A Treviso, una decina di giorni fa, veniva alla luce il caso di Emanuela Petrillo, l’infermiera che fingeva di vaccinare i bambini. Le ricerche scattate in seguito a questa scoperta hanno fatto emergere “dati choc” ancora non completi: al momento sono una sessantina, su un totale di 120, i bambini sottoposti a finte vaccinazioni, e dunque rimasti “scoperti”, nel distretto sanitario di Codroipo (Udine) dove ha lavorato la Petrillo dal 2009 al 2015. E rimane da appurare se la Petrillo sia l’unica e sola diretta responsabile delle finte vaccinazioni. Non va infatti dimenticato che proprio a Treviso, il 23 aprile, veniva radiato dall’albo il primo medico “antivaccinista”, Roberto Gava.
La Petrillo fingeva di vaccinare i bambini e buttava le fialette. Le colleghe si erano insospettite dopo tre mesi perché quando vaccinava “i bambini non piangevano e rimaneva del liquido all’interno dei contenitori delle siringhe”.
Il fatto che l’infermiera si comportasse così tenendo all’oscuro i genitori è l’aspetto più agghiacciante dell’intera vicenda. Sia chiaro, andare contro la scienza medica mettendo a rischio la propria incolumità e rischiando di innescare delle epidemie che coinvolgono l’intera comunità è gravissimo: ma decidere sulla salute dei bambini contro la volontà dei rispettivi papà e mamme contiene qualcosa di diabolico.
Il comportamento della Petrillo — ma forse non era da sola — non obbedisce solo alla dinamica della leggenda metropolitana. Quando una convinzione spinge a comportamenti che non rispettano la libertà delle persone ci troviamo davanti al fanatismo e all’ideologia. È l’ideologia che rende ciechi e vigliacchi. Perché l’ideologia decide che un bene — in questo caso inesistente — vada perseguito anche mettendo da parte la libertà delle persone e la capacità di autodeterminare la propria esistenza che ciascuno di noi possiede per sé e per i propri figli.
La setta fanatica degli “antivaccinisti” — come ogni gruppo chiuso — non può essere convinta da nessuna controargomentazione o serissima statistica scientifica perché, a motivo della propria autoreferenzialità, ogni parola diventa muta a causa di un oscuro e indimostrabile pregiudizio verso la scienza: in questo caso quella medica e farmacologica. Se su questo tavolo ci fossero gatti invisibili non si vedrebbe nulla: e quindi, dal momento che non si vede nulla, i gatti invisibili ci sono. Ecco cosa sono i sofismi. Se dietro i miei ragionamenti ci sono dei sofismi cadrà ogni capacità di dialogo con me e per questo arriverò a giustificare alla mia coscienza l’ingiustificabile opzione di arrogarmi il diritto di decidere per la salute degli altri e, ancor peggio, della salute dei loro figli.
Non dobbiamo dimenticare però che una tale mostruosità non avrebbe nessuna possibilità di farsi strada in un paese civile se non ci fossero politici che le danno spago. Disinteressati alla differenza tra parlamento e piazza, tra volontà popolare e populismo, costoro disimparano anche a far di conto. Perché i morti causati dalle epidemie non votano e men che mai voterebbero i superstiti delle epidemie causate dall’assenza di vaccinazioni. Le persone qualsiasi, le persone normali, sono meno stupide di quanto qualcuno voglia far credere. Se una trasmissione televisiva inganna, alla lunga perde il suo pubblico e chiude. Forse sarebbe bene meditare su queste semplici verità prima di andare ad una trasmissione televisiva o di aprire un blog.