L’uomo più anziano del mondo è morto oggi: Saparman Sodimedjo, della provincia di Giava Centrale, in Indonesia, sosteneva di avere 146 anni. È stato sepolto in un cimitero locale, in una tomba acquistata molti anni fa e su cui è stata posta la pietra su cui era solito sedersi fuori dalla sua abitazione. Noto anche come Mbah Gotho, sarebbe nato il 31 dicembre 1870. In Indonesia le nascite sono state registrate dal 1900, quindi non possono essere esclusi errori prima di questa data, ma la sua carta d’identità, stando a quanto riferito dalle autorità locali alla Bbc, è considerata valida. Se comunque fosse verificata in modo indipendente, la sua età lo renderebbe il più vecchio del mondo, prima di Jeanne Calment, il francese che quando morì aveva 122 anni e che era considerato l’uomo più longevo nella storia registrata.
Le condizioni di salute di Saparman Sodimedjo erano peggiorate il 12 aprile, data nella quale era stato portato in ospedale. Sei giorni dopo aveva insistito per tornare a casa, dove però beveva molto poco e mangiava solo qualche cucchiaio di porridge. Lo ha svelato il nipote Suyanto, il quale ha poi spiegato: «Prima di morire, ha voluto che noi, la sua famiglia, lo lasciassimo andare». Il segreto della longevità di questo uomo era la pazienza: lo raccontò lo stesso Mbah Gotho in un’intervista rilasciata l’anno scorso alla Bbc. Grande fumatore, è sopravvissuto a quattro mogli, dieci fratelli e a tutti i suoi figli. Lo scorso 15 aprile, invece, era morta Emma Morano a Verbania all’età di 117 e 137 giorni: era la persona più anziana vivente al mondo, la quinta nella classifica di tutti i tempi. Ora la persona vivente più longeva è Violet Brown, donna giamaicana nata il 10 marzo 1900 e quindi dell’età di 117 anni e 48 giorni.