Arresti al Comune di Terni: il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, e l’assessore ai Lavori pubblici, tutti e due del Pd, sono finiti ai domiciliari. Lo riferisce La Repubblica, sottolineando che l’indagine che vede coinvolto il primo cittadino e il suo assessore riguarda una serie di appalti di servizi pubblici a cooperative locali. L’inchiesta condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, ha anche portato al divieto temporaneo di esercizio dall’attività d’impresa per due componenti di cooperative sociali di tipo B. Di Girolamo non è nuovo a problemi co la giustizia: ome riferisce nextquotidiano.it, il sindaco di Terni lo scorso anno aveva ricevuto un avviso di garanzia per le procedure di smaltimento del percolato dell’ex discarica RSU (destinata dunque ad accogliere i rifiuti solidi urbani), una vicenda costata al Comune circa 6 milioni di euro. (agg. di Dario D’Angelo)



Il CdA di Alitalia, riunitosi al termine dell’assemblea, ha deciso all’unanimità di dare il via alla procedura di amministrazione straordanaria. I vertici della compagnia aerea aprono così al commissariamento, una mossa divenuta necessaria come spiega una nota in cui si fa riferimento alla “grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società” e al “venir meno del supporto dei soci e dell’impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative”. L’assemblea, come riportato da corriere.it, ha preso atto “con grande rammarico, dell’esito del referendum tra i propri dipendenti, che ha di fatto precluso l’attuazione del rilancio e della ristrutturazione della società”. I voli e le operazioni di Alitalia, si legge nella nota diramata alla fine del cda, non subiranno alcuna modifica e proseguiranno secondo programmazione. (agg. di Dario D’Angelo)



Una vera e propria guerriglia urbana quella che in questa giornata del primo maggio si è avuta in Francia, con molti manifestanti che protestavano contro Marine Le Pen, candidata dell’estrema destra, che domenica prossima sfiderà il giovane Macron per la conquista dell’ambita carica di presidente della Repubblica. Durante gli scontri gravemente feriti tre poliziotti, uno di essi è rimasto ustionato dopo il lancio di una bottiglia incendiaria, le sue posizioni sono definite gravi anche se non a rischio della vita. Gli scontri sono stati duramente stigmatizzati dai due candidati, entrambi impegnati in un tour elettorale.



Una celebrazione, quella del primo maggio, sotto tono quella che quest’anno i sindacati hanno deciso di organizzare in Sicilia, nei luoghi che hanno visto la strage di portella della Ginestra. Sul luogo si sono riuniti i sindacati principali, con i tre leader Camusso, Furlan e Barbagallo che prima dei loro discorsi hanno voluto omaggiare le undici vittime della strage, con la posa di una corona di fiori. Presente alla manifestazione anche la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, alla quale gli oratori hanno chiesto che sia fatto tutto il possibile per chiarire i contorni di una strage, che ancora presenta dei lati oscuri, le richieste sono state sottolineate dagli applausi della folla, una folla al cui interno cera finanche presente l’ultimo sopravvissuto della tragedia, Serafino Petta di 86 anni.

Quasi 2 milioni di persone ieri si è recato a votare per operare la scelta del nuovo segretario del partito democratico, un segretario che avrà l’onere di portare il partito di governo verso le prossime elezioni. Nelle votazione a stravincere è stato l’ex segretario, ormai riconfermato, Matteo Renzi. L’ex sindaco di Firenze è riuscito infatti a conquistare ben il settanta per cento di consenso, secondo il guardasigilli Orlando, terzo e mai in gioco per la vittoria il governatore della Puglia Michele Emiliano. La vittoria di Renzi ampiamente prevista dagli osservatori politici è per lo stesso Renzi l’inizio di una nuova strada all’interno del suo partito, una strada che porterà la dirigenza a dialogare con i cittadini, e non certo con i partiti, che per l’ex premier ormai non rappresentano più nulla.

Due alpinisti sono morti sul Gran Sasso mentre altri tre sono riusciti a salvarsi sulla via del monte Brancastello, nel gruppo del Gran Sasso. I cinque alpinisti stavano procedendo in cordata su cime separate, quando uno di loro ha perso la presa scivolando nel crepaccio sottostante, nella caduta travolto l’alpinista che era sotto di lui. Gli altri tre hanno assistito alla tragedia impotenti, per quanto sotto shock hanno avvertito i soccorsi, quest’ultimi immediatamente giunti non hanno potuto far altro che recuperare le salme. I due alpinisti deceduti sono Francesco Carta, residente a Cermignano, ed Enrico Faiani, artigiano 60enne di Castelli, non sono state rese note le generalità dei sopravvissuti.

Ancora una brutta pagina di razzismo:protagonista suo malgrado è stavolta il laziale Muntari. Episodio che ci induce a delle riflessioni: evidentemente non bastano più le misure repressive ma serve intervenire sulla prevenzione e sul sistema educativo. Una domenica da dimenticare dunque per quanto riguarda il mancato fair play in tribuna e sul campo. Il fair play, questo sconosciuto. Dov’e’ finita la triade del bon ton, del rispetto dell’educazione e la lealtà? Di sicuro ieri in vari campi e addirittura in pista se ne è persa traccia perché episodi di razzismo sempre frequenti e quelle scivolate nel derby di Strootman, la simulazione del fallo che potrebbe costargli due giornate di squalifica. Il capitano giallorosso per la sua esultanza spropositata dopo il rigore gentilmente concesso aveva già preventivato la sconfitta sicuramente meritata. Al Marassi lo psicodramma genoano contro il Sassuolo ha spinto gli ultrà rossoblu a sparare fumogeni a dir poco fastidiosi con otto minuti di ritardo della partita per l’inizio del secondo tempo. Intemperanze sconfinate addirittura in Formula 1: i russi a Sochi sul Mar Nero con l’inequivocabile dito medio del ferrarista Vettel contro Massa che ne ostacolava il sorpasso; sotto l’occhio della telecamera come sempre implacabile.

La Juventus vive la grande vigilia della semifinale di andata di Champions League contro il Monaco di Leandro Jardim. Dani Alves ieri si è fatto sentire, sottolineando che aver superato il Barcellona non vuol dire aver vinto la Champions League e che di sicuro la sfida contro il Monaco non sarà una passeggiata. Dall’altra parte il giovane fenomeno Mbappé ha sottolineato come Gianluigi Buffon sia il migliore, ma come comunque vorrà provare a batterlo. Intanto stasera si scende in campo con la prima delle due semifinali della coppa dalle grandi orecchie. Si gioca il derby di Madrid al Santiago Bernabeu dove alle ore 20.45 si gioca Real Madrid-Atletico Madrid.

Nel giorno dei lavoratori si sono giocate tre partite di Serie B. Alle ore 12.30 il Benevento ha superato 2-1 l’Avellino grazie alle reti di Ceravolo e Falco, con Eusepi che ha segnato una rete valida solo per gli almanacchi alla fine. Emozioni e tanti gol allo Stadio Bentegodi dove il Verona supera col brivido il Vicenza. La gara viene aperta nel primo tempo dalle reti di Siligardi e Bellomo. Nella ripresa Esposito segna quello che sembra essere il gol vittoria per il Vicenza all’ora di gioco. Arriva al minuto ottantotto il gol di Bessa e poi al novantacinquesimo la rete della vittoria di Romulo. La gara Salernitana-Frosinone è terminata col risultato di 1-3 invece con i ciociari che nel primo tempo hanno siglato reti con Mazzotta, autogol di Bittante e Ciofani. Alla fine arriva il gol della bandiera di Coda su rigore.