La fuga di Igor Vaclavik inizia a preoccupare anche chi, in linea teorica, poco o nulla centra con la vicenda del pericoloso latitante. Il comune di Argenta, zona dove Igor si starebbe muovendo e nascondendo secondo gli investigatori, da anni organizza la manifestazione “Argenta Città Bambina” in cui i piccoli della zona della provincia di Ferrara vengono coinvolti. Circa 900 bambini di solito partecipano alla manifestazione di giochi e spettacoli in campagna, ma per l’edizione di quest’anno è scattato quello che è stato chiamato il “Piano K”. K come killer, visto che nella zona di campagna in cui si svolge “Argenta Città Bambina” (prevista quest’anno per il 19 maggio) potrebbe aggirarsi proprio Igor Vaclavik. Le gite nelle Valli di Campotto, elemento tradizionale dell’evento, sono state dunque annullate perché potrebbe trattarsi proprio della zona in cui Igor si sta nascondendo. I 900 bambini saranno concentrati in iniziative in centro per sicurezza e precauzione, lontano dalla campagna. Saranno invece confermate le iniziative dedicate agli adulti, compresa l’escursione in bicicletta nelle Valli della zona. 



La caccia al killer di Budrio, Norbert Feher alias Igor Vaclavik, non si ferma dopo oltre un mese e mezzo dalla sua fuga. Le operazioni che coinvolgono un migliaio di uomini delle Forze Speciali, sarebbero ancora concentrate nelle campagne emiliane, dove gli inquirenti sono certi possa nascondersi lo spietato assassino serbo. Per gli abitanti della zona rossa, dunque, ogni ombra può rappresentare quella del super-ricercato ed anche per questa ragione si rincorrono le segnalazioni, come l’ultima, da parte di un cercatore di tartufi. La segnalazione ha riguardato un vecchio edificio dismesso, esattamente un vecchio cinema ora abbandonato a Portonovo, in provincia di Bologna, poco lontano da dove Igor Vaclavic uccise la guardia ecologica Valerio Verri.



Qui, come ha rivelato il Tg1, si è registrato l’ultimo blitz in piena notte, in seguito a dei rumori sospetti (due squilli di cellulare), nella speranza di stanare la vera tana dello spietato killer. I tanti casali abbandonati potrebbero realmente rappresentare un giaciglio di Igor-Norbert, anche alla luce delle segnalazioni dei cani molecolari, che avrebbero fiutato proprio tra gli edifici abbandonati la presenza del 36enne serbo. Secondo la popolazione della zona, Vaclavik potrebbe aver trovato il supporto di qualche complice, ma per gli inquirenti il fuggiasco non si sarebbe ancora spostato dalla zona e per questo resta il dispositivo di massima allerta, 24 ore su 24, riguardante in particolare la zona tra Molinella e Argenta dove sono impiegati oltre 400 uomini. Intanto le indagini proseguono e gli investigatori stanno cercando di far luce in particolare sui contatti del killer di Budrio e Portomaggiore.



Potrebbero aver ragione gli abitanti della zona rossa, quando sostengono la presenza di qualcuno che stia aiutando ormai da settimane il bandito super ricercato, Igor Vaclavik. L’ombra dei presunti complici è un elemento che gli inquirenti non avrebbero mai di fatto sottovalutato. A tal fine, nei giorni scorsi l’inviata della trasmissione Pomeriggio 5, da giorni in collegamento nei luoghi oggetto delle operazioni di ricerca del killer di Budrio, ha riferito in diretta tv una indiscrezione importantissima: “Ci sarebbero ben sei persone ad aiutare Igor”.

Sempre a detta della giornalista, gli inquirenti starebbero attuando una sorta di “accerchiamento” di queste persone, tra le quali potrebbero esserci anche degli italiani, per poi arrivare alla tana di Igor Vaclavik. E’ infatti probabile che i numerosi blitz finora messi a segno dalle Forze Speciali siano mirati soprattutto all’individuazione dei presunti fiancheggiatori dell’assassino serbo. A tal proposito, la stessa trasmissione Pomeriggio 5 nella puntata di ieri ha rivelato nuove indiscrezioni: oltre alla conferma da parte degli inquirenti di sei persone che starebbero aiutando il latitante, nelle ultime ore si sarebbero aggiunte altre persone tra le quali comparirebbero anche delle donne.

È probabile si tratti di donne che in passato sono state legate a lui sentimentalmente durante i 12 anni trascorsi in Italia. A tale ipotesi i Carabinieri sarebbero giunti attraverso un semplice ragionamento: loro sostengono che forse soltanto una donna innamorata, costi quel che costi, proteggerebbe il proprio uomo. Sarebbe così giustificata anche la presenza di ragù rinvenuto sul famoso Fiorino abbandonato.