Gli investigatori hanno ricostruito la storia della ragazza trovata cadavere in un trolley nelle acque del porto di Rimini. Si tratta di Katerina Laktionova, una 27enne di origine russa. Sarebbe stata la madre a rinchiuderla nella valigia dopo averla trovata morta, sembra a causa dell’anoressia di cui soffriva. Prima ha tenuto il corpo della figlia in casa per circa una settimana vegliandola distrutta dal dolore, poi lo ha gettato via. La madre adesso è tornata in Russia. La scoperta è stata fatta grazie a una persona che conosceva la donna, una badante, che le aveva detto di aver portato la figlia all’estero per curarla, ma aveva notato che le telefonate giungevano dall’Italia. La donna infine è crollata e gli ha detto di aver gettato la figlia in mare perché distrutta dal dolore.



Il governatore del Lazio Zingaretti ha impartito una misura tra le tante pro aborto a cui tiene molto. La pillola per abortire sarà disponibile anche nei consultori, la famosa Ru486 che oltre all’aborto ha dimostrato di provocare danni anche seri alle donne che la prendono. Il cosiddetto aborto farmacologico o fai da te, dunque entra nei consultori familiari, quelli che secondo la legge 194 servirebbero per discutere con le donne se vogliono cambiare idea ed eventualmente non farle abortire. Per Zingaretti invece diventano adesso centri per l’aborto. La pillola era disponibile fino ad oggi in ospedale:  “L’obiettivo è quello di rendere l’accesso alla legge 194 il meno gravoso possibile per le donne – dice Vincenzo Panella, direttore generale del dipartimento Salute e Politiche Sociali della regione Lazio – in un contesto come quello del consultorio dedicato interamente alla salute femminile, a cominciare dalla contraccezione”. E l’obiezione di coscienza?



Nuovo caso di figlia di una coppia di immigrati tolta alla famiglia, “perché voleva vivere all’occidentale”. Dopo il caso della ragazzina che quando usciva di casa si toglieva il velo e che la madre aveva rapato a zero per punizione e tolta anche lei ai genitori, è il caso adesso di una marocchina di 14 anni frustata perché anche lei non seguiva le regole e i dettami della religione di famiglia, quella islamica. Il tribunale di Milano l’ha fatta mettere temporaneamente in una comunità di accoglienza. I genitori si difendono dicendo che non voleva più andare a scuola, tornava tardi la sera e si vestiva in modo eccessivo. Oltre ai genitori anche il fratello la frustava ripetutamente. La notizia è riportata dal quotidiano La Provincia Pavese dove si legge che la ragazza è stata ricoverata in ospedale per contusioni multiple e una prognosi di 31 giorni. e ha presentato denuncia perché non Ce la faceva più. 



Almeno una sessantina di morti, a causa di un raid aereo sulla città di Khan Sheikhun. L’attacco pianificato insieme ad altri attacchi aerei in altre parti del paese, non si sa se in maniera deliberata, ha colpito anche una struttura sanitaria. Ed è all’interno dell’ospedale che si contano la maggior parte di decessi, tra di essi almeno a quanto riferiscono alcune fonti internazionali, almeno 11 minori. Immediata la replica delle Nazioni Unite, che tramite il loro portavoce già nel primo pomeriggio ha ricordato come siano messi al bando sia i bombardamenti su strutture sanitare che l’utilizzo di gas chimici. Da parte sua il governo di Damasco reagisce, e nega qualsiasi coinvolgimento nel raid, fonti ufficiali in tale contesto parlano di una “provocazione” dei ribelli.

Sembrerebbero non avere dubbi le autorità russe, che nella giornata di oggi hanno comunicato di aver identificato l’attentatore che ieri ha agito nella metropolitana di San Pietroburgo. Il killer è stato indicato in un giovane di 22 anni di etnia kirghisa, residente nella città russa da almeno 6 anni. Il giovane nato nel 1995 risponderebbe al nome di Akbarjon Djalilov, e proverrebbe da un piccolo paese di alcune centinaia di abitanti ubicato nell’Asia centrale. Ad esso gli investigatori sono giunti dopo un massiccio dispiegamento di forze, e analizzando il DNA delle vittime presenti all’interno del vagone della linea blu esploso ieri. In tale contesto da evidenziare la piena collaborazione del comitato di Stato kirghiso, che tramite il suo portavoce ha fatto sapere che in collaborazione con i servizi di sicurezza russi, sta provvedendo ad interrogare i genitori del ragazzo.

Non sembra fermarsi la “spinta isolazionistica” del nuovo presidente americano, il cui portavoce oggi ha reso noto la prossima presentazione di un decreto, che di fatto rende difficile l’accesso sul territorio statunitense anche ai cittadini del vecchio continente. L’idea di Trump è quella di autorizzare degli interrogatori molto più stringenti, per tutti coloro che hanno intenzione di visitare il grande paese a stelle e strisce. Allo studio l’autorizzazione che permette l’analisi dei cellulari, e l’obbligo di rendere noti le password dei servizi di posta elettronica e dei social forum. Previsti anche degli interrogatori molto più stringenti per tutti coloro che vogliono richiedere il visto d’ingresso, tali interrogatori dovrebbero essere effettuati presso le ambasciate ubicate nel paese di partenza del viaggiatore, l’obbligo in questo ultimo caso diverrebbe necessario anche per i cittadini di paesi considerati alleati, come ad esempio l’Italia e la Gran Bretagna.

Ha preso il via oggi, con l’inaugurazione alla quale è intervenuto anche il presidente della repubblica Sergio Mattarella, il 56° salone di Milano. La rassegna che catalizza l’attenzione di tutti i produttori di mobili del bel paese, è di fatto una vera e propria rassegna del made in Italy, con migliaia di aziende che presentano la loro visione di design e innovazione. Importante l’intervento del capo dello stato, che durante la sua allocuzione ha voluto sottolineare come la manifestazione nella città meneghina possa rappresentare una vera e propria “rinascita economica e civile per l’intero paese”.

Grazie ad uno sponsor privato probabilmente salva la manifestazione golfistica della Ryder Cup, che dovrebbe svolgersi nella città eterna nel 2022. La manifestazione che aveva sollevato un vespaio di polemiche, grazie all’appoggio dell’allora governo Renzi, vedrà infatti l’intervento in qualità di sponsor privato della “Infront”, un’azienda di marketing per lo sport con sede in Svizzera, che dovrebbe accollarsi circa la metà della spesa economica, valutata in poco meno di 100 milioni di euro. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della federazione golfistica italiana, Franco Chimenti, che ha sottolineato come adesso l’intervento di fondi pubblici si dovrebbe limitare a “soli” 4 milioni l’anno per i prossimi 12 anni.

Non hanno dubbi gli investigatori spagnoli sulla larga vittoria del Barcellona B sul Eldense, nel campionato spagnolo equivalente alla lega Pro italiana. La polizia spagnola ha infatti oggi proceduto all’arresto di due italiani, l’allenatore del team perdente Filippo di Pierro, e il presidente dello stesso, Nobile Capuani. I nostri connazionali sono accusati di aver messo in atto accorgimenti tendenti alla “vendita della partita”, occasione ghiotta per gli scommettitori del bel paese, che infatti hanno guadagnato una grossa cifra scommettendo sul “risultato esatto”. La combine sarebbe stata messa in opera con la collaborazione di 4 giocatori dell’Eldense, giocatori che allo stato attuale risultano solamente indagati con l’accusa di “frode sportiva”.