L’assistente sanitaria Daniela Petrillo risulta indagata anche dalla Procura di Udine perché si presume che non somministrasse i dovuti vaccini ai bambini del Distretto Sanitario di Codroipo. Anche in questo caso, come nel caso analogo di Treviso, l’assistente sanitaria è accusata per falsità in dichiarazioni e omissione d’atti d’ufficio. Al momento il nome di Daniela Petrillo è inoltre l’unico ad essere stato iscritto sul registro degli indagati, come sottolinea una nota del Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, ma non è escluso che le piste investigative possano portare anche ad altri nomi. La Procura dovrà infatti prima fare luce sulla modalità con cui venivano somministrati i vaccini ai bambini e, com e sottolinea Sky Tg24, tutti i passaggi che potrebbero aver portato all’illecito. 



Daniela Petrillo ha operato infatti presso il Distretto di Codroipo per sei anni, a cui sarebbe seguito l’impiego presso la Asl 2 di Treviso, dove è scoppiato il primo caso. Per ora gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti, ma non si escludono ulteriori modifiche. Prosegue nel frattempo anche l’impegno delle autorità sanitarie, che hanno disposto il richiamo del vaccino per 7 mila bambini, in forma precauzionale. Sarebbe infatti questo il numero di piccoli pazienti che sono entrati in contatto con Daniela Petrillo e che potrebbero risultare “scoperti”. Nei giorni precedenti, si ricorda, la Procura di Treviso ha evidenziato in particolare 500 bambini non vaccinati, tutti pazienti della Asl 2 trevigiana. 

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