I medici che sono intervenuti per curare le centinaia di persone rimaste ferite nel massacro di Idlib sospettano che nell’attacco chimico sia stato un gas tossico chiamato gas Sarin, che provoca convulsioni, bava alla bocca, asfissia e restringimento delle pupille. I sintomi accusati dalle persone che sono state colpite sono infatti compatibili con quelli dell’avvelenamento causato da questo particolare gas nervino, composto cioè da acido fosforico. Si tratta di un’arma di distruzione di massa incolore, insapore, inodore: fortemente tossico a contatto con la pelle o se inalato, il gas sarin provoca vomito, fuoriuscita di feci, spasmi muscolari terribili. Per essere preda di questi terribili effetti basta una piccola esposizione e il gas può portare alla morte per soffocamento nel giro di un minuto. Una dose di 200 milligrammi può causare la morte in un paio di minuti, secondo l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Il sarin colpisce il sistema nerovos degli organismi viventi: dopo difficoltà respiratorie e contrazione delle pupille si ha una progressiva perdita progressiva del controllo delle funzioni corporee, che dà origine a vomito e fuoriuscita di urina e feci.
Come ci si può proteggere da questo tipo di minaccia? Purtroppo l’unica vera difesa da un’arma così letale è trovarsi in un veicolo militare protetto al momento dell’attacco o indossare una moderna tuta NBC, “Nuclear, bacteriological and Chemical”. Nella dotazione dei soldati impegnati in attività di guerra ci sono autoiniettori a base di Atropina e di Pralidossima: l’atropina a agisce bloccando un tipo di recettore dell’acetilcolina, in modo da ridurne l’azione, mentre la Pralidossima blocca invece il legame del gas nervino all’acetilcoliensterasi. Dopo aver somministrato al soggetto colpito queste due sostanze, bisognerebbe trattarlo con Diazepam per controllare le convulsioni, ed ancora con Atropina come viene suggerito su Farmacologia.net. Per ripristinare i normali livelli di acetilcolinesterasi ci vorrebbero almeno 2 settimane. Un trattamento preventivo per ridurre i danni causati da gas nervini come il sarin consiste invece in assumere compresse a base di Piridostigmina una o due ore prima dell’attacco. La Piridostigmina inibisce parzialmente l’acetilcolinesterasi e protegge l’enzima contro gli effetti inibitori dei gas nervini. Tuttavia questo protegge solo il sistema nervoso colinergico periferico. Anche il Diazepam può essere usato in modo preventivo, grazie all’effetto protettivo a livello cerebrale che rafforza l’azione degli antidoti ai gas nervini.