Arriva una notizia tragica da Torino dove sono morte tre persone in serata. Come riporta l’Ansa infatti una moto ha investito un giovane in corso Unione Sovietica all’angolo con corso Sebastopoli. Il tutto è accaduto vicino allo Stadio del Torino e al PalaAlpitour. Sula moto c’erano due persone che hanno entrambe perso la vita. Il conducente è morto sul colpo mentre la passeggera alle sue spalle poco dopo. Sul posto si sono recati subito la polizia municipale e le ambulanze anche se al momento dell’arrivo le tre persone purtroppo erano già decedute. Una notizia terribile che travolge l’Italia nella serata. (agg. di Matteo Fantozzi)



Si temono molte vittime. Stamane nella metropolitana di San Pietroburgo, mentre era in corso nella città russa una visita del presidente Putin, c’è stata una esplosione, si teme una bomba. Sul posto, la stazione Sadovaja, l’emittente Russia Today parla di una fitta coltre di fumo mentre l’agenzia Tass che cita fonti di polizia, scrive che potrebbero esserci molti morti, al momento le vittime accertate sono tre. La coincidenza con la visita di Putin nell’antica capitale dell’impero zarista non è certo casuale. Negli ultimi giorni in Russia ci sono state diverse manifestazioni represse con la violenza anti Putin, mentre il terrorismo ceceno e islamico ha in passato già compiuto stragi.



Fermato un italiano di 23 anni dalla polizia in seguito all’omicidio di un colombiano di 21 anni accaduto ieri mattina fuori di una discoteca di Brescia. I due non si conoscevano, secondo le ricostruzioni sarebbe scoppiata una lite per futili motivi e l’ assassino sarebbe stato colpito da un pugno al volto. A quel punto ha estratto un coltello che portava con sé e ha colpito il colombiano all’addome uccidendolo. L’omicida ha confessato tutto stamane dopo interrogatorio. Smentita dunque l’ipotesi di un regolamento di conti, i due non si erano mai visti prima. Ennesimo episodio della feroce violenza che anima i frequentatori di locali notturni e discoteche, in preda ad alcol e droghe.



E’ Matteo Renzi, secondo previsioni, il trionfatore della prima tornata delle primarie del Pd, tenutesi nei circoli di partito. Va detto che l’affluenza al voto è stata bassa, ha votato circa il 50% degli iscritti, ma comunque Renzi si conferma il leader che tutti vogliono con il 69% delle preferenze contro Orlando fermo al 25% e Michele Emiliano appena al 6,3% e che appare dunque fuori corsa già adesso. Il prossimo 30 aprile ci sarà tornata definitiva, aperta a chiunque, e i due sconfitti Emiliano e orlando si augurano la partecipazione di almeno due milioni di persone. A livello locale, Orlando ha ottenuto il miglior risultato a Roma con il 36% dei voti mentre Renzi ha vinto a Bari, la città di Emiliano, e a Bologna. A Firenze non c’è stata proprio partita in quanto l’ex premier ha ottenuto l’82% dei consensi. Vedremo il prossimo turno ma a livello interno Renzi si conferma leader indiscusso del partito.

Questa volta è stata una discoteca di Brescia a far da sfondo all’ennesimo omicidio di un ragazzo giovanissimo. L’episodio in tutta la sua gravità è avvenuto a Brescia, dove all’alba un ragazzo di 21 anni ,Yaisy Bonilla, è stato accoltellato diverse volte da uno sconosciuto. Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica, dai primi riscontri però sembrerebbe che la lite sia iniziata all’interno del “Disco Volante” una discoteca molto popolare in zona, per poi continuare all’esterno. Qui improvvisamente dalle parole si è passato ai fatti, nelle mani dell’aggressore è spuntato un coltello, con l’arma Bonilla è stato colpito più volte all’addome e al torace. Inutili i soccorsi immediatamente allertati dalla ragazza dell’ucciso, i sanitari intervenuti non sono riusciti però a scongiurare il decesso. Gli inquirenti stanno analizzando le telecamere di sorveglianza, e sperano da esse di risalire all’identità dell’uccisore.

