Dopo aver parlato ieri sera in esclusiva in una intervista per il tg satirico di Canale 5, Striscia la notizia, lo stalliere torturato, al quale hanno rotto le braccia, quest’oggi è stato in collegamento con la trasmissione Pomeriggio 5. Alla conduttrice Barbara d’Urso ha voluto rendere la sua testimonianza di quanto gli è accaduto dopo essere stato brutalmente aggredito dai due proprietari del maneggio di Caluso dove lavorava a nero, convinti che sia stato lui a denunciare i maltrattamenti ai cavalli. Giovanni ha quindi raccontato quanto successo il giorno dopo la messa in onda del servizio realizzato da Edoardo Stoppa: “Se la son presa con la persona sbagliata perché io non c’entravo nulla con la denuncia a Striscia la notizia”, ha ribadito. Alla trasmissione pomeridiana di Canale 5 ha ribadito poi il medesimo racconto reso ieri sera al tg satirico di Ricci smentendo ancora una volta la denuncia alla medesima trasmissione. Dalle violenze alle minacce di morte, lo stalliere ha riferito le violenze di cui a sua detta sarebbe stato vittima. “Quel signore di ieri che ha parlato e che io non so chi sia e che dice che sono disperati, l’unico disperato sono io”, ha aggiunto Giovanni riferendosi all’ospite di ieri di Pomeriggio 5, amico dei due proprietari del maneggio. “Ha raccontato un sacco di bugie”, ha aggiunto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Lo stalliere torturato, Giovanni Santi, ha parlato ieri per la prima volta in tv a Striscia la Notizia dopo la tortura, le sevizie e le fratture su braccia e corpo subite dai mantenitori del maneggio di Caluso, in Piemonte. Una storia orrenda che evidentemente non finisce con l’arresto dei due colpevoli, Camilla Cassina e Salvatore Cerdelli, ma che lascia tracce e paura nell’uomo torturato come ha evidenziato lo stesso Santi davanti a Edoardo Stoppa. «io quel giorno lì sono morto. Da allora passo le notti guardando fuori dalla finestra perchè ho il terrore che vengano a prendere mia moglie e mia figlia. Mi hanno distrutto la vita», commenta lo stalliere distrutto da quanto avvenuto e con il timore di ulteriori ripercussioni. Non solo, il presunto “movente” come ha raccontato anche in un’altra intervista a La Stampa due giorni fa, in realtà è fasullo: ieri a Striscia ha infatti commentato, «non sono stato io ad allertare la trasmissione sui maltrattamenti dei cavalli che venivano effettuati in quel maneggio». Un maneggio dell’orrore a tutti gli effetti, ormai non ci sono più dubbi…
Da Striscia la notizia a Pomeriggio 5: il giorno dopo l’arresto dei due proprietari del maneggio di Caluso, il caso del povero stalliere torturato e a cui hanno spezzato le braccia torna ancora su Mediaset. Il collegamento del programma di Barbara D’Urso ieri ha visto le ultimissime novità sul caso dello stalliere; è stata ripresa la parte importante dell’intervista fatta a La Stampa in cui l’uomo torturato, Giovanni Santi, ha raccontato nel dettaglio tutta l’atroce sofferenza inferta dai suoi carnefici. «Ti sbudello come un capretto», diceva allo stalliere la donna, Camilla Cassina, ora arrestata. Il movente? Avrebbe rivelato degli illeciti compiuti dai mantenitori del maneggio a Striscia la notizia e ai carabinieri; altri dettagli e minacce sono state aggiunte ancora dallo stalliere Giovanni Santi ai microfoni de La Stampa. «Anche quando siamo usciti dall’ospedale, insistevano con la deposizione che dovevo firmare per scagionarli da tutte le accuse, che sapevano che mia figlia gira spesso per il paese dove abito», ha commentato lo stalliere sollevato dall’arresto concluso ieri contro i suoi carnefici.