Il giorno dopo l’assurda aggressione patita da un pensionato residente in Via Donna Prassede, hanno parlato i vicini e i residenti di quell’area attorno al pacchetto dove si è consumata la mezza tragedia. Aggredito con un ombrello, gli hanno tentato di spaccare la testa e ora si ritrova in coma farmacologico: se ne parla anche a Pomeriggio 5, con la storia agghiacciante che però non rappresenta una “novità” per i vicini. «Siamo abbandonati da tutto, le cose nuove vengono fatte in centro e qui niente. Baby spacciatori, alcol e sporcizia, un semplice pensionato chiede di non fare schiamazzi e per poco ci rimette la vita», spiega allibita una residente della zona. Altre ragazze raccontano come spesso di sera sia molto pericoloso girare per il parchetto antistante i condomini di Via Donna Prassede. «Ogni tanto chiamiamo per avvisare della situazione squallida, e la risposta del Comune è “finche non ci sono casi gravi o feriti non possiamo far partire denunce”»: ecco quel momento, forse, è arrivato… (agg. di Niccolò Magnani)
Quanto avvenuto a Milano venerdì sera ha davvero dell’incredibile: un uomo di 56 anni è stato picchiato con un ombrello da alcuni ragazzini solo per aver rimproverato uno di loro. Per questo ora rischia la vita, dopo essere stato operato d’urgenza presso l’ospedale Humanitas di Rozzano a causa di una grave emorragia. E’ quanto trapela da Corriere.it, che ha ricostruito la drammatica vicenda che vede oggi l’uomo aggredito in coma farmacologico. Le sue condizioni appaiono gravissime, sebbene il bollettino medico fino alle passate ore le definiva “stabili”, lasciando così un briciolo di speranza presso la moglie. Il 56enne era proprio insieme a quest’ultima, mentre tornavano a casa dopo una serata di ballo. Tutto è avvenuto poco dopo mezzanotte, proprio sotto l’abitazione della coppia, in via Donna Prassede, nella zona Sud di Milano. Un ragazzino in sella al suo scooter girava nel parchetto impennando e dando gas. L’uomo l’ha rimproverato e dopo poco altri ragazzini lo avrebbero affrontato, “punendolo” per quel parere non richiesto, visto come un’intrusione, sferrandogli un colpo di ombrello alla nuca. Un’aggressione cruenta, raccontata dalla moglie e confermata – seppur in modo parziale – dagli altri residenti della zona che hanno in parte assistito al ferimento del 56enne.
I Carabinieri della Compagnia di Porta Magenta sono al lavoro da diverse ore al fine di fare massima chiarezza sulla terribile aggressione a scapito di un uomo, ora in coma farmacologico, reo solo di aver rimproverato un ragazzino che scorrazzava con il suo scooter nella zona, dopo la mezzanotte. Oltre alla testimonianza chiave rappresentata dal racconto della moglie, potrebbero tornare utili le immagini delle telecamere presenti nella zona. Non si esclude che i giovani possano abitare proprio nel medesimo quartiere nel quale si è consumata l’aggressione violenta con l’ombrello e non si esclude neppure che possa trattarsi di italiani. Dai primi accertamenti non sarebbero stati trovati mozziconi di sigarette o “canne”, né lattine che potessero confermare la permanenza prolungata nella zona da parte dei giovani balordi, con l’intento forse di dare fastidio ai residenti del quartiere. Lo scorso sabato gli inquirenti pensavano di riuscire a saperne di più direttamente per bocca della vittima, anche alla luce di un suo graduale miglioramento, ma un repentino peggioramento delle sue condizioni avrebbe poi impedito il confronto.