Un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nel Parlamento macedone, ferendo alcuni dei deputati presenti. Il leader dell’opposizione, Zoran Zaev, si è presentato ai parlamentari con il volto insanguinato, in seguito all’inizio della manifestazione di alcuni membri della Vmro-dpmne, il partito di destra dell’ex premier Nikola Gruevski. I protestanti hanno fatto irruzione sul posto in seguito all’elezione di un nuovo Presidente del parlamento, decisa dai tre partiti albanesi. Un voto che il partito dell’opposizione ha ritenuto illegittimo. Il neo nominato, Talat Xhaferi, avrebbe fatto un colpo di Stato agli occhi di Gruevski, in quanto le elezioni dello scorso dicembre non si era riusciti a raggiungere un accordo per il nuovo governo. Clicca qui per vedere il video dell’attacco al parlamento macedone.
Poco più di un mese dopo l’attacco al parlamento inglese, la polizia ha sventato un altro possibile gesto terroristico. Un uomo che aveva con sé un pacco contenente diversi coltelli è stato bloccato dalle forze dell’ordine nei pressi dello stesso luogo dove il kamikaze che aveva seminato morte sul ponte di Westminster si era poi diretto tentanti di entrare in parlamento anche lui armato di coltello. Tutte le strade nei dintorni sono state chiuse e sorvegliate da poliziotti armati, in una foto si vede il sospetto attentatore in volto. Colore della pelle, lunga barba nera, ha le tipiche sembianze di un uomo mediorientale. E’ stato scoperto perché alcuni dei coltelli che teneva nel sacchetto gli sono caduti per terra.
Svolta nelle indagini sul disastro di Rigopiano, dove una struttura turistica venne distrutta da una valanga di neve provocando molti morti. Il sindaco di Farindola e il presidente della provincia sono ufficialmente indagati con l’accusa di omicidio colposo. Stessa accusa anche per il direttore dell’albergo e altre quattro persone. Negli atti dei pm si legge che la strada, unica via di fuga, andava sgomberata dalla neve e l’hotel evacuato. Ecco tutti gli indagati: il presidente della Provincia Antonio Di Marco, il dirigente delegato alle Opere pubbliche Paolo D’Incecco, il responsabile della Viabilità provinciale Mauro Di Blasio. Stesso capo d’accusa per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il geometra comunale Enrico Colangeli. Il direttore del resort Bruno Di Tommaso, quest’ultimo anche per omissione del “collocamento di impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro”.
E’ certamente il settore dell’economia italiana che tira di più, l’export di armi, che nel 2016 ha visto un boom dell’85% in più rispetto all’anno precedente. Da sempre l’Italia è in prima fila tra i paesi produttori di arma e al momento con tutte le guerre in corso il settore tira da matti. Un totale di 14,6 miliardi di euro guadagnati contro i 7,9 del 2014. Va detto che il 50% di questa crescita è dovuta a un singolo affare, la vendita di 28 aeroplani Eurofighter prodotti dalla Leonardo al Kuwait. L’Italia esporta poi in altri 82 paesi del mondo: dopo agli aeroplani siamo bravissimi a produrre e vendere “bombe, siluri razzi, missili e accessori” per 1,2 miliardi. Nel 2014 le vendite all’estero erano state di 2,9 miliardi. I dati sono contenuti nella relazione annuale al parlamento in materia di armamenti.
Israele colpisce alle spalle Damasco, come fatto già numerose volte durante il conflitto civile siriano, con la scusa di colpire i suoi nemici storici gli hezbollah ma in realtà cercando di dare colpi mortali al regime di Assad. Sostenuta e foraggiata di armi da parte degli Stati Uniti, Israele non può tenersi fuori dalla futura spartizione di quello che resterà la Siria e un po’ come l’Italia contro la Francia nel 1940, cerca di assumere posizioni di potere senza peraltro aver mai fatto nulla contro gli jihadisti. Questa mattina all’alba alcuni missili di Gerusalemme hanno colpito le vicinanze dell’aeroporto internazionale di Damasco a circa 25 chilometri a sud della capitale. Sono stati colpiti depositi di armi e serbatoi di carburante. Qua arrivano gli aerei iraniani che riforniscono di armi i combattenti di Assad in particolare gli hezbollah. Non ci sarebbero vittime.
Duro monito del capo dello stato Sergio Mattarella, che oggi incontrando il presidente del Senato Piero Grasso e della Camera Laura Boldrini, ha voluto mettere l’accento sul fatto che il Parlamento dovrebbe al più presto approvare una nuova legge elettorale. La paura del capo dello stato è quella che si arrivi alla fine della legislatura senza una legge degna di tale nome, cosa che porterebbe gli italiani alle urne esasperando il clima di incertezza. L’intervento del capo dello stato che è stato lanciato dinanzi alle più alte cariche dello stato, ha trovato l’apprezzamento di tutti i partiti politici che si sono immediatamente affannati, tramite i loro capi gruppo, ha definire giustissimo il monito di Mattarella, un monito che però continua a rimanere inascoltato nell’aula parlamentare.
