È bastata una telefonata a Burhan Mohammad, 25enne nato a Villafranca da genitori pakistani, per capire che poteva innamorarsi di Ifrah, giovane di buona famiglia proveniente dalla regione del Punjab, in India. Direttore del marketing di un’azienda di Verona, Burhan aveva in mente già da un po’ di sposarsi e voleva farlo con una ragazza musulmana come lui, ma la sua ultima storia con una giovane marocchina non aveva funzionato. Per lui si è messo a caccia il padre, che a lungo lo ha tempestato su Whatsapp con foto di potenziali mogli. Quando finalmente ha mostrato al figlio quella di Ifrah, lui ha subito risposto che era carina e il giorno dopo era già al telefono con i genitori di lei. Dopo aver conosciuto i futuri suoceri a Burhan bastò una videochiamata con Ifrah per capire che avrebbe potuto funzionare, come racconta lui stesso in un’intervista rilasciata a Francesca Lorandi sulle pagine de L’Arena: “Abbiamo chiacchierato un po’ su di noi, sul nostro futuro, su come avremmo voluto la nostra famiglia. Quella volta le dissi anche una bugia, che ero un operaio e vivevo in affitto: volevo vedere come reagiva, lei che era di ottima famiglia e viveva con domestici e autista. Mi disse che le bastavano fedeltà, rispetto e onestà”.
Tre giorni dopo erano già fidanzati ufficialmente e dopo essersi sentiti di nascosto dai genitori attraverso Whatsapp, poche settimane dopo arrivò il momento del matrimonio. Per sposare Ifrah, Burhan si è dovuto recare in India nel Punjab, dove finalmente, al secondo giorno dei festeggiamenti, ha potuto vedere la donna che aveva appena sposato: “Quando me la sono trovata davanti ogni dubbio se ne è andato. Ogni problema è scomparso. Era meravigliosa”. Un mese trascorso in India insieme è bastato per rompere il ghiaccio: “All’inizio ci davamo del lei, per rispetto, poi è nata una confidenza sempre maggiore. Burhan è dovuto ripartire ma tra pochi giorni, appena sarà pronto il suo visto Ifrah potrà raggiungere il marito, che è ancora incredulo: “Mai avrei pensato di sposarmi in quel modo”.