Le indagini sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, ex insegnante in pensione sgozzata nella sua villetta di Seriate lo scorso 26 agosto, potrebbero presto volgere al termine. È questa l’importante indiscrezione trapelata dal settimanale Giallo che ipotizza le prossime mosse del magistrato, chiamato a decidere se stralciare la posizione di Antonio Tizzani, marito della vittima ed unico indagato a piede libero per il suo delitto, rinviarlo a giudizio o arrestarlo. La villetta teatro del macabro omicidio, per mesi è stata sottoposta a sequestro da parte degli inquirenti, al fine di permettere alla Scientifica di eseguire tutti gli accertamenti necessari. Dopo il dissequestro Tizzani ha preferito non fare ritorno nell’abitazione ed attualmente sarebbe ancora in affitto presso un albergo poco distante.



A parlare a distanza di alcuni mesi, prendendo le difese dell’uomo è Paolo Tizzani, figlio minore, il quale in un primo momento aveva nutrito non pochi dubbi sulle reali responsabilità del padre nella morte di mamma Gianna. Oggi la pensa diversamente ed al medesimo settimanale ha dichiarato: “Se arrestano mio padre, devono farlo solo in presenza di prove certe”. A sua detta, il mancato arresto imminente del padre sarebbe emblematico in quanto testimonierebbe l’assenza, in mano agli investigatori, di prove certe contro di lui. “Io ormai sono convinto che sia innocente. Ne sono convinto al 99%”, ha aggiunto, lasciando comunque un – seppur minimo – margine di dubbio.



A quasi nove mesi dal delitto di Gianna Del Gaudio, Paolo Tizzani chiede giustizia per la povera madre uccisa in modo violento. Il ragazzo denuncia al tempo stesso anche la lentezza che avrebbe caratterizzato le indagini ancora in corso: “Mi sembra che tutto sia fermo e che i procedimenti siano troppo lenti”. In realtà, a breve ci potrebbe essere l’attesa svolta con la decisione del magistrato che potrebbe volgere negativamente per il padre Antonio Tizzani, unico indagato per l’omicidio dell’ex insegnante di Seriate. Paolo ha commentato anche le possibilità che potrebbero esserci semmai la posizione del padre non venisse stralciata.



A sua detta, un rinvio a giudizio dell’ex ferroviere 68enne e che anticiperebbe l’inizio di un processo a suo carico “sarebbe assurdo”. Ma anche un eventuale arresto sarebbe sbagliato, “a meno che non ci siano delle prove certe”. Ma la rabbia non sarebbe inferiore nel caso in cui il caso sull’omicidio di Gianna Del Gaudio dovesse essere archiviato senza un colpevole poiché ciò, a detta del giovane figlio, rappresenterebbe un fallimento nelle indagini: “In questo caso vorrebbe dire che hanno battuto una sola pista senza valutare altre ipotesi”, ha asserito. In realtà, tutti gli indizi raccolti dagli inquirenti contro Antonio Tizzani apparirebbero piuttosto solidi e la versione del marito della vittima non avrebbe ancora trovato alcun riscontro dalle indagini compiute. Eppure, gli stessi gravi indizi raccolti ad oggi, secondo il figlio Paolo non sarebbero sufficienti a giustificare un eventuale quanto imminente arresto del padre.