A Latina una donna rumena di 25 anni ha venduto la figlia per 20mila euro a un’italiana di 35, che però ha restituito al mittente la piccola dopo essersi accorta che non poteva spacciarla per sua essendo la bimba mulatta. Francesca Zorzo si è finta incinta per mesi, indossando sotto ai vestiti una pancia finta acquistata online. Nel frattempo Nicoleta Tanase, 25 anni, che si era accordata con lei attraverso la mediazione del 48enne di origini marocchine Youssef Berrzzouk, era andata a riprendere la figlioletta nata un paio di giorni prima all’Ospedale di Anzio.



A mandare tutto all’aria il fatto che il padre della bimba fosse un uomo di colore, originario del Mali. La Zorzi, sposata con un uomo al momento in carcere, ha infatti iniziato ad avere dei dubbi sul fatto di poter far passare la piccola per sua figlia, essendo la bimba mulatta. Dopo aver preso appuntamento all’anagrafe per registrare la bimba, dicendo che era nata in casa, la 35enne ha iniziato ad accampare scuse per posticipare la registrazione, insospettendo così i responsabili dell’ufficio.



La Mobile ha così iniziato a indagare, il sostituto procuratore Gregorio Capasso ha aperto un’inchiesta e la mamma di Francesca Zorzo ha raccontato tutta la verità. Gli investigatori hanno scoperto quindi la “compravendita” della neonata, restituita dalla Zorzo alla Tanase e da questa lasciata al padre naturale, residente a Roma. La bimba è stata rintracciata a casa sua ed ora si trova in affido a una casa famiglia. La madre della bimba, la donna che voleva acquistarla e il mediatore sono invece finiti in manette.

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