L’Areonautica Italiana è responsabile della strage di Ustica? A sollevare il dubbio di fronte alle telecamere de Le Iene Show è l’ex Capitano Mario Ciancarella, all’epoca dei fatti non in servizio. L’ex militare rivela infatti che alcuni giorni dopo la strage di Ustica ha ricevuto una telefonata che potrebbe dare una svolta al caso. Si ricorda, che quella notte del 27 giugno del 1980, un DC9 della Compagnia Italia scompare dai radar nella tratta Bologna Palermo. Nell’incidente aereo, moriranno 81 vittime e non ci sarà alcun superstite. Un mistero che non è mai stato risolto, ma che già nel 2013 ha trovato conferme in una sentenza della Cassazione, che ha stabilito come il DC9 sia stato abbattuto da un missile o in seguito ad un impatto in volo. L’ex Capitano Ciaccarella rivela inoltre di essere stato radiato con un figlio di via firmato dall’allora presidente Sandro Pertini e da Giovanni Spadolini, che in quegli anni ricopriva il ruolo del Ministro della Difesa. Ai dubbi dell’ex militare si aggiunge la telefonata del Maresciallo Dettori, addetto ai radar durante la strage di Ustica, che lo informava della responsabilità dell’Areonautica. Alcuni giorni dopo, lo stesso Maresciallo Dettori avrebbe telefonato a Ciaccarella chiedendogli di cancellare i voli italiani presenti il giorno della strage. Clicca qui per vedere il servizio de Le Iene Show sulla strage di Ustica. [Aggiornamento a cura di Morgan K. Barraco]
-Dopo la sentenza del Tribunale di Firenze, che ha giudicato falsa la firma dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini sul documento di radiazione dell’ex capitano dell’Aeronautica Mario Ciancarella, l’anno scorso il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha reintegrato nelle forze armate quell’ufficiale punito da chissà chi perché sapeva troppo sulla strage di Ustica. Come riportato da IlSecoloXIX, all’indomani della decisione della Pinotti, Ciancarella ha commentato:”Sono molto soddisfatto, ma l’impegno dei miei ultimi 33 anni non finisce qui. Mi attendo altrettante risposte di verità e giustizia per le morti di Marcucci, Dettori e Scieri, visto che la mia radiazione, falsa, serviva a screditare un testimone scomodo. Alla luce dell’esito giudiziario non solo mi aspettavo questa decisione ma quasi l’avrei pretesa: ora mi aspetto che il Governo faccia luce anche su tutte le altre vicende oscure degli ultimi decenni”.
-Uno degli aspetti più oscuri della Strage di Ustica, oggetto della puntata di oggi de Le Iene Show, è certamente legato a Mario Ciancarella, l’ex capitano dell’Aeronautica Militare e leader del Movimento Democratico dei militari, che si occupò del caso raccogliendo la testimonianza di chi, la notte del 27 giugno 1980, lavorava al centro radar di Poggio Ballone (Grosseto), deputato a controllare tutto ciò che accadeva nel Mar Tirreno. A distanza di 3 anni dal disastro aereo, però, Ciancarella venne radiato con un Decreto Presidenziale che recava la firma dell’allora Capo dello Stato Sandro Pertini e dell’allora ministro della Difesa Giovanni Spadolini. Una decisione che ferì profondamente l’alto ufficiale dell’Aeronautica, che fece richiesta dell’atto ottenendolo soltanto 9 anni più tardi, quando il presidente Pertini era già morto. Alcune analisi effettuate sul documento, nell’ottobre del 2016, hano convinto il Tribunale Civile di Firenze a riconoscere come apocrifa la firma dell’allora Presidente della Repubblica. Nel servizio della iena Gaetano Pecoraro, che ha sentito Mario Ciancarella, verrà ripercorsa l’intera vicenda e sarà dato conto degli sviluppi inediti.
La strage di Ustica, di cui si parla stasera a Le Iene Show, rimane uno dei casi italiani irrisolti più misterioso di sempre. La sera del 27 giugno 1980, l’aereo di linea DC-9 della compagnia aerea Itavia, in volo tra Bologna e Palermo, si squarciò in volo e cadde in mare tra le isole di Ustica e Ponza. Ad avere la peggio furono le 81 persone, tra passeggeri ed equipaggio, di quel volo di linea, ma furono tanti gli aspetti non chiariti di quel disastro aereo. Le tesi che iniziarono a circolare furono le più disparate: erano in molti, infatti, a non credere alla versione ufficiale che parlava di un incidente aereo. A rinforzare le tesi di chi, fin dal primo momento, aveva visto qualcosa di strano in quella tragedia, furono le parole dell’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Nel 2008, come riportato da Repubblica, disse:”C’era un aereo francese che si mise sotto il Dc 9 Itavia e lanciò un missile per sbaglio”. Questa versione dei fatti venne raccontata a Cossiga dall’allora capo del Sismi, il quale gli disse che il missile era stato lanciato da un aereo francese per colpire un aereo libico con a bordo Gheddafi. Cossiga, però, si disse scettico sull’opportunità di fare piena luce sulla vicenda:”Credo però che non si saprà mai nulla di più – ha aggiunto Cossiga – La Francia sa mantenere un segreto e si è sempre rifiutata di rispondere alle nostre domande. L’altro Stato coinvolto è l’ex Unione Sovietica”.