Elena Farina può tirare un sospiro di sollievo: l’appello della donna minacciata dall’ex marito è stato ascoltato. Luigi Garofalo deve restare in carcere: lo ha deciso il giudice dopo l’udienza di convalida del fermo del 46enne accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex moglie. «Avevo paura che uscisse e venisse a cercarmi», ha dichiarato la donna che aveva chiesto che l’ex marito fosse trattenuto in cella. Il legale di Luigi Garofalo, però, ha annunciato ricorso: «Faremo appello al Tribunale per le libertà», ha dichiarato l’avvocato Fabrizio Bonfante, come riportato da Tgcom24. Il legale ha rivelato che mercoledì scorso qualcuno avrebbe avvisato Elena Farina dell’uscita di prigione dell’ex marito e che per questo motivo «si è subito diretta al bar di Barriera di Milano». Per l’avvocato del 46enne è stata la donna ad avvicinarsi all’ex marito: «Se sei perseguitata da una persona cerchi di evitarla, non il contrario. E poi l’unica testimone presente alla presunta aggressione di mercoledì dice che non ci sono state minacce». (agg. di Silvana Palazzo)



Elena Farina, donna 45enne di Barriera di Milano, ha ormai perso il conto delle numerose minacce ricevute da parte dell’ex, Luigi Garofalo. La sua storia è emblematica e rappresenta una delle tante che fa tristemente da preludio ai sempre più frequenti casi di femminicidio. Qui, addirittura, si preannuncerebbe una vera e propria strage familiare. Sono 15 le denunce che la donna ha presentato contro l’ex marito, ma ad oggi nulla lo avrebbe trattenuto dal violare sistematicamente le misure cautelari applicate dai giudici. A raccontare la vicenda è l’edizione torinese di Repubblica.it che rivela come lo scorso 8 marzo, Garofalo tentò di sparare al figlio 19enne senza riuscirci per una pura casualità: la pistola, infatti, gli si inceppò salvando così il giovane. Per quell’episodio l’uomo 46enne fu arrestato ma dopo appena due giorni tornò in libertà con un divieto di avvicinamento alla sua famiglia emesso dal gip. Appena 40 minuti dopo la scarcerazione, Garofalo si trovava in uno dei bar gestiti dall’ex moglie e dal figlio. Il 28 marzo scorso è finito nuovamente in carcere per non aver osservato la prescrizione del giudice, seguendo Elena ed il figlio. La donna è chiaramente esausta e spaventata: “Appena è tornato in libertà si è ripresentato da noi per minacciarci. Diceva che ce l’avrebbe fatta pagare, che ci avrebbe ammazzato. Parla sul serio”, ha raccontato. Oggi si appella ai giudici affinché l’ex marito possa essere tenuto in carcere.



L’ex moglie di Garofalo non riesce a comprendere la decisione dei giudici di rimettere l’uomo in libertà dopo le numerose denunce e le minacce a carico suo e del figlio. “Questa non è vita”, commenta. Disperato anche il figlio maggiore dell’uomo che si domanda, ora, per quanto il padre starà in carcere: “Io chiedo ai giudici che non lo facciano più uscire perché vogliamo vivere tranquilli”. Elena, oltre al 19enne che il padre ha tentato di uccidere con un colpo di pistola, è madre di altri tre ragazzi, perennemente in fuga. “Abbiamo cambiato casa non so quante volte pur di far perdere le nostre tracce, però lui ci trova sempre, e se non può venire di persona manda suoi emissari a dirci che qualcuno verrà a gambizzarci”, ha raccontato la donna, che ora teme seriamente per lei e per la vita dei suoi figli. Ha da poco messo in vendita la casa ed il bar e ora è intenzionata a far perdere le sue tracce per sempre: “Voglio andare via, lasciare il paese, sparire”. Dopo 22 anni di matrimonio, la relazione tra Elena e Luigi può essere riassunta come una serie di minacce, violenza e ossessione da parte dell’uomo che, come rivelato dall’ex, in un solo giorno è stato capace di farle 276 telefonate. Ad ottobre dello scorso anno la decisione, da parte di Elena, di porre fine alla loro storia. Ora però, la preoccupazione è soprattutto per i figli, gli stessi che Garofalo ha minacciato di uccidere.

Leggi anche

Iliad contro lo spoofing: "Servono tutele"/ L'AD Benedetto Levi: "Danneggia operatori e consumatori"