La caccia all’uomo continua da ormai 49 giorni, ma Igor Vaclavik, alias Norbert Ezechiele Feher, almeno per ora riesce a confondere le sue tracce e a sfuggire alla cattura. Come riportato da blitzquotidiano.it, la brutta notizia delle ultime ore è che la ricerca di Igor non sembra più limitata alla zona rossa di 40 km quadrati compresa fra Marmorta e Campotto: segno inequivocabile che il killer di Davide Fabbri, Valerio Verri e Salvatore Chianese sarebbe riuscito ad allargare il suo raggio d’azione. Gli ultimi accertamenti da parte degli uomini dell’Arma, coadiuvati dai militari dei reparti speciali, sono stati segnalati infatti in alcuni casolari appartenenti alla zona di Ponte Bastia, che fa riferimento alla provincia di Ferrara ed è al di là del confine ferrarese. Igor, dunque, sotto traccia continua a muoversi: le forze dell’ordine, però, non hanno alcuna intenzione di mollare la presa. (agg. di Dario D’Angelo)



Potrebbe essersi nascosto nell’ex cinema di Portonovo, Igor Vaclavik, il ricercato più pericoloso d’Italia: a tradirlo lo squillo di un cellulare, avvertito distintamente da un agricoltore impegnato a portare a spasso il cane nei pressi dell’ex struttura abbandonata di Medicina. Lo spazio di una breve conversazione: “Pronto, che vuoi?” e poi, come riportato da Il Resto del Carlino, una sagoma esce dall’ex cinema e si mette a correre in direzione dei campi. A questo punto l’agricoltore con il cuore in gola chiama i carabinieri, che si precipitano letteralmente nell’ex cinema con gli uomini dei reparti speciali. Sono loro, circa una 30ina armati fino ai denti, a circondare l’edificio e ad effettuare il blitz. Non trovano nulla, l’uomo è già scappato, ma dopo un paio d’ore i cani molecolari sembrano aver trovato una pista che porta verso il Ravennate. Nessuno sa se quella sagoma fosse davvero Igor. Un uomo del posto dice:”E’ uno che abita lungo la strada verso Sant’Antonio di Medicina, e ogni sera fa due passi in direzione dell’ex cinema”; qualcuno sostiene che fosse soltanto “una signora in bicicletta”. Per sapere se l’avvistamento è falso o meno bisognerà ancora attendere, come si fa da 49 giorni a questa parte: quando la caccia a Igor ha preso il via. (agg. di Dario D’Angelo)



La lunga fuga di Igor Vaklavic, alias di Norbert Feher, spinge la popolazione italiana a porgersi diversi dubbi riguardo all’operato delle forze dell’ordine. Il killer di Budrio, Igor il serbo come è stato soprannominato, sembra infatti che stia dando filo da torcere anche ai reparti speciali impegnati nella sua cattura. L’Italia si spacca di fronte ad uno dei criminali più feroci che abbia attraversato il nostro territorio, divisa fra chi è in piena psicosi e chi invece punta il dito contro le autorità.

A fugare ogni dubbio – o quasi – è stato il Comandante Alfa dei Carabinieri, che si è detto certo di una prossima cattura. In un suo intervento a Mattino 5, il Comandante ha infatti sottolineato che la pericolosità di Igor Vaclavic consiste nel fatto che ormai non ha più nulla da perdere. Ecco perché potrebbe compiere altre azioni criminose, anche se quest’ultimo particolare è stato escluso dagli investigatori. 



In questo momento, infatti, Igor Vaclavic è impegnato più che altro a sopravvivere ed a nascondersi e non ha alcun motivo per mettere in repentaglio la vita dei residenti della zona rossa. “Essendo solo ci sono meno margini di errore”, ha specificato il Comandante Alfa nel suo intervento, escludendo al tempo stesso che il serbo possa aver avuto in passato una formazione militare. L’ipotesi infatti che stia riuscendo a tenere in scacco le autorità grazie ad un addestramento particolare, quasi da survivor, entra in contraddizione con il modo in cui tiene il fucile.

In queste settimane sono state diverse le notizie diffuse sul conto di Igor Vaclavic, da parte di chi è entrato in contatto con il criminale. “Già allora fece capire di non essere un delinquente qualsiasi”, ha rivelato il luogotenente Roberto Marinelli a Il Tempo. “Disse solo ‘Siete stati fortunati, se fosse scesa la notte mi sarei ricucito la ferita e non mi avreste mai più preso”. Questo particolare si ricongiunge con la situazione in cui si trova ora Norbert Feher. Sappiamo infatti che è stato ferito, ma alla luce di questa sua affermazione pregressa, si può ipotizzare che sia già corso ai ripari.