Immediate le misure d’emergenza per il tunnel crollato nella centrale nucleare di Hanford, a Washington. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, in un impianto dove si produce plutonio e uranio. Data l’importanza del materiale trattato nei tunnel e il pericolo di contaminazione in atto, le autorità americane hanno dato il via all’evacuazione dell’intero stabilimento. Si parla infatti di circa 200 mila metri cubi di materiale radioattivo, sottolinea LaPresse, mentre gli operai sono ancora al lavoro per ventilare l’area interessata.Il dato preoccupante è proprio la quantità di contaminazione già presente nello stabilimento, considerato il più rischioso di tutti gli Stati Uniti.



Appena nel 2007, lo stabilimento conteneva i 2/3 dei residui radioattivi di alto livello degli Stati Uniti. Nello stesso stabilimento, infatti, è stato prodotto il plutonio usato per la realizzazione della bomba atomica sganciata su Nagasaki. Il tunnel di Hanford, infatti, è stato costruito all’interno del Progetto Manhattan, che racchiudeva centinaia di scienziati sotto la guida dei militari americani. Centinaia gli operai presenti al momento del crollo del tunnel di Hanford, a cui in seguito è stato raccomandato di “non bere né mangiare”. Il Dipartimento per l’Energia americano, sottolinea Il Giornale, ha confermato che per ora non si sarebbero verificate fuoriuscite del materiale radioattivo. 

Leggi anche

Madonna di Medjugorje/ Atteso messaggio oggi 25 novembre 2024: Maria, la pace e la via della santitàAlessandro Impagnatiello, oggi sentenza omicidio Giulia Tramontano/ Il papà: "Ergastolo, ma non per vendetta"