Una vera e propria caccia all’uomo quella che si è scatenata in un grosso borgo in provincia di Bologna, Budrio, dove ieri notte un barista è stato ucciso da un uomo durante un tentativo di rapina. Il morto Davide Fabbri era il titolare del bar-tabaccheria della frazione, l’uomo ha reagito al tentativo di rapina che tendeva a portare via l’incasso della serata di sabato, e facendolo è stato freddato da un colpo di pistola al petto del malfattore. Nelle mani del barista è rimasto il fucile che aveva cercato di togliere dalle mani del malfattore, un fucile che adesso potrebbe portare all’identità dell’assassino. Intanto immediatamente scattate le polemiche politiche, con Salvini e Meloni che chiedono a gran voce un inasprimento della legge sulla “legittima difesa”.

Pugno di ferro per l’opposizione russa che anche oggi è stata falcidiata dagli arresti, durante una “manifestazione non autorizzata”. La protesta odierna seguiva quella di qualche giorno fa, quando Putin ha ordinato oltre 250 arresti, durante una manifestazione similare. In tale contesto spicca il grande dispiegamento di forze di polizia, con un cordone di sicurezza che cinge la “Piazza Rossa” rendendone impossibile l’accesso ai manifestanti e agli organi di informazioni. Tra gli arrestati molti minorenni, con le uniche immagini che filtrano dalla censura che evidenziano come molti di loro avevano cartelli a favore di Alexey Navalny, il blogger incarcerato da più di una settimana per aver attaccato pubblicamente l’amministrazione di Putin.

Ha superato i 200 morti la tragedia che ieri ha colpito la Colombia, paese nel quale a causa di una frana provocata dalle torrenziali piogge, una grande città è stata letteralmente coperta dal fango. La città è quella di Mocoa, un popoloso centro a circa 500 chilometri dalla capitale. I soccorritori giunti faticosamente in zona, stanno cercando di salvare più vite possibili scavando solo con la forza delle braccia, stante l’interruzione totale della fornitura elettrica a causa degli smottamenti che hanno divelto i tralicci. Sul luogo del disastro si è recato il presidente colombiano, che ha immediatamente dato ordine a una brigata dell’esercito di portarsi in zona. Da una prima stima dei dispersi il bilancio potrebbe superare i 400 morti.

Tutte in coda le emozioni di questo turno di campionato, che nelle partite del pomeriggio ha evidenziato come la lotta salvezza sia ancora in pieno svolgimento. In tale contesto importantissima la vittoria del Crotone che grazie uno splendido tiro a “giro” di Falcinelli la centrato la prima vittoria in trasferta della stagione. Contestualmente alla vittoria dei calabresi spicca l’ennesima sconfitta casalinga del Palermo, questa volta ad opera del Cagliari, con i siciliani che in un “Renzo Barbera” stranamente ammutolito non sono riusciti a sfruttare lo stop di ieri dell’Empoli. Solo un punto per il Pescara che invece ha raggiunto il pareggio grazie ad una “papera” di Donnarumma. Nelle altre del pomeriggio roboante vittoria dell’Atalanta sul Genoa, vittoria legittimata da un euro gol di Conti, e pari e patta tra Torino e Udinese. Nell’anticipo dell’ora di pranzo vittoria della Fiorentina sul Bologna. Il big match della serata Napoli-Juventus è stato davvero intenso, ma alla fine è terminato con un pari. Le reti le hanno segnate Sami Khedira e Marek Hamsik.

Sono passati 12 anni quando due giocatori si affacciavano nel mondo del tennis che conta, 12 anni fatti di successi e storia, di trofei alzati e di cocenti sconfitte, 12 anni che alla fine hanno portato due dei più grandi interpreti del tennis mondiale a scontrarsi sul cemento di Miami. Questo è molto altro è la sfida tra Federer e Nadal, due campioni che ancora riescono a catalizzare l’attenzione di tutti i tennisti. Si aggiudica un altro trofeo lo svizzero che liquida la questione in due set con un 6-3, 6-4 che lo porta ancora in alto dopo la recente vittoria di Indian Wells.

Epico solo come una grande corsa può essere, il giro delle fiandre di quest’anno che come al solito ha riservato bellissime emozioni. Corsa decisa da una fuga solitaria del belga Philippe Gilbert, che a cinquanta chilometri dall’arrivo nonostante otto muri da scalare ha tentato la fortuna, una fortuna che infine lo ha ricompensato con la vittoria. Indietro si è scatenata la bagarre, purtroppo durante l’inseguimento una caduta ha fermato tre ciclisti che stavano cercando di riportarsi in testa, tra di essi Peter Sagan che nella scivolata ha centrato uno spettatore. Primo e migliore degli italiani il giovane Sacha Modolo, arrivato sul traguardo in sesta posizione.