Dietro la scomparsa di Domenico D’Amato, il rapper 28enne del quale non si hanno più notizie dallo scorso 8 marzo da Molinella, potrebbe esserci l’ombra di Igor Vaclavik? Un dubbio lecito, quello avanzato dalla famiglia del ragazzo originario di Palermo, ma che non potrà avere risposte dagli inquirenti poiché gli stessi hanno confermato come il suo sia stato un allontanamento volontario, archiviando definitivamente il caso. Ripartirà da qui la trasmissione Quarto Grado, che nella prima serata odierna si occuperà della scomparsa di Dome Dama e del possibile collegamento con il super ricercato attualmente in fuga. L’avvocato della famiglia del giovane ha già ampiamente denunciato l’atteggiamento degli inquirenti manifestando la totale solitudine nella quale sono stati lasciati i parenti del 28enne. Anche il fratello di Domenico D’Amato non crede alla tesi dell’allontanamento volontario, come riferito dal quotidiano Il Resto del Carlino, al quale ha commentato: “È uno scandalo, la denuncia di scomparsa non è mai stata presa seriamente”. Qual è la verità dietro la sparizione di Dome Dama? E cosa c’entra Igor il russo con questa vicenda?
Il destino di Domenico D’amato, potrebbe essersi incrociato con quello di Igor Vaclavik. Una supposizione inquietante, questa, ma che non sarebbe mai stata presa realmente sul serio dagli inquirenti. Perché Domenico, conosciuto come “Dome Dama”, potrebbe non essersi allontanato spontaneamente dalla “zona rossa”, in questi giorni oggetto di ardue indagini e complesse operazioni di ricerca orientate a fermare definitivamente lo spietato killer di Budrio. Quarto Grado, nella nuova puntata di oggi ripartirà proprio dal giallo attorno alla scomparsa del giovane rapper 28enne, originario di Palermo ma da diversi anni abitante nella Bassa.
Lo farà soprattutto dopo le ultime novità sul giallo e che hanno fatto non poco indignare la famiglia nonché l’avvocato difensore Barbara Iannuccelli. Come rivela il quotidiano Il Resto del Carlino nella sua edizione online, infatti, nonostante la denuncia di scomparsa ed i timori di un collegamento con Igor Vaclavik, gli inquirenti avrebbero già archiviato il caso, senza fare alcuna indagine, bollandolo come “allontanamento volontario”. Sono gli stessi Carabinieri a ribadire la ‘volontarietà’ della sparizione di Domenico e a sottolineare come le ricerche nei suoi confronti siano orientate piuttosto verso motivi decisamente differenti da quelli sperati dalla famiglia, ovvero per la revoca della patente di guida e per la notifica di atti giudiziari ritenuti importanti.
Fece perdere le sue tracce lo scorso 8 marzo, ma ora gli inquirenti sottolineano la denuncia tardiva fatta pervenire dalla sua famiglia, ovvero solo a distanza di quasi un mese dall’ultima volta che il fratello in particolare non aveva più notizie di lui. A manifestare i suoi dubbi sulla gestione del caso è l’avvocato della famiglia di Dome Dama, che ha commentato: “Abbiamo scoperto che la denuncia di scomparsa presentata dal fratello il 31 marzo ai Carabinieri di Molinella è stata inviata il 4 aprile alla Procura e archiviata il 12 aprile dal pm Beatrice Ronchi, come fatto non costituente reato”. Il legale ha quindi sottolineato come gli inquirenti, in neppure una settimana, siano giunti alla conclusione che dietro la sparizione misteriosa del 28enne altro non c’è che un allontanamento volontario. “Bisogna che la Procura si convinca che non si tratta di allontanamento volontario, ma la tristezza assoluta è che siamo davvero da soli a cercare Domenico”, ha aggiunto l’avvocato Iannuccelli.
Nelle scorse settimane il caso di Domenico D’Amato era venuto alla ribalta, in concomitanza con le ricerche ancora in corso di Igor Vaclavik. Il timore della famiglia e in particolare della madre, era legato ad un possibile coinvolgimento del ragazzo nei fatti di cronaca che vedono protagonista lo spietato killer di Budrio e Portomaggiore. L’ultima volta, Dome Dama è stato avvistato in un bar di Molinella, prima di far perdere le tracce misteriosamente. “Non sappiamo se sia un’altra vittima di Igor, di certo è come un fantasma, cercato solo dai suoi familiari”, aveva denunciato l’avvocato della famiglia, che ha da poco appreso le ultime sconfortanti novità in seguito all’archiviazione delle indagini da parte degli inquirenti.