Aon, primo gruppo in Italia ma anche nel mondo a offrire consulenza dei rischi e delle risorse umane, in collaborazione con Roubini Global Economics e The Risk Advisory Group, ha pubblicato la nuova edizione della “Risk Map”, quella dei paesi maggiormente a rischio di attentati terroristici. E per la prima volta vi compare anche lo Stato del Vaticano. Tra i dati che vi si possono leggere, quello relativo al 2016 anno in cui gli attentati terroristici sono cresciuti del 14%: 4151 contro i 3633 dell’anno precedente. Nei soli paesi occidentali, sono cresciuti del 174% (96 attacchi rispetto ai 35 del 2015). Aumentato anche il rischio politico, cioè colpi di stato, guerre fra nazioni, conflitti civili e rivolte. I paesi che si sono rivelati a grave rischio instabilità con conseguenze di livello internazionale sono 17, e sono anche i paesi da cui provengono le maggiori minacce di attacchi terroristici. La mappa che ne consegue è dunque quella di un livello di attentati terroristici senza precedenti in tutto il mondo, ma soprattutto nell’Europa occidentale, mai così esposta e così colpita. Nonostante le vittorie sul campo (Siria e Iraq) appare dunque evidente che la situazione è estremamente grave e il rischio dilagato in tutto il mondo. Il fatto che il Vaticano sia stato incluso tra i paesi a rischio infine segnala come non ci siano più posti che si possano considerare al sicuro.



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