È un movimento cinque stelle sempre nell’occhio del ciclone, quello che oggi è stato difeso a spada tratta dal suo fondatore Beppe Grillo. L’ex comico oggi ha appuntato gli strali sul rapporto sulla libertà di stampa, pubblicato come ogni anno da “Report senza frontiere”, un rapporto che evidenzia come la libertà di stampa in Italia abbia fatto un corposo passo in avanti, passando dalla 77^ posizione alla 52^. Nel rapporto chiaro però l’accenno al partito grillino, reo di mettere alla berlina i giornalisti sgraditi. A Grillo l’affermazione non è andata proprio giù, e in un lungo post sul suo blog, ironicamente ha attaccato l’organizzazione francese, ricordando a quest’ultima che il problema non è il suo movimento ma la stampa che continua ad essere asservita ai potenti di turno.
Sale altissima la tensione nel Partito Democratico, partito i cui militanti prossimamente avranno l’onere di scegliere il segretario. Di oggi un intervista di Michele Emiliano, governatore della Puglia, e diretto concorrente dell’ex segretario Matteo Renzi. Per Emiliano nonostante la pesante sconfitta rimediata nei circoli di partito, la sua vittoria è ancora possibile, e per questo motivo spinge i suoi sostenitori ad affollare i gazebo, dove a fronte di un versamento di due euro, si potrà esprimere la propria preferenza. Per Emiliano poi l’idea lanciata nei giorni scorsi da Pisapia, idea che prevedrebbe in Renzi la figura di coordinatore dell’intero centrosinistra è totalmente irrealizzabile, non tanto per la valenza del ruolo, quanto per la volontà di Renzi che di fatto punta a un vero e proprio commissariamento del suo partito.
L’ennesima classifica pubblicata oggi da Eurostat continua a certificare la poca attenzione nel nostro paese per la cultura. I dati sono inequivocabili e vedono il nostro paese fanalino di coda dell’intera euro zona per quanto riguarda i laureati. Peggio di noi nell’anno appena trascorso solamente la Romania, paese che vanta una percentuale di neo dottori del 25.6% (a fronte del 26.2% dell’Italia) nella popolazione tra i 30 e i 34 anni, che lo scorso anno ha conseguito una laurea triennale. Al primo posto di questa speciale classifica la Lituania, con una percentuale vicina al 60%. Il nostro paese si posiziona nelle ultime posizioni anche riguardo gli abbandoni scolastici, in questo caso il bel paese è quintultimo con una percentuale vicina al 15%.
A 28 anni dalla morte del centrocampista del Cosenza, Donato Bergamini, il gip di Castrovillari riapre l’inchiesta. Il procuratore è Eugenio Facciolla ed ha notificato avvisi di garanzia all’ex fidanzata Isabella Internò e all’autista del camion coinvolto in quella sera di novembre, Raffaele Pisano. Si ipotizza un omicidio in concorso e il magistrato apre scenari inquietanti sul caso e annuncia la riesumazione del cadavere per il prossimo 2 maggio. Si ipotizza che il Bergamini era entrato in un giro di droga e un coinvolgimento della mafia. Inoltre gli abiti di Bergamini sono scomparsi nel giorno del funerale.
Reduce da una stagione scorsa non esaltante in maglia rossonera, Mattia De Sciglio si era ritrovato all’europeo e si apprestava a ritornare agli altissimi livelli che lo avevano sempre caratterizzato sin dal primo esordio al Milan. Anche quest’anno ci sono stati infortuni ed alti e bassi e l’episodio di domenica pomeriggio quando un tifoso forse ubriaco lo ha riempito di insulti e minacce mentre in compagnia della madre stava lasciando San Siro dopo la sconfitta con l’Empoli. Con un contratto in scadenza nel 2018 e col fatto che rientrerà nelle grazie della tifoseria rossonera non è escluso che De Sciglio, nato e cresciuto nel Milan possa vedere il suo prossimo futuro altrove: non per motivi tecnici ma ambientali.
Il Chelsea è in vetta alla classifica: è a +7 dalle inseguitrici e il ct Conte esorta la squadra ad allungare ancora. E’ quasi sicura la qualificazione nella Premier League ma Antonio Conte non nasconde la rabbia per alcune polemiche create ad arte secondo lui da qualcuno che si diverte ad infangarlo. Il ct italiano smentisce di non aver mai fatto paragoni tra Chelsea e Juventus e tra i trofei vinti o che si è in procinto di vincere. Un nuovo scandalo coinvolge il calcio inglese: viene contestato il reato di frode fiscale e assicurativa per una somma complessiva di quasi 6 milioni di euro: sono state perquisite diverse persone e le sedi di Chelsea e di New Castle, risalita in Premier League appena pochi giorni fa. Fermato anche l’amministratore delegato del New Castle. Ben 180 gli agenti in azione del Regno Unito e in Francia dove il club sotto inchiesta è il Marsiglia, coinvolto in diverse operazioni di mercato: nel mirino tra le altre le trattative per Dimitri Payet.