Oltre 45.000 computer bloccati da un virus che si è propagato in maniera veloce in tutto il mondo, e che di fatto ha bloccato decina di migliaia di istituzioni. Il virus è un malware che non permette il riavvio delle macchine infettate, macchine che per essere ripulite devono essere sottoposte a un procedimento, possibile solamente dal programma madre. Gli attacchi sono seguiti da una richiesta di pagamento, un vero e proprio riscatto che alcune delle istituzioni colpite hanno già deciso di pagare. La zona di propagazione del virus informatico è soprattutto riconducibile ai paesi dell’est Europa, anche se si segnalano casi anche in Gran Bretagna e Francia. Dalle prime notizie sembrerebbe che nel paese di sua Maestà britannica ad essere maggiormente colpiti sono stati i pc del sistema sanitario, colpita anche la “Telco”, una compagnia spagnola di telefonia.



Una guerra di altissimo livello quella che in questi giorni sta interessando il presidente americano Donald Trump e l’ex capo del FBI James Comey. Comey è stato licenziato in tronco martedì scorso, egli però com’era prevedibile non l’ha presa affatto bene e i suoi collaboratori più vicini hanno fatto notare che presto l’alto funzionario si presenterà alla stampa per giustificare il suo operato, un operato che di fatto ha portato il “comandante in capo” a defenestrarlo. Appena saputo della volontà di Comey Trump ha avvertito il suo ex stretto collaboratore, diffidandolo di presentarsi ai giornalisti, stante che le sue affermazioni potrebbero mettere in “pericolo” la sicurezza nazionale. Non contento il magnate americano oggi tramite i suoi profili social si è detto speranzoso che nessuna conversazione avvenuta sia stata registrata, in caso contrario le conseguenze per Comey potrebbero arrivare perfino all’incriminazione.



Una frase sbagliata che sta sollevando infinite polemiche e che rischia di sfociare nell’ennesimo caso politico, quella che il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha detto per commentare un tentativo di stupro. Per l’alta esponente politica un tentativo di violenza carnale è sicuramente più difficile da gestire a livello psicologico se commesso da un profugo, evidenziando con le sue affermazioni non solamente un “razzismo latente”, ma finanche uno scarso rispetto per tutte quelle donne che sono state oggetto di “particolari attenzioni”. Immediatamente dopo le affermazioni la Serracchiani è stata subissata dalle critiche, non solamente dall’opposizione ma anche dal suo stesso partito. Immediate la puntualizzazione, un puntualizzazione che più che nel merito si è limitata a “stigmatizzare” il giornalista che quelle affermazioni ha raccolto.



Si è conclusa la settima tappa del Giro d’Italia: la cornice meravigliosa dei trulli abruzzesi ha accolto con entusiasmo l’arrivo veloce dell’australiano Ewan, vincitore della tappa. Duecentoventiquattro chilometri con partenza da Castrovillari e lungo tutto lo Ionio; gli atleti si sono sfidati a passo inizialmente tranquillo, immersi nel clima caldo e umido di questo maggio, per poi aumentare la velocità nello sprint finale. Ad aumentare i battiti cardiaci, soprattutto delle spettatrici, la visita è stata l’apparizione di Patrick Dempsey a fini di sponsor. Anche la classifica del Giro, quest’anno non parla italiano: il primo connazionale non si schioda dal settimo posto, la maglia rosa resta a Jungles.

Si parte oggi con le prove libere del Gran Premio di Spagna. Hamilton in pole position, seguito dalla seconda Mercedes e poi le due Ferrari, ma la McLaren di Fernando Alonso è già costretta ad uno stop: la monoposto mostra difficoltà dopo appena due minuti dal via sul circuito di Montmelò. Probabili problemi al motore Honda per la McLaren che, avvolta dal fumo, è stata mobilitata col carro attrezzi. Al paddock, il pilota ha dichiarato: “Perdeva olio. Non volevo si rovinasse la pista, ma ora ho qualche domanda da fare alla Honda”.

Si parte oggi per la terzultima giornata di Serie A dalle sfide Fiorentina-Lazio e Atalanta-Milan. Sono queste due gare importanti per la zona che vale la qualificazione all’Europa League. I biancocelesti sono quelli messi meglio ormai certi dell’accesso diretto con ben undici punti sul Milan. Sfida interessante quella dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia perché mette di fronte i bergamaschi ai rossoneri con i padroni di casa che hanno sette punti di vantaggio e possono ipotecare la qualificazione diretta senza passare dai preliminari. La viola invece è a meno tre dal Milan a pari punti con l’Inter e sembra pronta a provare a risalire la classifica.