Un doppio attentato contro la Chiesa d’Egitto e una sola firma, inquietante, quella dell’Isis: sono in tutto 45 le vittime totali del doppio attacco ad Alessandria e Il Cairo (nella città di Tanta, poco più a nord), 27 morte nella prima esplosione della Capitale e almeno 18 nella seconda. È illeso il papa copto Tawadros II che stava celebrano la Domenica nelle Palme nella chiesa di Alessandria quando un kamikaze sul sagrato si è fatto saltare in aria. Poco fa arriva la conferma sul canale Twitter legato al Califfato: entrambi gli attentati alla Chiesa copta egiziana sono dovuti alla mano nera dell’Isis, mentre altri due ordigni inesplosi per fortuna sono stati ritrovati nella Moschea di Tanta, la città del primo attentato di oggi. Soffia la rabbia della popolazione cristiana e non solo, contro l’ennesimo attentato in pieno giorno contro civili inermi: «Se la prendono con il ministero dell’Interno che non li protegge», spiega un giovane ragazzo egiziano all’inviato di Tg Com24. Una bruttissima domenica di sangue, a sole tre settimane dal viaggio pastorale di Papa Francesco…
Di fuoco e di bombe: dopo il primo attentato avvenuto questa mattina nella Chiesa copta di Tanta, vicino a Il Cairo, vede ancora un episodio di terrorismo e persecuzione contro la comunità cristiana egiziana: ad Alessandria una seconda bomba, questa volta tramite kamikaze, è esplosa davanti alla Chiesa di San Marco dove stava dicendo messa il patriarca della Chiesa Copta egizana Tawadros II. Sono sei i morti in questo secondo orribile attacco alla Chiesa cristiana ad una settimana dalla Pasqua del Signore: la messa era finita da poco nella capitale dei cristiani copti con presente il patriarca ufficiale questa mattina ricordato nella vicinanza da Papa Francesco per gli orrendi attacchi terroristici in Egitto. Un kamikaze si è fatto saltare davanti alla Chiesa di San Marco provocando 6 morti, dopo gli almeno 25 del primo attentato a il Cairo, ma sono almeno 70 i feriti di cui alcuni molto gravi: immediata riunione convocata dal Presidente Al-Sisi, con il Consiglio Nazionale di Difesa riunito per poter prendere misure immediate contro gli attacchi terroristici ai danni dei cristiani egiziani. In questo video choc pubblicato da Al Arabya si vedono gli attimi esatti dello scoppio della bomba nella prima Chiesa attacca questa mattina: un boato e la celebrazione con 2mila persone subisce un improvviso stacco nelle immagini. Con il buio e il rumore di sottofondo che rende solo l’idea della strage appena provocata.
Attentato al nord de Il Cairo in una chiesa copta: un’ennesima bomba è scoppiata poco fa a nord della capitale d’Egitto, nella cittadina di Tanta. Sono almeno 25 i morti e tantissimi i feriti con l’ordigno che pare sia stato posizionato nelle prime file della Chiesa di San Giorgio, come riporta l’inviato di Rai News in questi minuti Giuseppe Buonavolontà. Come purtroppo troppo spesso accade durante le festività cristiane, sono i copti a pagare le spese nello Stato dove rappresentano solo il 10% della popolazione nazionale. Una bomba esplosa durante la messa per la Domenica delle Palme che fa risuonare in tutto il mondo l’ennesimo grido di persecuzione contro il popolo cristiano dall’Egitto fino a tutto il medio oriente. Pare che la bomba sia stata fatta esplodere questa volta a distanza e non vi siano dunque kamikaze entrati in Chiesa all’improvviso come invece capitato più volte nel passato.
Dalle prime notizie che arrivano da Il Cairo dopo l’attentato che ha sconvolto una chiesa copta nel nord della capitale egiziana, il bilancio dei morti è gravissimo: sono almeno 25 le vittime, ma dei tantissimi feriti, circa 60, sono molti in gravi condizioni e a rischio vita in queste prime ore dopo l’esplosione della bomba posizionata tra le prime file delle panche. Sul posto sono arrivate anche la protezione civile ed esperti di esplosivi: la chiesa di San Giorgio si trova nella zona Ali Moubarak, riporta il giornale Al Masry Al Youm, sottolineando che cinque ambulanze si sono recate immediatamente sul posto appena avvertiti dell’attentato. Nella stessa chiesa lo scorso 29 marzo era stata ritrovata un’altra bomba ma inesplosa, fatta brillare dagli artificieri e in questo modo si era evitata una strage. Oggi purtroppo non è successe e nell’Egitto che tra qualche settimane ospiterà la visita ufficiale di Papa Francesco si assiste ad un nuovo atto terroristico islamista contro i cristiani copti, continuamente perseguitati per il solo essere fedeli alla Chiesa di Cristo.