Matteo Cagnoni rimarrà in carcere. La perizia del medico legale Matteo Tudini non lascia spazio a dubbi e fornisce ulteriore modo ai giudici di rigettare la nuova richiesta di scarcerazione da parte del presunto assassino della moglie Giulia Ballestri. Il medico infatti non ha evidenziato particolari problematiche che potrebbero compromettere lo stato psicofisico del dermatologo con il regime carcerario a cui è sottoposto da ormai otto mesi. Sono state diverse le richieste dei difensori Francesco Delaiti e Giovanni Trombini, che hanno sottolineato la preoccupazione che Matteo Cagnoni possa essere a rischio suicidio o che le sue condizioni di salute possano essere compromesse dalla detenzione.
A supportare la tesi della difesa è stato infatti lo psicologo Stefano Ferracuti, sottolinea Il Resto del Carlino, che ha evidenziato nel dermatologo una “reazione ansioso depressiva” ed un “temperamento instabile”. Al quadro psichico si aggiungeva secondo lo specialista anche un principio di reumatismo. E questo nonostante la bontà del regime carcerario e l’attenzione del personale sanitario addetto alla cura di Matteo Cagnoni, che non escludeva tuttavia il rischio che si potesse suicidare. A sfatare la relazione è stato invece il comportamento tenuto dal dermatologo in carcere, grazie alla partecipazione a numerose attività come un corso di pizzeria e un torneo di ping pong.