-Elisa (nome di fantasia), 13enne di Pescara, si è fermata appena in tempo. Partecipava al Blue Whale, il gioco del suicidio, lo ha ammesso lei stessa. A salvarla, però, è stata un malore quando era scuola. Dopo aver compiuto le 49 regole indicate dal Blue Whale le mancava solo l’ultima: lanciarsi dal palazzo più alto della sua città, ma il suo fisico non ha retto. Prostrata dalle ferite che si era inferta, dallo svegliarsi tutte le mattine alle 4 di notte per guardare i film horror, sfibrata da uno stato di depressione di cui erano a conoscenza anche alcune amiche, Elisa è svenuta ed è stata forse la sua salvezza. Trasportata in elisoccorso all’ospedale di Pescara prima e a quello del Salesi di Ancona poi, come riporta Il Resto del Carlino, Elisa non ha avuto remore ad ammettere:”Sì, ho giocato al Blue Whale”.
Una mania malsana, che sta interessando migliaia di giovani in tutto il mondo e ora sta facendo proseliti anche in Italia. Adesso sul caso indaga la Squadra Mobile di Pescara, convinta che comunque sia un buon segno il fatto che Elisa avesse deciso di posticipare il suo suicidio, previsto inizialmente per mercoledì scorso. Toccherà a loro cercare di risalire a chi ha plagiato la mente della 13enne, pur sapendo che a poco varranno questi sforzi. Innanzitutto perché sarà difficile dimostrare che dietro le manie suicide della giovane vi sia davvero la Balena Blu, e poi perché anche il capo d’imputazione di istigazione al suicidio può essere applicato a fronte di lesioni gravi. Assenti, per fortuna, sul corpo di Elisa, su cui si riscontrano soltanto alcuni piccoli tagli, inferti con ogni probabilità con alcune lamette per la barba rinvenute nella sua stanza. Dov’è stato trovato anche il dvd Nightmare, un cult dei film horror, ennesima prova che davvero Elisa si è salvata per un pelo, dopo essere entrata a far parte, lei stessa, di una pellicola dell’orrore per fortuna a lieto fine.