Che ci fanno magistrati, assistenti, segretari e cancellieri in quell’aula del tribunale di Milano ad assistere a un processo invece di essere al proprio lavoro? Si godono uno spettacolo che più che da tribunale è da televisione, quella di bassa lega ovviamente. Ma è proprio quella che dà il maggior prurito gossiparo che tutti in fondo vogliamo. Poi quando il testimone in aula è una bellezza come Belen Rodriguez e l’imputato è il personaggio del momento (momento che dura sinceramente da fin troppo tempo) è Fabrizio Corona, eccoli che son tutti qui a spintonarsi per prendere posto. Si è dovuti arrivare a transennare il corridoio che conduce all’aula per cercare di contenere il numero di cameraman, giornalisti e fotografi: “Questo è l’ingresso dei vip” dice un carabiniere all’ingresso, gli altri possono passare dal retro?
Ingresso vip in un tribunale? Ma che schifo. Intanto Belen si trucca su una panca vicino all’ingresso. Ma non si parla sempre di carenza di personale, di processi bloccati e accumulati sui tavoli dei giudici e dei magistrati? E allora perché questi sono qui a vedere lo spettacolo invece di lavorare? “Oggi si lavora poco e male per colpa di Belen” dice qualche magistrato fra i denti. Ma siamo sicuri che la colpa sia sua o di una categoria professionale di guardoni? Per fortuna c’è ancora il Codacons che ha annunciato un esposto alla Corte dei conti in merito all’utilizzo di quattro carabinieri per scortare fuori del tribunale l’attricetta.
“Chiediamo spiegazioni in merito a quanto accaduto – spiega il Codacons – Non abbiamo nulla contro Belen o contro la sua presenza in Tribunale, desideriamo solo avere delucidazione da chi di dovere, in merito al cospicuo utilizzo del personale di giustizia solamente per accompagnare Belen fuori dal Tribunale. Dopo i noti fatti di cronaca accaduti anche all’interno del Tribunale di Milano, riteniamo necessario che il personale di giustizia si occupi di garantire la sicurezza di tutti gli avvocati, magistrati e tutti i cittadini che per un motivo o per l’altro si trovano all’interno del Tribunale. Presenteremo esposto alla Corte dei Conti e desideriamo chiarimenti dal Ministero della Difesa in merito.” Ecco infatti: un tribunale che lascia passare i killer con la pistola in tasca e poi fanno strage.