Prosegue la caccia a Igor Vaclavic, detto “il Russo”, presunto assassino del barista di Budrio, Davide Fabbri. La speranza nelle passate è stata disillusa in seguito alla notizia del suo mancato arresto. A commentare la drammatica vicenda è stato il sindaco di Budrio a Repubblica.it. Giulio Pierini non ha nascosto il suo timore di fronte alla cattiveria dell’uomo: “Ho il cuore in gola, questa è una persona spietata, efferata. E ho paura per la scia di sangue che può lasciare dietro di sé”, ha dichiarato. Ora è in corso una caccia all’uomo e il sindaco ha ammesso di non provare ansia per la sua comunità (“dubito che possa tornare da queste parti”) ma non ha nascosto invece la paura per le altre comunità che potrebbe incontrare sulla sua strada “perché dovunque passi questa persona lascia il disastro dietro di sé”. Ma qual è il suo consiglio, oggi, mentre le Forze dell’Ordine continuano a cercare Igor? A sua detta, l’unica cosa che possiamo fare è affidarci totalmente a loro nella speranza che questa difficile situazione possa trovare presto una soluzione. Nel frattempo il primo cittadino di Budrio, che ha ammesso di non aver sentito la vedova del barista ucciso, ha comunque deciso di prendere parte ad un evento pubblico, “perché penso che in questi momenti il sindaco debba essere vicino alla propria gente”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Non si trova ancora Igor il Russo, ovvero Igor Vaclavic l’assassinio del barista di Budrio e molto probabilmente della guardia giurata nell’ultima notte vicino a Ferrara. Una caccia all’uomo che non ha fine visto che ancora una volta l’uomo sarebbe scappato ad un posto di blocco: a momento il sostituto procuratore di Bologna, Marco Forte, non conferma ai microfoni di Sky Tg24 che sia stato proprio Igor Vaclavic ad uccidere la guardia ambientale, anche sei i sospetti sono molto fondati. «E’ una questione logica, ma non abbiamo elementi, e il soggetto continua a essere un ignoto a tutti gli effetti. E’ un ignoto identificato con un profilo di Dna, appena avremo un riscontro su cio’ che abbiamo trovato gli daremo una identità , ora l’ importante è prenderlo». È mobilitata tutta la regione con le forze dell’ordine legate dalla caccia all’uomo che ha seminato il panico a Budrio e non solo: i carabinieri assicurano svolte nelle prossime ore, «Siamo abbastanza fiduciosi continuiamo a battere le province di Bologna e Ferrara. Usiamo anche elicotteri per il volo notturno, come già fatto stanotte, con la collaborazione della aeronautica militare: c’è stato un pattugliamento notturno per 4 ore e mezza», afferma il comando provinciale dei Carabinieri di Bologna nelle parole del comandante Andrea Desideri sempre al tg di Sky. Una caccia all’uomo che registra però il panico dell’intera area del Ferrarese, col fiato sospeso vista la pericolosità dell’uomo in fuga. (agg di Niccolò Magnani)

Continua la caccia all’uomo per il presunto assassino di Davide Fabbri: Igor Vaclavic è ancora in fuga. Smentito l’arresto diffuso dalla Nuova Ferrara nella serata di ieri, mentre il “russo” in queste ore è fuggito nei campi del ferrarese, braccato dalle autorità. A rivelare la notizia è Rai News, che sottolinea come Igor Vaclavic sia stato intercettato al confine con la provincia della città e si sia dato in seguito alla fuga a piedi, attraversando i campi fra Molinella e Marmorta, in provincia di Bologna. Le forze dell’ordine stanno procedendo con una perlustrazione puntuale grazie all’ausilio di reparti speciali, senza considerare le difficoltà incontrate nella ricerca. Il luogo in cui starebbe cercando rifugio Igor Vaclavic è infatti pieno di specchi d’acqua, che rallentano quindi l’avanzare delle squadre. Giungono inoltre notizie riguardo alla nazionalità del malvivente, che non sarebbe originario della Russia ma dell’ex Jugoslavia. 

La provincia di Ferrara è tenuta sotto scacco da Igor Vaclavic, l’ex militare dell’Armata Rossa sospettato di aver ucciso alcuni giorni fa il barista di Budrio, Davide Fabbri, che secondo la Nuova Ferrara questo pomeriggio avrebbe freddato una guardia giurata ferendone un’altra gravemente. Da quanto apprende Il Corriere della Sera in questi minuti di ricerche convulse, la vittima di “Igor il russo” era in servizio insieme ad un collega lungo la strada provinciale Mondo Nuova; avvistato un uomo con abiti da cacciatore che sembrava rispecchiare la descrizione di Igor Vaclavic, le guardie si sarebbero avvicinate al malvivente – su cui pende un mandato di cattura europeo – ma questi pare sia riuscito a disarmare uno degli agenti e ad aprire il fuoco contro una guardia ecologica che sarebbe rimasta uccisa durante la sparatoria. Per quanto la dinamica sia tutta da confermare, Vaclavic avrebbe poi rivolto l’arma contro la seconda guardia ferendola in maniera grave, prima di darsi alla fuga a bordo di un fiorino bianco. In un primo momento l’edizione bolognese online de La Repubblica aveva riportato l’arresto di Vaclavic nelle campagne tra Marmorta e Malinella, che invece sembra essere riuscito a sfuggire nuovamente all’arresto dei carabinieri che gli stanno dando la caccia da giorni. L’incubo rappresentato da Igor Vaclavic sembra essere senza fine: dopo Davide Fabbri un’altra vittima innocente soccombe sotto i colpi del ricercato più pericoloso del momento in Italia.