San Marcellino nacque a Roma e divenne nel 296 vescovo della città e Papa della Chiesa Cattolica, durante il periodo delle persecuzioni contro i cristiani dell’imperatore Diocleziano. Particolarmente noto per essersi occupato di famiglie bisognose, venne ampiamente lodato da sant’Agostino per le sue opere di beneficenza. Si pensa che sia morto attorno al 25 ottobre 304 durante le violente persecuzioni del governatore di Roma Galerio. Quando il Papa venne imprigionato, Diocleziano e Massimiano gli imposero di sacrificare gli idoli; tuttavia, questi si rifiutò di farlo e, pertanto, venne minacciato di essere torturato in modi molto atroci e violenti. A seguito di ciò, san Marcellino, terrorizzato dal dolore, si prestò a bruciare due grani di incenso davanti all’altare dedicato agli dei pagani. Fu così che, una volta liberato, venne ampiamente criticato da tutti i cristiani, tanto che decise di deporsi dal ruolo di pontefice. Tuttavia, i fedeli lo rielessero come capo della Chiesa Cattolica. Giunta notizia agli imperatori di tale avvenimento, questi decisero di imprigionare nuovamente san Marcellino, chiedendogli un nuovo sacrificio agli dei pagani. Questa volta, però, egli si rifiutò di fare ciò e venne decapitato. Le sue spoglie sono sepolte nel cimitero di Priscilla, lungo la via Salaria: il luogo venne ben presto meta di pellegrinaggi dei fedeli cristiani, che tutt’ora celebrano il santo papa Marcellino.



San Marcellino è uno dei santi patroni della città di Roma. Ogni anno, il 26 di aprile, sono numerose le manifestazioni e sagre in suo onore. Proprio a Roma, sono diverse le chiese che lo celebrano mentre tra le altre città, vale la pena menzionare Macra, che ogni anno organizza in suo onore una sagra popolare. Non da meno è il paese di san Marcellino, in provincia di Caserta, che ogni anno addobba le sue strade con imponenti luminarie provenienti da Foggia e commemora il santo con una serie di eventi, tra i quali processioni e messe in suo onore. 



Poiché il paese di san Marcellino in provincia di Caserta prende il suo nome proprio dall’omonimo santo, vale la pena descrivere più nel dettaglio il patrimonio artistico e la storia di questa città del sud Italia. I primi insediamenti risalgono già all’epoca neolitica e nel tempo la città ha cominciato ad espandersi, fino a diventare un feudo normanno. Tra le principali costruzioni da ricordare vi è la Chiesa Madre di San Marcellino Martire, sorta sui resti di un’antica cappella per commemorare i numerosi passaggi del santo in città. Costruita all’inizio del 1100, la struttura ha poi subito numerosi restauri che le hanno dato un aspetto tipicamente neoclassico. Passeggiando per le stradine del paese, si incontra lungo il decumano Via Roma la Chiesa di Santa Maria delle Grazie: piccola e molto accogliente, ha al suo interno un affresco del XIV secolo di pregevole fattura. Infine, meritano una visita il Palazzo Ducale del XVI secolo e il Palazzo de Paola, dichiarato d’interesse storico-artistico dal Ministero dei Beni Culturali. 



Il 26 aprile si ricorda non solo san Marcellino ma anche altre figure di spicco nella Chiesa Cattolica. Si celebrano, infatti, anche San Ricario di Centule, Santo Stefano di Perm, San Basileo di Amasea, San Pascasio Radberto, i Santi Guglielmo e Pellegrino San Rafael Arnaiz Barón e San Cleto.