La scomparsa di Luigi Celentano rappresenta ancora oggi un vero e proprio giallo. Del giovane di Meta di Sorrento non si hanno più notizie dalle 2:30 del 12 febbraio scorso, quando il 18enne avrebbe dovuto recarsi dallo zio a Vico Equense. Ma che fine ha fatto Luigi? Si è allontanato spontaneamente per sfuggire ai bulli del paese? Oppure ha cercato di trovare un posto dove vivere, da solo e in tranquillità, senza subire le presunte angherie quotidiane di Gennaro, il compagno della madre? Il timore più grande è che Luigi Celentano sia sparito non per volontà propria, ma che gli sia accaduto qualcosa di brutto. Quel che è certo è che la vita del 18enne non era tranquilla e spensierata come quella di molti coetanei. Un esempio? La madre del ragazzo, Fulvia Ruggiero, intervistata da Chi l’ha visto qualche settimana fa, ha raccontato che alcuni accertamenti hanno svelato che il figlio era solito chattare da un profilo falso su Facebook denominato “Luigi lo stabiese”. Perché il 18enne aveva creato questa falsa identità virtuale? Il profilo, contenente le sue stesse foto, era stato chiuso dopo che qualcuno si era accorto della verità: Luigi Celentano simulava di avere un’altra vita perché la sua non gli piaceva? Domande alle quali dovranno provare a rispondere gli inquirenti che da quasi due mesi sono sulle tracce sul 18enne scomparso di Meta di Sorrento. (aggiornamento di Dario D’Angelo)



Sono trascorsi quasi due mesi dalla misteriosa scomparsa di Luigi Celentano, il giovane di appena 18 anni, allontanatosi da Meta di Sorrento. Luigi da tempo era vittima di bullismo da parte di alcuni giovani del paese e probabilmente proprio in seguito a ciò aveva deciso di allontanarsi, sentendosi ormai minacciato. Tanti gli episodi denunciati anche dalla madre, che in queste settimane si è appellata ai media (dalla trasmissione Chi l’ha visto al settimanale Giallo) affinché il figlio potesse accogliere il suo messaggio disperato e tornare a casa. Ma cosa si nasconde realmente dietro la decisione di Luigi Celentano di sparire e non lasciare più alcuna traccia di sé? Le ragioni del suo sofferto allontanamento deriverebbero solo ed esclusivamente dai bulli del paese che fino a poco tempo fa lo avevano minacciato, insultato verbalmente e persino aggredito fisicamente? L’inchiesta sulla scomparsa del giovane, come rivela la criminologa Roberta Bruzzone sulle pagine del settimanale Giallo, sarebbe stata caratterizzata da una svolta importante: Luigi Celentano, a differenza di quanto finora raccontato dalla madre Fulvia, non era solo vittima dei bulli ma anche oggetto di violenze, sia psicologiche che fisiche, da parte del convivente della madre.



Si sentiva braccato sia fuori che dentro la sua casa. Soprattutto dentro, almeno stando alle ultime novità sul caso emerse di recente e che hanno riferito un dettaglio clamoroso, finora mai emerso. Il 18enne, infatti, poco prima di far perdere le tracce – il prossimo 12 aprile saranno due mesi di fitto silenzio – aveva denunciato il compagno della madre. A commentare quindi le possibili ragioni del suo allontanamento, è stata anche la criminologa Roberta Bruzzone, che sulle pagine di Giallo ha asserito: “Luigi, quindi, a mio avviso si sentiva in pericolo soprattutto in casa sua, luogo dove, sulla base di quanto è emerso da alcuni amici del ragazzo, era sistematicamente bersaglio di veri e propri maltrattamenti psicologici e fisici”. In più occasioni gli sarebbe stato addirittura negato l’accesso al cibo disponibile all’interno della sua stessa abitazione. Potrebbero essere queste le ragioni che avrebbero spinto Luigi, di notte, a lasciare Meta di Sorrento ed a cercare la sua serenità altrove?



Quanto emerso in merito al caso di Luigi Celentano ha del clamoroso. Come rivela AgoraInforma.it, citando la trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto, il 18enne da due anni sarebbe stato vittima di ingiurie e minacce da parte del convivente della madre. Per tale ragione avrebbe deciso di denunciare, proprio quattro giorni prima del suo allontanamento. “Sei una zingaro, tu e tutta la tua razza. Sei un handicappato, come tuo padre. Ti rompo la testa. Ammazzerò te e tua madre”: sarebbero queste, secondo la sua denuncia, le frasi che l’uomo era solito rivolgergli. A differenza di quanto appreso finora, dunque, Luigi non aveva denunciato i bulli del paese, bensì il convivente della madre. A confermare le accuse del giovane, anche un conoscente, che ai microfoni del programma avrebbe asserito: “Il problema sta in casa”. La madre a tal proposito ha tentato inizialmente di ridimensionare l’accaduto per poi raccontare di essere stata anche lei oggetto di offese ma di non aver mai saputo delle minacce di morte al figlio. Infine, il diretto interessato delle accuse, Gennaro, convivente di Fulvia, avrebbe smentito categoricamente asserendo: “Non è vero niente”. Salvo poi ammettere, prima di andare via infastidito: “C’erano dei piccoli litigi. Cose così banali, stupide”.