A Milano il processo di Fabrizio Corona, accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione, porta a galla ulteriori novità che coinvolgono anche Belen Rodriguez. “Quando con Belen Rodriguez siamo diventati una coppia mediatica eccezionale, come Bonnie e Clyde, tutto quello che toccavamo diventava oro, guadagnavamo cifre folli”: queste le parole dell’ex re dei paparazzi in aula davanti al giudice Guido Salvini e al pm Alessandra Dolci. Dal 2008 al 2012 Corona è stato appunto fidanzato con Belen Rodriguez ed è proprio da quegli anni che arrivano i soldi incriminati, come sottolineato da Fabrizio. Corona ha ha ripercorso i giorni dopo il carcere e di quando, con la Persi, hanno contato i soldi “murati”: “Persi prende un martelletto e fa un buco e iniziamo a contarli. Contiamo, contiamo e a un certo punto mi viene da ridere. Ma che ci si fa con tutti quei soldi? Arrivati a un milione e quattro ci fermiamo stanchi”.
Fabrizio Corona risponde finalmente alle domande del pm milanese Alessandra Dolci nel corso del processo per gli 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto di casa di Francesca Persi e gli 800mila euro in due cassette di sicurezza in Austria. L’ex re dei Paparazzi racconta nei dettagli come sono stati nascosti i soldi «li ho presi e li ho consegnati alla Persi» che «li ha murati lei da sola» e «non sapeva che cosa avesse sopra la testa». Corona ammette poi che in quel periodo faceva una vita molto sregolata «prendevo sostanze di tutti i tipi» e proprio nella prospettiva di andare in carcere «ho preso i soldi dalla cassetta di sicurezza e li ho messi a casa della Persi, che sembra ingenua e gracile ma è una persona di fiducia e in gamba», dichiara l’ex re dei paparazzi. Spiega poi come lei abbia murato da sola i sacchi con il denaro «senza aprirli e senza sapere il contenuto totale. Lei ha visto solo dei pacchi incelofanati», che poi lui avrebbe ripreso una volta uscito dal carcere. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Fabrizio Corona, come riporta Corriere.it, continua la sua testimonianza ed entra nello specifico svelando: «Sono andato a prendere i soldi dalle cassette di sicurezza, erano quattro sacchi grandi e con il mio autista sono andato a incontrare la Persi in un bar e le ho dato i sacchi» – poi ancora aggiunge – «Quando glieli ho consegnati i soldi erano in sacchetti della spazzatura e chiusi con il nastro da pacchi marrone», ha raccontato Corona sottolineando che quando la polizia li ha trovati erano confezionati diversamente. Sulla Persi Fabrizio dichiara di conoscerla ormai da 20 anni e parla di un amore folle della donna nei suoi confronti; è stata proprio questa la motivazione principale di questo ruolo che la donna avuto e della grande fiducia riposta dal re dei paparazzi nei suoi riguardi. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Nuova udienza del processo contro Fabrizio Corona, oggi in Tribunale a Milano per il suo interrogatorio. Uno dei suoi legali, Ivano Chiesa, è stato intervistato stamane dall’inviato di Mattino 5, il programma condotto da Federica Panicucci, anticipando cosa avverrà oggi. L’avvocato ha spiegato che l’interrogatorio di Corona è un importante passaggio trattandosi di un processo penale ma che l’ex re dei paparazzi aveva già reso dichiarazioni per chiarire gran parte delle cose. Chiesa ha affermato che nelle scorse udienze si è chiarito che il denaro non è di provenienza illecita ma che è frutto del lavoro di Corona. Il legale ha ribadito inoltre che è stato proprio l’ex fotografo dei vip a chiamare la Dda (Direzione distrettuale antimafiaO) e che non sono stati ravvisati collegamenti tra il suo assistito e la criminalità organizzata. Secondo l’avvocato Chiesa i testimoni hanno inoltre confermato quanto sostenuto dalla difesa e cioè che i soldi nel controsoffitto di Francesca Persi non sono di provenienza illecita, essendo frutto del lavoro di Corona: “I testimoni hanno chiarito che nel tipo di attività che svolge Corona è normale il pagamento in contanti. Se non è fatturato diventa “nero” ma se è fatturato no”. Per quanto riguarda il numero di testimoni che verranno sentiti, il legale ha spiegato che ne erano stati indicati 190 ma che molti sono già stati sentiti perché “in comune” con il pubblico ministero: “A molti rinunceremo e dovrebbero quindi essere infine una settantina. Oggi verranno sentiti gli ultimi due del pubblico ministero. Sono due persone che hanno avuto rapporti professionali con la società Athena e ci diranno se hanno fatto dei pagamenti in contanti”. Chiesa ha anche confermato che si dovrebbe trattare di un lungo interrogatorio della durata di qualche ora, durante il quale Corona spiegherà perché ha nascosto i soldi. Clicca qui per vedere l’intervista a Mattino 5.