Un attacco diretto dalle colonne di Libero dopo una dura critica subita dal quotidiano della Chiesa Italiana, Avvenire: è Antonio Socci che oggi scrive “non darò più il mio 8 x mille a questa Chiesa”. Il giornalista cattolico esprime la sua personale considerazione riguardo la modalità di conduzione e proposta effettuata dal magistero di Papa Francesco che non convince Socci da tempo ormai e in numerose occasioni documentate da vari passaggi delle omelie e discorsi di Bergoglio. Avvenire – dopo l’articolo in cui il giornalista toscano contestava duramente la frase di Francesco durante un’omelia a Santa Marta «Gesù si è fatto peccato, si è fatto diavolo e serpente per noi» – ha ripreso duramente il giornalista di Libero, scatenando oggi al replica dello stesso Socci dalle colonne del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. «Siccome è l’ennesima volta che ricevo bordate simili, mi sento autorizzato almeno per fatto personale di negare per il 2017 il mio 8 per mille alla Chiesa Cattolica»; il giornalista rivendica la libertà di non finanziare chi a sua detta lo bersaglia da anni, in maniera «sleale: non hanno infatti riportato le frasi testuali che io criticavo di Bergoglio e questo non è corretto», prosegue ad inizio editoriale Antonio Socci.



Socci enuncia anche tutti gli argomenti discussi e presentati in questi anni di durissime contestazioni al Papa argentino, come dimostrazione della sua scelta annunciata oggi nell’articolo domenicale. Secondo Socci la frase detta da papa Francesco, anche se estrapolata, rappresenta una «esegesi gnostica applicata ad un passo biblico di Mosè riferito al Messia.  Quella gnosi che arriva a fondere in uno Cristo e Lucifero nel segno del serpente», scrive ancora nelle sue argomentazioni il giornalista e scrittore. L’elenco poi per Socci è lungo e rappresenta tutti i punti di massima critica (a sua detta) del magistero di Papa Bergoglio: dalle dichiarazioni sulla Trinità – «Nella Santa Trinità le Persone baruffano a porte chiuse, ma all’esterno danno l’immagine di unità» – fino alla famosa intervista con Eugenio Scalfari in cui arrivò ad argomentare l’esistenza di un unico Dio per tutte le religione. «Dall’elogio di Fidel Casto l’eco-catastrofismo: temo che al vertice della Chiesa sia oggi occupato da un “partito” determinato a demolire il cattolicesimo come lo conosciamo da duemila anni». Insomma Socci raddensa in questo articolo l’intera produzione di forte contestazione in questi anni di pontificato con una conclusione assai netta e ovviamente dl tutto personale: «Quando in Vaticano tornerà chi onora il «Dio cattolico» e chi difende il popolo cristiano e la sua fede, io ricomincerò a firmare l’8 per mille. Oggi dominano le tenebre».

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