“Divorzio da mia moglie perché è posseduta”: quante volte si è sentita questa frase – o anche al contrario (non siamo così maschilisti, suvvia) – in chiacchiere da bar con amici o amiche che non si trovavano “particolarmente” bene con il proprio consorte. Ecco a Milano è successo davvero con la sentenza avvenuta negli scorsi giorni su una coppia in causa di separazione per problemi legati… al demonio. Come riporta il collega del Corriere della Sera Luigi Ferrarella, il tribunale civile di Milano si è ritrovato in una situazione davvero assurda quando pur riconoscendo al merito la ragione di una completa insostenibilità di un matrimonio, non ha potuto determinare la colpa alla moglie perché lei «non agisce consapevolmente ma è “agita” da qualcun’altro». Caso incredibile, quasi a sostenere che il Diavolo esiste davvero: eppure è la conclusione “più ragionevole” dopo tutto l’iter processuale che ha visto coinvolti, preti, esorcisti, medici e civilisti. Crisi improvvise, comportamenti compulsivi devastanti e problemi di ossessione religiosa: per questi motivi il marito chiede il divorzio e da lì parte l’intero iter per arrivare alla conclusione meno attesa ma oggettivamente più realizzabile. La casa al marito e assegno di mantenimento alla moglie: ma non vi sono colpe in nessuno dei due coniugi, caso più unico che raro. 



Ma cosa è davvero successo a questa coppia milanese che avrebbe “incontrato” sulla propria strada di convivenza il diavolo in persona? I giudici hanno raccolto materiale a sufficienza che comprova l’atteggiamento del tutto inspiegabile della donna: «veridicità materiale» dei «fenomeni inspiegabili» narrati dal marito e confermati da molti fedeli, dal parroco, da un frate cappuccino e da un esorcista della Diocesi», riporta la fonte del Corriere. Cade irrigidita all’improvviso, convulsioni e un attimo dopo scaglia panche pesantissime della Chiesa (pur essendo di esile corporatura) contro l’altare, e via dicendo. «È posseduta», hanno pensato tutti e allora si sono rivolti all’esorcista: «impressionato dai fenomeni “poltergeist” che si verificavano sotto i suoi occhi, seguita per diversi anni da sacerdoti investiti ufficialmente della funzione di esorcista» afferma il frate cappuccino amico di famiglia. Non cambia nulla, non si riesce a venirne a capo e allora si passa ai medici per verificare e comprovare eventuali malattie psichiche o follie dovute a problemi al cervello. Ma anche qui, niente di niente: dopo moltissimi esami anche in fase di processo, «la signora non risulta affetta da alcuna conclamata patologia tale da poter spiegare i fenomeni» riporta la sentenza del Tribunale Civile di Milano. A questo punto, visto che né il marito né tantomeno la moglie affetta da possessioni esterne del tutto “inspiegabili”, non hanno colpe alcuna per la fine di questo matrimonio, non resta che la conclusione di cui sopra dei giudici: con il diavolo che al momento pare l’abbia vinta…

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