Anche le suore Clarisse di Clausura di Oristano, in Sardegna, cedono al fascino dei social network. Simbolo dei tempi che passano e della complessità delle relazioni sul web, che ormai riescono ad attirare nella loro tela anche i soggetti più impensabili. Le Clarisse di Oristano vengono da una tradizione quasi millenaria di astinenza dai contatti col mondo esterno, iniziata addirittura nel 1300. Eppure ora nel silenzio del monastero può capitare di sentire l’inconfondibile trillio di una notifica di Whatsapp o di Facebook su uno degli smartphone delle suore. Come riportato dal quotidiano torinese La Stampa, per le Clarisse di Oristano i social network non rappresentano di certo uno strumento di corruzione della modernità, ma sono una chance per portare la vocazione e la parola del Signore il più lontano possibile. Suor Maria Caterina, interpellata in merito, non ha nascosto che molte suore hanno preso i voti proprio dopo contatti e approfondimenti condotti tramite Facebook e i social network.
Come il rapporto tra le Clarisse di Oristano e i social network possa essersi sviluppato rimane per molti un mistero, considerando la vita monastica che conducono da sempre. Sono state probabilmente le nuove arrivate a portare quella ventata di freschezza che ha aperto una porta sconfinata, seppur virtuale, verso il mondo esterno. In molti chiedono un consiglio, una parola di conforto, alcune ragazze addirittura informazioni su come prendere i voti, alle Clarisse sarde tramite i social. I contatti con il monastero hanno raggiunto recentemente il numero assolutamente considerevole di 17 mila, tanto che Suor Maria Caterina ha iniziato ad occuparsi in maniera capillare dei rapporti digitali nella famiglia delle Clarisse. In molti ad Oristano l’hanno soprannominata addirittura “Suor Google”, il che potrebbe strappare un sorriso se non fosse che questa attitudine si è rivelata particolarmente utile per aprire il mondo delle Clarisse agli studenti e ai giovani, pur con la presenza di suore che hanno già superato i 90 anni di età.