista rilasciata ad Alberto Dandolo per Oggi, ha dichiarato:”Era la prima volta che io e Luca entravamo in quel bar. Da subito, un signore sulla cinquantina, un disoccupato, padre di famiglia, tal Marcello Sergio Porracciolo, ha iniziato a provocare Luca. Gli chiedeva chi fosse, lo molestava e, soprattutto, iniziò a fare discorsi volgari davanti a sua cugina Valentina, di 16 anni. Luca è stato aggredito perché questo signore mal sopportava la sua indifferenza. Era quasi mezzanotte e Luca stava salendo sul motorino per tornare a casa. Quest’orco, all’ennesimo rifiuto di Luca di rispondere alle sue provocazioni, gli ha spaccato sul collo ungrande bicchiere di vetro”.
-Da quella maledetta notte del 29 settembre, dopo essere stato aggredito da un 50enne senza motivo sottoposto ad un intervento d’urgenza a causa di un ematoma formatosi nel suo cervello, Luca De Filippis è rimasto un mese in coma. Da allora, come testimonierà anche stasera Nina Palmieri de Le Iene Show, la vita è cambiata. Alla “clinica dei risvegli”, il Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, in provincia di Parma, Luca muove a stento gli occhi, ma non si arrende, anche e soprattutto per la sua Chiara:”La mattina va in palestra. A volte collabora, altre volte meno. Al pomeriggio fa logopedia. Inizia, con fatica, a ingerire yogurt e succhi. Ma i medici non sanno ancora fin dove potrà migliorare”. Nel frattempo Porracciolo è stato condannato per “lesioni gravissime” a 8 anni di reclusione: dopo aver inviato una lettera di scuse alla famiglia, ha chiesto di poter scontare la pena ai domiciliari, ma Chiara non è d’accordo. “Io chiedo che i magistrati si mettano una mano sulla coscienza. E che capiscano davvero che quelle di Luca non sono solo lesioni gravissime. È una vita spezzata per sempre. Anzi, tante vite interrotte per sempre. Se Luca ancora cerca di lottare è perché ha con me un rapporto simbiotico. Io, il nostro amore, i nostri progetti sono la sua benzina. Lo è anche l’amore di suo padre Fabio, di suo fratello Mattia, dei fratellini Dalila e Nicolas, dei nonni. Anche i suoi amici non lo lasciano mai solo. Luca è circondato da tanto amore. Perché lui è amore”.