Il senato ha approvato all’unanimità la legge sul contrasto del cyberbullismo, 432 voti favorevoli e un astenuto. Era presente in aula al momento della votazione il padre di Carolina Picchio, con a fianco la senatrice Elena Ferrante che ha proposto la legge e in passato insegnante proprio di Carolina, suicida a 14 anni dopo che un video in cui subiva abusi sessuali era stato postato su facebook. Laura Boldrini dopo il voto ha dichiarato che questa legge è dedicata a lei accolta da un fragoroso applauso.



Evacuati i pazienti del reparto malattie infantili dell’ospedale Umberto I di Siracusa, dove questa notte verso le 2 è divampato un incendio. In tutti 16 pazienti messi in salvo dai vigili del fuoco. Al momento sono in corso le indagini per capir le cause, sembra che il fuoco sia divampato in una stanza da letto, alcuni infermieri che si sono mossi subito per soccorrere i malati sono rimasti intossicati dal fumo ma nessuno è in gravi condizioni.



Il solito Trump che non solo smentisce il suo stesso staff, ma spiazza gli alleati relativamente alle indiscrezioni del Washington Post sulle sue esternazioni di segreti di stato con i russi. Il presidente americano in due tweet sul suo profilo personale, conferma che nella sua chiacchierata con il ministro degli esteri russo Lavrov, ha fornito all’alto esponente molto vicino a Putin alcuni indicazioni coperte da segreto nazionale, ma rivendica il fatto che aveva tutto il diritto per poterlo fare. L’affermazione ha di fatto gettato nello scompiglio gli alleati repubblicani del magnate americano, che mai si erano trovati dinanzi ad una cosi sfacciata presa di posizione. I segreti riguarderebbero alcuni dati provenienti da paesi terzi, paesi che però non avevano dato l’autorizzazione alla divulgazione agli alleati americani.



Pesante sentenza della Cassazione, avverso all’ex premier Silvio Berlusconi che per i supremi giudici deve continuare a pagare l’assegno di mantenimento alla sua ex moglie Veronica Lario. Berlusconi aveva presentato ricorso, adducendo un decremento consistente del suo reddito, decremento che lo portava a non poter più versare l’assegno alla donna. Per la suprema corte la supposta diminuzione dei redditi è irrilevante, in quanto Berlusconi continua a rimanere uno degli uomini con uno dei patrimoni più grossi in tutto il bel paese. I due dopo la separazione, sancita dal tribunale di Monza nel 2014, sono stati protagonisti di una lunga querelle giudiziaria, querelle che con il pronunciamento degli ermellini dovrebbe essere giunta alla fine.

Una telefonata che fa sembrare credibile il Renzi piccolo, ma potrebbe inguaiare Renzi grande, quella che è entrata nelle carte dell’inchiasta Consip. La telefonata agli atti della procura tra padre e figlio è avvenuta il 2 marzo 2017, il giorno successivo Tiziano era sentito dai giudici della Procura, relativamente ai suoi incontri con l’imprenditore Romeo. Matteo domanda conto e ragione al padre, che in evidente imbarazzo riconosce che potrebbe aver incontrato Romeo, non in una cena ma in un bar romano. L’ex presidente del consiglio a quel punto si inquieta e in maniera laconica riconosce che non crede al padre, parimente lo avverte di dire ai giudici tutta la verità. Per il nuovo segretario del PD questa è la prova che durante il suo mandato egli si è sempre comportato in maniera corretta e leale verso le istituzioni giudiziarie.

Attesa altissima per la finale di Coppa Italia, un trofeo che a inizio di stagione viene osteggiata da tutti ma che alla fine viene ricercato da tutte le dirigenze, e non solamente per avere un trofeo in bacheca, ma anche per i grossi introiti economici che ne conseguono. Stasera in uno stadio Olimpico che probabilmente sarà strapieno si affronteranno Juventus e Lazio, la partita sarà importantissima soprattutto per gli uomini di Massimiliano Allegri che continuano a coltivare il sogno di vincere finalmente il triplete (campionato, Coppa Italia e champions league). Nessun problema di formazione per la squadra di Simone Inzaghi, in dubbio invece tra i bianconeri Pauolo Dybala, con l’argentino che potrebbe partire inizialmente dalla panchina.

Da Foligno a Monte Fai, la crono dopo il giorno di riposo riscrive la classifica generale. Dumoulin può puntare alla corsa rosa. L’olandese, vice campione olimpico della disciplina strapazza tutti nella 39 chilometri che lo vedeva favorito assoluto dopo aver tenuto duro quasi come uno scalatore navigato sulla dura ascesa del Block Haus, Dumoulin macina la strada con una media di oltre 47 chilometri orari e si porta a casa la maglia rosa con un vantaggio in classifica di 2 minuti e 3 secondi sul colombiano Nairo Quintana che non è stato mai a suo agio in questa disciplina.